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Nuoto
Nuoto: 200 stile libero stellari a Rio con Sarah Sjöström. Podio difficile per Federica Pellegrini
Molti dei tifosi italiani avrebbero sperato che Sarah Sjöström, nuotatrice pluridecorata nella velocità a stile libero e a farfalla, perseverasse nel non considerare i 200 stile in ottica Giochi Olimpici, dando più possibilità alla nostra atleta di punta Federica Pellegrini di avere una rivale in meno da temere. Invece, la notizia della partecipazione dell’atleta svedese, come riportato nell’articolo, cambia sensibilmente gli scenari e le previsioni sulla gara a 5 cerchi.
Senza timore di smentita, la presenza della Sjöström in vasca è una reale candidatura all’oro per la nordica. Nelle ultime due stagioni infatti, agli Europei di Berlino ed i Mondiali di Kazan, pur nuotando solo le gare in staffetta sulla distanza, è stata l’atleta più forte con crono eccezionali su passi del 1:54. Una potenza e resistenza alla velocità fuori dal comune che rendeva poco comprensibile la decisione di non essere presente nella competizione individuale. Probabilmente, i tempi siglati dalle avversarie, tutt’altro che entusiasmanti, e il fatto di poter sfruttare un programma meno denso di impegni ravvicinati ha portato la svedese ad optare per la partecipazione ai 200 stile di Rio 2016. Con una preparazione specifica, è assai probabile che la primatista del mondo dei 100 farfalla possa infrangere la barriera del 1:54, avvicinando l’eccezionale crono di Allison Schmitt di Londra 2012 (1:53.61). Parliamo infatti di una velocista resistente in grado di passare senza fatica in 55″ ai 100m e mantenere il ritmo sui 29″ per vasca fino alla fine.
Una gara dunque lanciata su livelli stellari anche per la presenza dello squadrone americano con la citata Schmitt, la campionessa del mondo in carica di 200, 400, 800 e 1500 stile libero Katie Ledecky e Missy Franklin reduce da un 2015 al di sotto delle aspettative. C’è da giurare che le famose “Forche Caudine” dei Trials qualificanti per le Olimpiadi daranno ulteriori spunti ad una competizione di altissimo profilo. Ovviamente saranno della partita anche atlete del calibro di Femke Heemskerk, capace di nuotare 1:54.62 quest’anno e ora allenata da Philippe Lucas, e Katinka Hosszu, sempre estremamente solida e competitiva su tante distanze, come l’1:55.8 della tappa di Coppa del Mondo di Hong Kong conferma.
Un contesto, dunque, particolarmente impegnativo per la nostra Pellegrini, medaglia d’argento ai recenti Mondiali di Kazan, arrivando a pochi centesimi dall’oro della Ledecky. Vero è che per l’anno prossimo servirà un salto di qualità per potersi ripetere ai Giochi. L’1.55 non basterà più per ottenere un nuovo podio olimpico, dopo quello di Pechino 2008 ed Atene 2004. Sarà necessario un piglio diverso in termini di velocità al passaggio per potersela giocare ad armi pari. Federica, in questi ultimi anni, ha sempre impostato le proprie gare in progressione, senza mai riuscire a scendere sotto i 56″ ai 100m per chiudere molto forte nelle ultime due vasche. Con i tempi che si suppongono vi saranno, attorno al 1:53-1:54, la “Divina” dovrà tentare una tattica più aggressiva. Il lavoro con Matteo Giunta è stato ottimo, come l’1:55.0 dell’Open de France 2015 dimostra. Tuttavia, tra poco meno di 12 mesi sarà necessario qualcosa di diverso sia per la gara individuale che per la staffetta 4×200 stile libero, altra carta da medaglia per la nostra rappresentativa.
Non ci resta quindi che valutare i progressi delle protagoniste nell’anno che verrà già con l’idea di proiettarsi in Brasile e godersi uno show di altissimo profilo.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
Immagine: pagina FB Sarah Sjöström