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Rugby, in Galles è tutta un’altra Italia! Gli azzurri perdono ma spaventono i Dragoni

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Da Murrayfield al Millennium Stadium, dalla debacle peggiore degli ultimi anni ad una delle prestazioni più convincenti nelle due stagioni recenti. Nell’ultimo test pre-Mondiale, l’Italia combatte ad armi pari contro un Galles forse sorpreso dalla grinta e dall’aggressività della Banda Brunel, completamente rigenerata rispetto ad una settimana fa. Gli azzurri escono sconfitti 23-19, ma ritrovano certezze in mischia e si presentano alla Coppa del Mondo con un nuovo spirito e con un Carlo Canna decisamente ispirato.

In campo c’è Sergio Parisse e si vede subito. Il capitano azzurro intercetta un passaggio gallese, si invola verso la metà campo avversaria e scarica per Leonardo Sarto per la più comoda (e clamorosa) delle marcature dopo appena tre minuti (ma l’Italia perde anche Morisi). I Dragoni subiscono il campo, la mischia azzurra comincia al meglio e sposta il gioco vicino ai 22 gallesi. I padroni di casa commettono fallo e Allan mette lo 0-8 al 9`. In casa Galles la sveglia però non tarda a suonare. E alla prima sfuriata gli uomini di Gatland alzano il ritmo, infilano la difesa azzurra e marcano con North dopo un veloce allargamento al 13` (5-8). Proprio la velocità del gioco gallese mette in croce spesso gli azzurri, che tuttavia resistono e possono contare su una mischia finalmente solida. Al 27` il gioco si ferma per un grave infortunio a Webb e alla ripresa Halfpenny mette tra i pali il pareggio. Il possesso italiano è più sconclusionato di quello gallese, ma nella confusione generale gli azzurri conquistano un altro piazzato e Allan lo trasforma. Quello del Galles, invece, è al solito veloce ed efficace e soltanto una grande difesa di sacrificio non permette a North e Cuthbert di marcare al 37`. La mischia e un Castrogiovanni abile ed astuto fanno il resto e l’Italia chiude addirittura avanti 8-11 il primo tempo.

L’inizio della ripresa è quasi arrembante da parte della Banda Brunel. Dopo tre minuti gli azzurri organizzano una delle consuete rolling maul sulle cinque metri e sfiorano la meta, restando corti. Poi provano a giocare palla in mano, ma senza grandi risultati. Il Galles si riorganizza, ritorna nella metà campo italiana e guadagna un dubbio calcio di punizione, convertito da Biggar in tre punti e pareggio al 48′. Ma i Dragoni, come spesso capita, quando non ingranano tendono a diventare disordinati e poco lucidi nelle loro intenzioni. Anche in attacco, nonostante la velocità d’esecuzione, gli azzurri in qualche modo riescono sempre a contenere le folate dei padroni di casa. La mischia, anche con Aguero e Cittadini, continua a farla da padrone ma all’ora di gioco una decisione discutibile di Clancy consente ad Halfpenny di portare per la prima volta in vantaggio il Galles (14-11). La reazione azzurra è di quelle che non ti aspetti: Faletau sbaglia la ricezione, fasi ordinate degli azzurri e al primo pallone toccato Carlo Canna piazza un gran drop tra i pali. Pareggio che, però, dura poco perché un ingenuo fallo di Gori permette ad Halfpenny di portare i suoi a quota 17. Il cecchino gallese viene ancora chiamato in causa poco dopo e allunga sul +6 (20-14). Lo stesso Halfpenny, poi, deve uscire per infortunio (anche lui grave). Gli ultimi dieci minuti sono prevalentemente di marca gallese, ma gli azzurri concedono punti soltanto dalla piazzola a Biggar. Ma l’ultima azione è tutta italiana. Touche ben portata a terra, fasi veloci e ordinate alla ricerca dello spazio e poi passaggio splendido di Canna per Guglielmo Palazzani, che alla bandierina schiaccia il 23-19.

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daniele.pansardi@oasport.it

Credit FotosportIT/FIR

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