Rugby
Rugby, Mondiali 2015: un tempo equilibrato, poi l’Argentina schiaccia la Georgia 54-9
Tre mete in sei minuti sfruttando la superiorità numerica e l’Argentina va. Nel gruppo C dei Mondiali 2015, i Pumas liquidano la pratica Georgia 54-9 con un dirompente inizio di secondo tempo, quando la stella caucasica Gorgodze ha dovuto accomodarsi in panchina per un giallo, lasciando campo libero a dei sudamericani cinici e spietati nell’uccidere la partita al momento opportuno e nel dilagare successivamente. I quarti di finale, ora, sono vicini.
Dopo cinque minuti i Pumas affondano subito. Non con la maul creata sui 5 metri che la Georgia difende bene, ma con il più classico dei drop di Sanchez. I georgiani, nei primi minuti, sono completamente in balìa del grande ritmo argentino: gli albiceleste muovono velocemente il pallone nei 22 avversari e alla fine trovano la superiorità al largo, concretizzata da Lavanini all’8′ per l’8-0. I caucasici, tuttavia, non si fanno prendere dal panico e si riorganizzano, sotto la spinta e le sportellate di capitan Gorgodze e della grande fisicità di tutto il XV. E al 20′ Kvirikashvili ha già fatto 8-6. Sanchez allunga poco dopo sull’11-6, ma la Georgia ora è molto più in partita, nonostante non entri mai nei 22 argentini. In unna delle poche occasioni, però, ne escono ancora con tre punti di Kvirikashvili. I Pumas rispondono nuovamente per le rime, sfondano ancora fin sui 5 metri ma si accontentano di tre punti con Sanchez. Il finale di tempo è tutto georgiano con una lunga azione corale, ma che non si concretizza.
I Pumas attaccano a testa bassa fin dalle prime battute della ripresa. Sanchez trova un bel buco nella difesa georgiana, ricicla per Bosch ma il centro non trova viene braccato sul più bello. La difesa disperata costa un giallo a Gorgodze, i georgiani evitano una meta di Lavanini ma non possono fare nulla su Cubelli, che da mischia schiaccia il 21-9. Sul restart l’Argentina gioca bene l’ovale, risale il campo trovando la superiorità al largo e Imhoff chiude il match al 50` (28-9). La Georgia non c’è più, due minuti più tardi arriva anche il punto di bonus con una bella corsa di 40 metri di Santiago Cordero. La Georgia però non esce dal match, anzi, continua a mettere in campo la solita grinta ma si ferma sempre a qualche metro dalla meta. L’Argentina invece no e con Landajo, Cordero e Imhoff infliggono un passivo anche fin troppo pesante ai georgiani (a secco nella ripresa) negli ultimi venti minuti per il 54-9 finale.
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Foto: Pagina Facebook UAR