Tennis
Tennis: Camila Giorgi sulla scia di Vinci, Pennetta e Schiavone? Anche per lei esplosione a 30 anni?
Abbiamo ancora negli occhi la splendida finale degli US Open: Flavia Pennetta che trionfa su una strepitosa Roberta Vinci che il giorno prima si era imposta su Serena Williams. Entrambe le pugliesi in festa, nonostante un’età non di primo pelo. Infatti Flavia e Roberta sono arrivate nel punto più alto della loro carriera rispettivamente a 33 e 32 anni. A confermare questa tradizione dei successi “maturi” in casa Italia ci aveva pensato già Francesca Schiavone, andandosi a prendere il Roland Garros nel 2010 a 30 anni.
Sarà così anche per Camila Giorgi? L’italo-argentina è la punta di diamante per il futuro in casa azzurra. Un talento sopraffino, non appoggiato però dalla giusta costanza. La 23enne di Macerata è riuscita a raggiungere la posizione numero 30 delle classifiche WTA in estate, grazie anche alla bellissima vittoria di Hertogenbosh, ma non si è confermata negli Slam. Come detto manca la costanza e la consapevolezza delle proprie doti, qualità che si può raggiungere solo attraverso l’esperienza.
Non possiamo essere certi che a 30 anni Camila Giorgi si aggiudicherà uno Slam, o entrerà nella top-10 WTA, ma ce lo auguriamo, come speriamo che riesca ad esplodere anche nelle prossime stagioni.
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gianluca.bruno@oasport.it
Foto: FB Supertennis
Fabius
17 Settembre 2015 at 11:31
Non credo proprio.
La migliore dote di Camila è l’ambizione, o trova soddisfazione in un tempo ragionevole, max cinque anni, o preferirà lasciar perdere, non è da lei vivachiare aspettando chissà cosa.
Vorrei correggere l’affermazione che “non si è confermata negli Slam”, i fatti non dicono questo: due terzi turni (AO e Wimbledon), due secondi turni (Parigi e New York) sono un ottimo risultato, decisamente migliore di top 10 come Pliskova e Suarez Navarro.
Non dimentichiamo che Pennetta è stata due volte eliminata al primo turno (una volta proprio da Camila), e prima del botto di New York la Vinci era riuscita a superare solo una volta il primo turno.
Direi che sono proprio gli slam le competizioni dove quest’anno Camila è andata meglio.
Se poi si giudica negativamente aver perso con la Wozniacki e con la Lisicki (contro la quale sul cemento Errani e Pennetta hanno perso 6 volte su 6), bisogna correggere il metro di giudizio.