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Tennis, Coppa Davis 2015: una nazione intera con Andy Murray. La Gran Bretagna si affida al suo campione

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Trentasette anni sono passati dall’ultima disputata, addirittura settantanove dall’ultimo trionfo in Coppa Davis, ecco quanto ha dovuto aspettare la Gran Bretagna prima della vittoria in semifinale nello scorso weekend a Glasgow contro l’Australia.

L’eroe nazionale è stato ovviamente Andy Murray, che ha riportato ai vertici del tennis mondiale una nazione che nel 2010 giocava contro la Turchia lo spareggio per non retrocedere in terza divisione. Da quel successo è iniziata una cavalcata che ha portato i britannici a tornare prima nel World Group nel 2013 (vittoria con la Croazia), arrivare ai quarti nell’edizione scorsa (sconfitta a Napoli con gli azzurri) e alla fine di quest’anno, dove partono favoriti contro il Belgio di David Goffin, che a sua volta torna a giocare l’ultimo atto della manifestazione dopo 111 anni.

Dopo la vittoria di Wimbledon nel 2013, Murray potrebbbe risrivere un’altra fantastica pagina della storia dello sport britannico ed entrare definitivamente nella leggenda. Un intero paese si affida completamente a lui e toccherà ad Andy guidare i suoi compagni nella trasferta in Belgio dal 27 al 29 novembre.

Contro l’Australia il numero tre del mondo è stato praticamente perfetto, vincendo entrambi i singolari e completando l’opera con la pazzesca vittoria in doppio insieme al fratello Jamie in cinque set contro il duo Hewitt/Groth.

La Davis è ormai il grande obiettivo stagione per Murray, che vuole alzare a tutti i costi al cielo la famosa insalatiera, per salvare un 2015 che non lo ha visto trionfare in nessuno Slam. Una soddisfazione personale che si tramuterebbe immediatamente in gloria nazionale, per una Gran Bretagna che sogna di tornare sul tetto del mondo.

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andrea.ziglio@oasport.it

Immagine da Twitter

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