Pallavolo
Volley, Coppa del Mondo – Italia, 5 punti chiave della sconfitta: cosa non va, cosa sistemare?
L’Italia ha perso nettamente contro gli USA in Coppa del Mondo. Ma cosa non è andato? Quali sono i punti su cui riflettere maggiormente?
- PERSO IL PRIMO BIG MATCH. Era il primo vero esame di questa nuova Nazionale ed è arrivata una netta sconfitta. Certo per merito degli avversari e non per figuracce nostre come invece era capitato sovente nell’ultimo anno. La sostanza, però, non cambia: la Coppa del Mondo ora è tutta in salita e per qualificarsi alle Olimpiadi servono ora due imprese su Polonia e Russia.
- OSMANY JUANTORENA DESAPARECIDO. Al primo incontro importante la Pantera si eclissa. Classica giornata storta, affaticamento fisico, stanchezza, ginocchio ancora non al top, USA fuori portata? Lo schiacciatore è fondamentale se al top altrimenti l’Italia fatica in ricezione ed è la fine.
- PANCHINA TROPPO CORTA. Peschiamo Sabbi che pesta la linea al servizio, Vettori che fa 0 su 2 in attacco (subito murato appena è entrato), Massari che sbaglia, si salvano solo Antonov e Anzani. Sapevamo che la panchina non era all’altezza della prima squadra ma così si fa davvero dura: è bastata una piccola botta alla caviglia di Zaytsev per metterci in difficoltà. Altro che turnover (forse solo contro la Tunisia sarebbe fattibile…)
- MALGESTIONE ED ERRORI DALLA PANCHINA. Effettuare sette cambi nel terzo set, non comprendersi con i giocatori su un videocheck, interpretazioni errate sullo sviluppo dell’incontro. Lo staff non ha certamente fatto una buona figura
- TECNICA ANCORA ACERBA. Il gruppo c’è ma mancano ancora delle solidità sui vari fondamentali: lo sapevamo ma la ricezione ha sofferto davvero troppo e l’attacco è stato in mano a un solo uomo. È la ricezione allora ad essere stata sacrificata nel ritiro di Cavalese?
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