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Volley, Coppa del Mondo – Italia, i 7 motivi della vittoria sulla Russia. Le chiavi che hanno steso gli Olimpionici
Stanotte l’Italia ha sconfitto la Russia in Coppa del Mondo. Gli azzurri hanno demolito i Campioni Olimpici per 3-0. Proviamo ad individuare le chiavi di volta dell’incontro e i motivi per cui i ragazzi di Blengini hanno realizzato un’autentica impresa.
- Abbiamo fatto il nostro gioco. Non abbiamo pensato agli avversari ma solo a noi stessi, sfruttando tutte le nostre armi, da un’ottima ricezione a un grande attacco. Non abbiamo avuto paura di una squadra che non battevamo dal 2013 e che psicologicamente è stata nostra bestia nera. Addirittura non infliggevamo ai maestri un 3-0 dai Mondiali 2006. Demoliti i Campioni Olimpici in un torneo che qualifica alle Olimpiadi
- Freddezza glaciale. L’Italia incappava spesso in brutti black-out nelle ultime stagioni. Oggi no. Anzi. Eccezionale a rimontare uno svantaggio di quattro lunghezze nel secondo set, mai disattenti quando la distanza tra noi e la Russia iniziava a dilagare. Non abbiamo mai permesso agli avversari di recuperare e anzi quando serviva mantenere la calma nel momento topico (24-24 del secondo parziale) gli azzurri hanno sfoderato il meglio
- L’Italia è tornata a giocare di gruppo. Non c’era un elemento fuori posto, tutti i ragazzi hanno dato in maniera determinante il loro contributo risultando decisivi e incisivi nel loro ruolo. È proprio questo inatteso affiatamento, già visto nelle ultime uscite dopo una stagione davvero convulsa, che ha sorpreso la Russia: evidentemente credevano di trovarsi di fronte un’altra Italia
- Zaytsev caterpillar. Non ne ha sbagliata davvero mezza (ah no, per fare i perfezionisti un diagonale nel terzo set quando il match era già indirizzato, tanto per dire quanto lo Zar è stato eccezionale). Giannelli ha insistito su di lui, nessuna paura del muro russo, l’ha messa a terra da qualsiasi posizione e si è pure esaltato sottorete oltre che al servizio (non una novità)
- Cabina di regia capace di girare un film da Oscar, gestendo tutti gli attori senza distinguere tra protagonisti e non. Giannelli ha smistato al meglio per tutti i compagni, capendo in ogni momento su chi fosse meglio giocare
- La ricezione è tornata, nel momento più opportuno. Il fondamentale che più ci aveva fatto tremare in queste due settimane di Coppa del Mondo si è ridestato proprio nel momento più opportuno. Per impulso di Juantorena e Lanza ma soprattutto di un immarcescibile Colaci
- Reparto centrale anello debole? Eravamo stati i primi a dirlo e non abbiamo paura ad ammetterlo ma questa notte Buti e Piano sono stati molto solidi. Forse merito anche dei primi tempi di Giannelli che li ha tenuti ben dentro al match (ma questa è anche colpa della Russia)?
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(foto FIVB)