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Volley, Coppa del Mondo – Italia, serve solo la vittoria: sfida all’Iran per Zaytsev&Co.

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Dopo due giorni di riposo e il trasferimento a Osaka (Giappone) l’Italia è pronta per tornare in campo. Domani mattina (ore 08.10, diretta tv su SkySport2) gli azzurri affronteranno l’Iran in un autentico dentro o fuori dalla Coppa del Mondo e dai discorsi per la qualificazione diretta alle Olimpiadi 2016.

I ragazzi di Blengini sono obbligati a sconfiggere i persiani se vorranno mantenere intatte le speranze di volare a Rio sfruttando questo torneo. Un ko ci costringerebbe poi a superare Polonia e Russia sperando in un incrocio di risultati davvero assurdo. In poche parole: bisogna uscire dal rettangolo di gioco con le braccia alzate al cielo.

 

L’Iran ha iniziato in maniera disastrosa questa Coppa del Mondo con tre sconfitte contro Russia, Polonia e soprattutto quella inattesa contro l’Argentina, si è chiamato fuori dalle posizioni che contano ma non vorrà certamente mollare l’osso. L’Italia non deve sottovalutare questo impegno anche perché i ragazzi di Kovac si sono rivelati sempre temibili, ostici, rognosi e ben compatti in campo anche se hanno perso davvero molto da quando se ne è andato il guru Julio Velasco.

L’Italia è reduce da quattro vittorie contro formazioni di seconda fascia ma ha perso l’unico big match affrontato finora (3-0 contro gli USA). Sappiamo già su che binari si muoverà questa partita: l’Iran alzerà la barricate a muro, loro fondamentale di punta, e spingerà forte in battuta rendendo nervoso il match sotto il profilo psicologico.

Gli azzurri dovranno essere bravi a mantenere la calma, a non prestare il fianco al loro attacco, rimanendo concentrati senza incappare in black-out. Sarà soprattutto importante aggirare il loro muro, non attaccare dritto per dritto, ma sfruttare al meglio l’inventiva di Giannelli che dovrà variare spesso i suoi colpi smarcando uno Zaytsev caldissimo da cui dipendono le nostri sorti e soprattutto quel Juantorena che tanto aspettavamo ma che deve ancora ingranare al meglio, specialmente in ricezione. È quello il nostro fondamentale più debole e sarà importante mantenere un’alta efficienza se vorremo costruire un buon gioco.

Sembra impari la sfida tra i centrali: capitan Buti e Piano dovranno inventarsi, anche se Matteo è in cima alla classifica del suo fondamentale di riferimento. Mousavi, Ebadipour, Ghafour, Ghaemi, Marouf, Gholami, Mirzajanpour: i loro uomini li conosciamo molto bene, ci abbiamo spesso giocato contro nelle ultime due stagioni, vincendo anche il bronzo alla World League 2014.

 

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(foto FIVB)

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