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Volley, Coppa del Mondo – Italia si arrende, USA superiori: le pagelle. Zaytsev ci prova, Juantorena sprofonda

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Nella notte l’Italia è stata sconfitta dagli USA nella quarta giornata della Coppa del Mondo 2015 di volley maschile, torneo che mette in palio due posti per le Olimpiadi 2016 (clicca qui per la cronaca). Di seguito il commento e le consuete pagelle degli azzurri.

 

ITALIA: 5. Non è stata una figuraccia dell’Italia ma una prova di forza degli USA, davvero troppo superiori al nostro livello attuale. I ragazzi di Speraw si sono imposti con pieno merito al cospetto di una Nazionale che non ha mai messo i remi in barca ma che ha faticato davvero a tenere il passo degli avversari.

Ci abbiamo provato, Zaytsev ci ha creduto nel secondo e nel terzo set, non siamo mai affondati ma quando c’era da fare la differenza la formazione stelle e strisce non si è mai fatta pregare. Peccato per una ricezione un po’ troppo ballerina, per l’apporto inesistente di Juantorena, per qualche sbavatura di troppo nei momenti cruciali, per l’attacco affidato solo a un uomo. È una sconfitta che fa male per il risultato in sé perché ci respinge alla prima vera prova del 9 e che ci allontana dalla qualificazione alle Olimpiadi.

 

IVAN ZAYTSEV: 7,5. Per larghi tratti l’Italia è solo lui. Lo Zar prova a tenere a galla la nostra Nazionale, crede fermamente al colpaccio nel secondo set, non demorde nemmeno nel terzo quando è costretto ad annullare due match point e mezzo, si destreggia ottimamente ben servito da Giannelli che gli alza il peso di un Paese intero. Realizzerà ben 19 punti con il 58% in fase offensiva ma è solo contro una corazzata e non può bastare per condurci al successo. Un Gladiatore che crolla solo contro sei avversari.

 

MASSIMO COLACI: 6,5. Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Recupera almeno tre-quattro palloni che praticamente avevano già toccato terra (e su uno gli USA avevano già esultato…), consente le nostre rigiocate che spesso vengono concretizzate da Zaytsev. Se l’Italia è rimasta viva a lungo è anche merito suo.

SIMONE GIANNELLI: 6. Ha solo una missione: insistere su Ivan Zaytsev. Il nostro palleggiatore lo fa egregiamente (non era così difficile), mentre abbandona un po’ gli altri bomber e soprattutto manca ancora di primi tempi. Bravo in un paio di situazioni a muro e a trovare un ace che poteva spingerci lontani. Certo fare tutto senza una ricezione seria è stato davvero duro.

OLEG ANTONOV: 6. Sostituisce Juantorena nel corso del terzo set e si mette subito in mostra: prima infilza il muro a 3 statunitense, poi piazza un ace e l’Italia rimane in carreggiata. Tiene la ricezione.

 

OSMANY JUANTORENA: 3. Davvero inesistente. La Pantera delude amaramente e gioca una delle sue più brutte partite della carriera. In attacco non ne mette giù una (2 punti, 20%), in ricezione fatica pesantemente, non ha mai l’estro che conosciamo e non dà quel contributo che tutti si aspetterebbero. Verrà giustamente sostituito in avvio di terzo parziale da Oleg Antonov. Urge il recupero.

FILIPPO LANZA: 4,5. Commette degli errori importanti in alcuni momenti cruciali come nella battaglia finale del terzo set quando l’Italia (o meglio, Zaytsev) sta provando ad allungare l’incontro. Il referto parlerà sì di 11 punti col 50% in attacco ma la sostanza vista in campo non può premiare lo schiacciatore di Trento dal quale ci si attendeva un contributo più intenso anche in fase di ricezione.

MATTEO PIANO: 5. Non convince nel complesso, spesso tentenna a muro contro la potenza di Anderson e compagni, limitando poco i loro colpi.

SIMONE ANZANI: 5,5. Positivo il suo ingresso in campo, con due muri nel secondo set ci permette di realizzare il break poi purtroppo non proficuo (anche a causa di un suo errore al servizio). Ci si aspettava comunque qualcosa in più.

SIMONE BUTI: 4,5. Il capitano non si vede molto, non riesce a ingranare proprio come contro l’Egitto, sottorete non fornisce l’apporto che tutti si attendono e dopo un primo brutto set verrà sostituito nel corso del secondo set. Da rivedere.

 

LUCA VETTORI: 2. Chiamato in causa quando Zaytsev ha un piccolo risentimento alla caviglia non lascia certo ricordi memorabili. Viene subito murato in avvio di terzo set, poi sbaglia ancora e chiuderà con un 0 su 2 davvero scoraggiante. Per fortuna che rientra subito lo Zar.

GIULIO SABBI: 2. Blengini gli dà fiducia per un importante turno al servizio sul 18-17 del terzo set: pesterà la linea dei 9 metri. Uscirà immediatamente rilasciando il posto a Piano.

DANIELE SOTTILE: S.V. Scampoli sul finale di un primo set già indirizzato.

IACOPO MASSARI: S.V. Subentra per gli scambi finali di tutti i parziali ma non avrà modo di brillare positivamente (anzi, pesa una ricezione sbagliata).

Non entrato: SALVATORE ROSSINI.

 

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(foto FIVB)

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