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Volley, Coppa del Mondo – Italia stritola Polonia: le pagelle. Tutti alle Olimpiadi! Juantorena e Zaytsev: che show
Nella notte l’Italia ha sconfitto la Polonia nell’ultima giornata della Coppa del Mondo 2015 di volley maschile (clicca qui per la cronaca) e si è qualificata alle Olimpiadi 2016. Di seguito il nostro commento e le consuete pagelle degli azzurri.
ITALIA: 10. La partita perfetta, quella che ti permette di demolire i Campioni del Mondo e di qualificarti alle Olimpiadi alla prima occasione utile. Undicesima apparizione consecutiva alla rassegna a cinque cerchi. Bastano questi numeri per descrivere l’impresa della nottata.
Un’Italia nuova che ha fatto sognare dopo una stagione desolante, risorta dalle sue ceneri nel momento più importante, sotto un nuovo coach, con cambiamenti in squadra. Dieci vittorie su undici partite giocate, un cammino immacolato danneggiato solo dalla sconfitta contro gli USA primi dei due meravigliosi successi su Campioni Olimpici e Campioni del Mondo.
OSMANY JUANTORENA: 9. Nel momento del bisogno, nella partita più importante, quando si giocava per il tutto o niente la Pantera ha ruggito. Una Coppa del Mondo difficile all’inizio, poi in crescita costante fino all’apoteosi finale. C’è lo zampino dell’italo-cubano in questa vittoria memorabile, sempre servito da Giannelli che capisce di avere a disposizione il miglior talento dello schiacciatore: 25 punti, 3 muri, 68% in attacco, baluardo in ricezione. “Mi sento italiano” e questo vale forse più di tutto
IVAN ZAYTSEV: 8,5. Dopo aver trascinato questa Nazionale alla partita decisiva, l’opposto non si tira indietro e quando viene chiamato in causa risponde sempre presente. Servito meno di Juantorena (è rimasto “zitto” per un lungo frangente dei set centrali) sfianca la resistenza dei Campioni del Mondo con 18 punti e il 68% in attacco. Uno Zar vero che dopo essere stata cacciato da Rio ci ritorna con gli interessi.
MASSIMO COLACI: 8,5. Ormai si sprecano gli aggettivi per il nostro libero. Cosa dire quando va a recuperare un paio di palloni al limite dell’impossibile vicino ai cartelloni, quando alza da terra, quando si immola sulle conclusioni di Bieniek e Kurek. Decisivo e determinante, fondamentale per costruire gioco.
SIMONE GIANNELLI: 8. Juantorena o Zaytsev? Il dilemma non si pone perché le carte sono validissime, il suo talento è infinito, la capacità di guidare la cabina di regia è quella di un veterano. Da quasi sconosciuto (per i non addetti ai lavori, s’intende) a titolare di una Nazionale vincente. Che lusso in questo gruppo.
SIMONE BUTI: 7,5. Viene premiato come MVP (un po’ generoso a dire il vero, il peluchino doveva andare a Osmany), gesto simbolico per un capitano coriaceo che ha saputo tenere unito il gruppo dopo la defezione forzata di Birarelli. La Polonia non ci capisce più nulla e ci sono 3 suoi muri a fermare la rincorsa dei biancorossi.
MATTEO PIANO: 7,5. Tre stampate a terra, Kubiak e Kurek annientati, una quantità infinita di palloni toccati per permettere delle ricostruzioni e dei contrattacchi vincenti.
FILIPPO LANZA: 7,5. Una terza valida alternativa ai due mattatori, si fa sentire al servizio (brillano anche 2 aces) e brilla in ricezione.
DANIELE SOTTILE: S.V. Entra per gli ultimi punti di primo, terzo e quarto set.
LUCA VETTORI: S.V. Lo vediamo al servizio negli ultimi scambi dei primi tre parziali.
Non entrati: OLEG ANTONOV, SIMONE ANZANI, JACOPO MASSARI, SALVATORE ROSSINI, GIULIO SABBI.
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