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Volley, Coppa del Mondo – Italia, vivere o morire: stanotte ci vuole l’impresa contro la Russia!
Stanotte (ore 03.30, diretta tv su SkySport2) si deciderà parte del futuro dell’Italia alla Coppa del Mondo 2015 di volley maschile. Gli azzurri sfideranno la Russia in un autentico big match fondamentale in ottica qualificazione alle Olimpiadi 2016: un successo ci permetterebbe di avere già un piede a Rio e di giocarci tutto nello spareggio contro la Polonia, una sconfitta ci spedirebbe sostanzialmente spalle al muro costringendoci a sperare in strani incroci di risultati di USA, Polonia e Russia.
Gli uomini di Blengini hanno solo una missione: il successo, senza se e senza ma. Per vivere o morire. Serve un’autentica impresa contro i Campioni Olimpici, non giriamoci intorno. Un’impresa però non così impossibile per questa nuova Italia, rinata dalle ceneri di un anno disastroso. Zaytsev e compagni hanno perso il primo big match in questo torneo (3-0 contro gli USA) poi hanno infilato sette vittorie convincenti contro squadre di seconda fascia (Iran compreso). Ora il momento della verità.
Non affrontiamo la Russia da praticamente due anni: fine 2013, sempre in Giappone, per la Grand Champions Cup quando una bella vittoria ci permise poi di conquistare il terzo posto finale (una delle tante medaglie dell’era Berruto). Precedenti nella storia sfavorevoli ai nostri colori (26 a 32).
La chiave del match? Prestare attenzione al nostro gioco, dare il meglio di noi stessi anche se sotto pressione, non patire il gioco avversario e scardinarlo con le nostre abilità. Questo il comandamento principe del nostro Commissario Tecnico.
Tutto tranne che facile. La Russia brilla soprattutto per la sua potenza offensiva e per la capacità sottorete ma in questa Coppa del Mondo si è affidata soprattutto a due uomini: Muserskiy cambiato di ruolo e diventato opposto davvero fenomenale, l’eccellente schiacciatore Mikhaylov che sta tirando fuori delle percentuali sbalorditive. Soprattutto noi abbiamo sempre sofferto questo avversario sotto il profilo psicologico. Russia che comunque ha fatto un cammino speculare al nostro: sette vittorie contro avversarie facile e sconfitta nell’unico big match (loro contro la Polonia).
In sostanza la sfida odierna è un decisivo dentro o fuori anche per loro che a Rio vorranno difendere il titolo conquistato a Londra 2012.
A chi deve aggrapparsi l’Italia, senza temere il gioco avversario? Naturalmente a Ivan Zaytsev che dovrà esaltarsi in fase offensiva come fatto finora, prendendosi la Nazionale sulle spalle. Servirà però anche l’apporto degli altri uomini in attacco, a cominciare da Lanza che ha dato segnali di risveglio contro il Venezuela. Sperando che Colaci fermi il loro attacco insieme a Juantorena che dovrà tornare la Pantera dei giorni migliori in ricezione. Preoccupa il muro è vero, soprattutto nel confronto diretto con il reparto avversario e perché ci sarà da fermare il colosso Muserskiy, senza dimenticarsi dell’esperto Tetyukhin mentre Sivozhelez e Spiridonov, che avremmo certamente sofferto, forse non saranno della partita (il secondo quasi sicuramente).