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Volley, Coppa del Mondo – Riooooooooo! L’Italia vola alle Olimpiadi, demoliti i Campioni del Mondo: festa azzurra a Tokyo
Allacciate le cinture, prenotate i biglietti per Rio! L’Italia si è qualificata alle Olimpiadi 2016 al termine di una spettacolare battaglia con la Polonia nell’ultima giornata della Coppa del Mondo 2015 di volley maschile.
La nostra Nazionale era obbligata a vincere nettamente e ha realizzato una meravigliosa impresa demolendo i Campioni del Mondo con un fantastico 3-1 (26-24; 22-25; 25-22; 25-19), ora i biancorossi rischiano addirittura di dover passare dal torneo continentale nonostante si siano presentati a questa partita da imbattuti. Gli azzurri ottengono così l’undicesima qualificazione consecutiva alla rassegna a cinque cerchi da cui siamo perennemente presenti dal 1976.
Nessuno ci avrebbe scommesso anche un solo mese fa dopo i ben noti caos, la rinascita del gruppo, tanti tasselli nuovi inseriti e alla vigilia di un torneo durissimo. Questa Italia, però, è risorta in Giappone, ha dominato i due big match, ha steso la Russia Campionessa Olimpica e la Polonia Campione del Mondo, ha perso solo contro gli USA.
E non è finita qui! Se Julio Velasco trascinerà l’Argentina a un miracolo sugli States allora l’Italia alzerà al cielo anche la seconda Coppa del Mondo della sua storia, vent’anni dopo quella della Generazione dei Fenomeni guidati proprio dal guru.
Dieci vittorie su undici partite giocate, una cavalcata superlativa e magnifica che premia meritatamente questa Nazionale. Osmany Juantorena ha dato il meglio di sé proprio nel momento più importante: la Pantera domina primo (addirittura 10 marcature) e terzo parziale, Giannelli insiste sempre su di lui e viene costantemente premiato (25 punti, 68% in attacco, 3 muri). Ivan Zaytsev può finalmente sfruttare un’eccellente spalla offensiva e non è costretto agli straordinari (18 punti), la coppia di centrali torna quando conta per fermare Kurek e compagni (3 muri a testa per Piano e Buti, capitano premiato come MVP), Colaci si è immolato un mucchio di volte. Una squadra spettacolare e stupenda che ha regalato una gioia immensa al termine di una stagione tribolata.
La Polonia non ci ha capito mai nulla se non nel secondo set quando una chiamata di videochallenge ha un po’ spento le polveri dell’Italia. Per il resto Kurek nascosto, ci ha fatto male solo il servizio di Bieniek insieme alla verve di Kubiak e l’ingresso di Mika nel terzo. Stop. L’Italia ha regnato incontrastata in tutti i fondamentali (tranne il servizio), annientando la squadra che era sembrata la migliore nell’arco di queste due settimane.
La Polonia ha l’occasione per il primo break (4-2) ma Nowakowski ha toccato il nastro su una pipe di Juantorena finita direttamente in rete: bravo Blengini a chiamare in causa il videochallenge per sovvertire la decisione dell’arbitro (3-3). Zaytsev viene chiamato in causa dalla seconda linea, tira giù una martellata inverosimile poi Lanza sbaglia il servizio successivo con Drzyzga che gli restituisce il favore (6-6).
Un murone di Simone Buti sul primo tempo di Bieniek ci regala il primo vantaggio, con un bel lungolinea Juantorena ci porta al primo time-out tecnico (8-7). Bieniek sale in cattedra e infila due aces consecutivi (Lanza ha molte colpe), Zaytsev ci tira fuori dal turno di battuta (9-10).
Zaytsev è scatenato e viene chiamato continuamente in causa in attacco, Lanza trova un bellissimo ace e siamo di nuovo in parità (13-13) prima che Juantorena ci riporti avanti rompendo il muro biancorosso (14-13). Lo Zar e la Pantera infilano due punti cruciali per le nostri sorti e ci regalano un break fondamentale al secondo time-out tecnico (16-14).
Ottimo servizio di Giannelli, eccellente lavoro a muro su attacco di Kurek, possiamo contrattaccare, Juantorena mette giù per il +3 (17-14) che costringe Antigà a chiamare nuovamente time-out tecnico. Bieniek ci fa male al servizio (18-18) e un’invasione di Zaytsev ci ributta nuovamente sotto, Juantorena al termine di un’azione infinita toglie Bieniek dai nove metri (19-19).
Sul 20 pari entra Vettori per il servizio al posto di Buti ma sbaglia, Zaytsev invece azzecca un diagonale strettissimo (21-21). Rischiamo di andare sotto di due punti ma ci pensa uno stratosferico Colaci a salvare tutto, Zaytsev ributta là in bagher e sulla ricostruzione trova il tocco a muro, poi Kurek sparacchia out e l’Italia va in vantaggio (23-22). Lanza e Drzyzga sbagliano i due servizi, Bieniek ci annulla il primo set-point. Fa tutto Osmany che piazza due attacchi consecutivi (il secondo dopo eccellenti difese azzurre) e l’Italia conquista il primo parziale.
Il secondo set inizia al meglio ed è subito break con un grande diagonale di Zaytsev e l’ace di Juantorena (2-0), Kurek toglie la Pantera dal servizio. Lanza trova il tocco a muro ma il punto è tutto di Colaci che si è immolato un paio di volte, poi Buszek conquista un lungo scambio (3-2). Italia efficace in tutti i fondamentali, Piano si fa sentire a muro, la Polonia è in bambola e inizia a sbagliare tanto, gli azzurri ne approfittano e tanto l’allungo (6-3). Primo errore di Zaytsev che attacca in rete dalla seconda linea, Juantorena viene murato da Nowakowski e i biancorossi si ributtano sotto (6-6). Azzurri in svantaggio al time-out tecnico causa ace di Nowakowski rivisto al videochallenge (8-7).
Ottimo momento per Buti che viene cercato per due volte da Giannelli (9-9), ributtiamo la testa avanti su attacco fuori di Kubiak (12-11). Lanza mette giù un pallone difficilissimo, Kurek inizia a prendere ritmo e purtroppo Zaysev attacca lungo per il primo break dei nostri avversari (13-15).
Kurek sbaglia al termine di uno scambio infinito in cui l’Italia ha murato e difeso al meglio, Juantorena mura l’opposto e l’Italia ritrova il pareggio a quota 16. Lotta punto a punto prima che Biniek torna a farci male al servizio piazzando anche l’ace del 20-18. Biniek sbaglia il servizio, Colaci superlativo in difesa e Lanza gli dà soddisfazione per il 20-20 e troviamo nuovamente il vantaggio su un primo tempo di Piano al termine di una lunghissima azione dove il nostro muro ha toccato di tutto (21-20). Antigà chiama però il challenge che ravvisa un’invasione azzurra di piede e così il vantaggio viene girato. Sarà il contraccolpo decisivo.
Lanza sbatte sul muro a 3 e la Polonia ottiene il break nel momento meno opportuno (22-20). Dopo un’invenzione di Zaytsev Lanza sbaglia il servizio ma Buszek gli restituisce il favore (23-22). Juantorena viene stampato da Kubiak e la Polonia impatta il conto set.
Inizio da incubo per l’Italia nel terzo parziale. Gli azzurri accusano il colpo, vengono martellati al servizio di Bieniek e Buszek. Polonia avanti 6-3, non molliamo un colpo spinti da Zaytsev al servizio e dal muro di Giannelli su Kubiak (6-7), poi è proprio Kubiak a regalarci il pareggio: che reazione dei ragazzi di Blengini!
Juantorena per il vantaggio al primo time-out tecnico (8-7). È un momento magico, è ancora l’ottima intesa tra la Pantera e Giannelli a provocare il muro fuori polacco e il nostro primo break (10-8). Ancora il nostro schiacciatore scatenato, poi fallo di Zatorski e allungo Italia (12-9). Colaci si immola, Giannelli alza di istinto, Juantorena la mette di là di prima intenzione e ha ragione (13-10).
Si alza tutto alla Pantera che sta graffiando come ci aspettavamo da inizio torneo, peccato per la stampata presa da Lanza che tiene vivi i nostri avversari (14-12). Zaytsev era stato lasciato in disparte per un lungo momento del set, viene chiamato in causa e non delude, Drzyzga spara fuori su difesa dei suoi e l’Italia vola sul 16-12.
Giannelli la mette giù su un semi-ace di Lanza e sul 18-13 iniziamo a vedere il traguardo. Entra in campo Mika e ci punisce subito con un uno-due micidiale (18-15). Il turno al servizio di Mika ha contributo a tenere vivi i biancorossi (20-17). Micidiale diagonale di Zaytsev, Kurek e Bieniek non ci stanno (21-19). Bravo Giannelli a far correre il muro, Juantorena gli dà soddisfazione prima che l’opposto biancorosso sbagli il servizio (23-20). Zaytsev ci offre il primo set-point su grande alzata impossibile di Giannelli, Mika lo annulla ma nulla possono fare sulla bordata dello Zar che porta l’Italia sul 2-1: a un set da Rio!
Matteo Piano mura Bieniek, primo sussulto del quarto set che inizia in equilibrio anche per colpa di un raro errore dell’Italia in ricezione (2-2). Ancora Bieniek ci fa male al servizio: una vera spina nel fianco. Ne usciamo bene grazie a Lanza che poi pesca anche un ace (5-4).
Juantorena in lungolinea, poi Kurek attacca nettamente fuori e l’Italia ottiene il primo break (7-5). C’è solo la Pantera de l’Avena a regnare incontrastata, due punti di vantaggio al time-out tecnico. Buti e Juantorena murano prima Bieniek e poi Kurek, l’Italia tenta l’allungo verso Rio (10-6).
Antigà cambia palleggiatore (dentro Lomacz), il turno in battuta di Kubiak ci fa malissimo (12-10), salvati di una manciata di millimetri dal videochallenge.
Soffriamo ma manteniamo comunque il vantaggio con un bel primo tempo di Piano (14-12). Juantorena stampa Kurek, mezzo punto della difesa che butta di là un pallone impossibile (16-13).
Vincente di Zaytsev, ace di Giannelli con l’aiuto del nastro e torniamo a +3 (18-15). Kubiak sparacchia out e il 19-15 avvicina l’Italia alle Olimpiadi. Juantorena in fase offensiva, murone di Buti: azzurri meravigliosi (21-16). Piano offre il 24-18 che vale addirittura sei match-point. A spedirci direttamente alle Olimpiadi ci pensa un errore al servizio della Polonia! IMMENSI!
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(foto FIVB)
alebi
23 Settembre 2015 at 11:22
Mi sono dovuta rivedere la partita stamattina per assicurarmi di non aver sognato XD
Ho ancora le lacrime di gioia mentre scrivo… che ragazzi, che torneo, che Italia!!
Come dite voi l’innesto di Juantorena era un successo annunciato, così come il ritorno di Zaytsev come opposto.. Che grinta, che forza strabordante! MVP del torneo, checchè sarà il risultato degli USA (USA di… Anderson? Quello che sparisce nei momenti cruciali? Ma va ma va… XD )
Questa però è anche la vittoria dei “gregari”, dei Lanza e dei Buti. Partitona oggi e torneo da incorniciare per entrambi. Senza dimenticare Colaci. Le star sono due ma i campioni sono tutti =)
Anche io tifo Argentina, proprio per il discorso qualificazione. I tornei extra europei sono ridicoli (eufemismo), mentre nel nostro continente rimarranno comunque fuori squadroni importanti. Va bene la rappresentanza di tutti i continenti, ma con le dovute proporzioni! E poi perchè mai America centro-nord e America del sud dovrebbero avere due distinte qualificazioni. Facciamo allora Europa dell’est ed Europa centro-mediterranea LOL…
Al
23 Settembre 2015 at 09:54
Fil-ma-to, fil-ma-to!
Juantorena 10 punti in un set contro i campioni del mondo, i grandi giocatori si vedono quando serve!
A parte Juantorena, che è un successo annunciato per l’Italia, nel senso che arriva da campione affermato, quello che ci deve fare veramente gioire è Giannelli.
A 18 anni giocare così contro i più forti nel ruolo più delicato significa avere la stoffa per una ventina di stagioni (con le carriere lunghe di oggi) ad altissimi livelli, se rimane nel giro delle squadre forti può davvero essere uno che lascia il segno.
Gaiacave
23 Settembre 2015 at 09:12
Wow!!!!! Che spettacolo!!!! Sinceramente non ci credevo, ma sono stato contento di essermi sbagliato.
Questa doppia vittoria Russia/Polonia ci riporta in una dimensione Mondiale e a Rio ci possiamo sicuramente porre in una zona molto a ridosso di Usa e Brasile, vere favorite per l’oro.
Complimenti a tutti, alla squadra, a Blengini, a tutto lo staff!!!! Grazie a tutti per queste favolose emozioni!!!!!!
Giorgio Brera
23 Settembre 2015 at 09:11
Partita da infarto. Grandi tutti. E’ decisamente piacevole rivedere l’Italia del volley ai livelli a cui eravamo abituati ai tempi in cui dominavamo. Una nazionale in grado di battere le squadre più forti senza complessi di inferiorità (ok, qui non c’era il Brasile, ma…). Non più l’eterna seconda (anzi più spesso quarta…). Complimenti allo staff per essere riuscito a risollevare le sorti di una squadra che sembrava finita nel fosso solo qualche settimana fa. Scelte coraggiose, ma anche un livello medio di talenti e di gioco che si è alzato.
Ora tifiamo Velasco per portarci a casa un trofeo mondiale che ci manca da troppo tempo. Tifo Argentina anche perché IMHO la Polonia non merita la beffa di uscire così dalla corsa a Rio e che USA e Argentina avranno comunque la possibilità, comoda, di qualificarsi alle Olimpiadi attraverso i tornei continentali dove la concorrenza non sarà insuperabile.
ale sandro
23 Settembre 2015 at 06:25
Come volevasi dimostrare, le partite e i tornei si seguono fino all’ultimo punto, anche quando sembra ormai durissima. Grazie ragazzi,tutti indistintamente (staff compreso), strepitosi e ai livelli che vi competono 😀