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Vuelta a España 2015: Fränk Schleck ritrova la vittoria! Purito Rodriguez in maglia, Aru a 1”

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La montagna partorisce il topolino. Cambia la leadership alla Vuelta a España 2015 ma la 16esima frazione, con arrivo ad Ermita de Alba, non ha sconvolto la classifica generale. Purito Rodriguez ora ha un secondo di vantaggio su Fabio Aru, quando la situazione stamattina era inversa ma sostanzialmente identica, con il sardo a difendere un secondo sull’iberico. Vittoria di tappa per Fränk Schleck.  

Dieci uomini in fuga dopo la partenza da Luarca: Pierre Rolland (Europcar), Rodolfo Torres (Team Colombia), Carlos Verona, (Etixx-Quick Step) Fränk Schleck (Trek), Omar Fraile (Caja Rural-Seguros RGA), George Bennett (LottoNL-Jumbo), Cyril Lemoine (Cofidis), Lawrence Warbasse (IAM Cycling), Moreno Moser (Cannondale-Garmin) e Tsgabu Grmay (Lampre-Merida). Questi atleti hanno subito preso un margine quasi esagerato sul gruppo, che ha concesso fino a 22′ agli attaccanti nella prima fase della tappa.

La svolta è arrivata sull’Alto de Cordal, quinto GPM di giornata. La Tinkoff-Saxo ha incrementato il ritmo, mettendo in fila il gruppo per favorire Rafal Majka. Il margine dei fuggitivi è crollato fino a 12′, quando ha reagito Frank Schleck in testa alla corsa. Con lui sono rimasti solo Bennet, Torres e Verona, e la rimonta del gruppo si è fermata. Sull’Alto de la Corbertoria l’Astana ha rilevato la Tinkoff-Saxo in testa al gruppo. Il ritmo, pur non esagerato, ha ridotto il gruppo, con i fuggitivi arrivati ad avere una decina di vantaggio in vetta all’ascesa. Davanti, nel contempo, erano rimasti solo Torres e Schleck, i più brillanti in salita.

A 3 chilometri dal traguardo, dopo un paio di scaramucce nei primi chilometri di salita, Schleck ha accelerato ulteriormente lasciando sul posto Torres, fino a quel momento rimasto sulla stoicamente sulla sua ruota. Il lussemburghese, in solitaria, è tornato a vincere dopo oltre 4 anni di digiuno. Torres ha chiuso al secondo posto, mentre terzo ha chiuso Moreno Moser, bravo a gestirsi e a tornare sotto nel finale pur senza riuscire a giocarsi la vittoria.

Il gruppo dei big, sull’ascesa finale, è sempre stato guidato dall’Astana. Solo nei primi chilometri ha provato a fare qualcosa la Tinkoff-Saxo con Poljanski, ma non c’è stata selezione nonostante le aspre pendenza dell’ascesa verso l’Ermita de Alba, con media oltre l’11%. Solo all’interno dell’ultimo chilometro ha attaccato Joaquim Rodriguez (Katusha): lo spagnolo inizialmente ha guadagnato, ma Fabio Aru, fino a quel momento nelle ultime posizioni del gruppo, è riuscito a reagire fino a portarsi nella scia dell’avversario. Sul traguardo Aru ha pagato 2” da Rodriguez, che in questo modo gli ha sfilato la maglia anche se per un solo secondo. Dietro di loro sono arrivati tutti gli altri, con Dumoulin che si è difeso ottimamente mantenendosi a 1’51” dalla prima piazza in classifica generale.

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gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

1 Commento

1 Commento

  1. Matteo

    7 Settembre 2015 at 19:00

    Che Vuelta ragazzi! A parer mio, per come si sono evolute le cose, il grand tour più incerto degli ultimi anni almeno dai tempi del Tour 2011 o della Vuelta 2012.
    Tre uomini tutti con simili possibilità di giocarsi la vittoria, tutti e tre con caratteristiche diverse, con un quarto (Majka) non ancora tagliato completamente fuori.
    Se ieri il borsino diceva Purito in ascesa, oggi al contrario sono Aru e Dumoulin i “vincitori di giornata”. Fabio per come l’ho visto agitarsi a inizio salita pensavo stesse avendo una crisi di fame, visto come è andata o l’ha passata o ha semplicemente deciso di affrontare la salita in modo diverso dagli ultimi 2 giorni, ed i risultati si sono visti…
    Dumoulin eccezionale nel gestirsi, mi ricorda un po’ Hesjedal nel modo di salire, nel non mollare mai pur cercando di non rispondere agli attacchi, oltre che per la mole e lo stile sulla bici. Certo pare avviato a tutt’altra carriera.
    Ora a crono Dumoulin in 40 km più o meno potrebbe dare sulla carta un paio di minuti a Aru e poco più a Rodriguez, ma al solito quando le crono arrivano nell’ultima settimana le prestazioni sorprendenti sono dietro l’angolo.
    Non sarei sorpreso di vederli arrivare vicinissimi, nell’arco di 10/20 secondi, alle ultime 3 tappe. Ed in quel caso, per quanto non siano tappe eccezionalemnte difficili, potrebbe succedere di tutto, proprio in stile Vuelta 2012… Pensate che roba se il tutto si decidesse sugli abbuoni di una possibile volata ristretta a Cercedilla. 😀

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