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Boxe, Mondiali Doha 2015: i favoriti e gli outsider delle 10 categorie (seconda parte)

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Siamo alla vigilia dei Mondiali di boxe in programma a Doha (Qatar). Concludiamo il nostro racconto sui favoriti e gli outsider delle dieci categorie.

Welter (-69 kg): un unico, indiscusso favorito per la medaglia d’oro. Si tratta del campione in carica kazako Daniyar Yeleussinov, n.1 del ranking mondiale e campione d’Asia in questa stagione. Mancherà il russo Yagub Nuriyev, con il quale il pugile di Astana ha perso per split decision nel match di semifinale delle WSB. Yeleussinov dovrà guardarsi principalmente dal cubano Roniel Iglesias, campione olimpico a Londra 2012 e medaglia d’oro ai Mondiali di Milano 2009. In crescita l’argentino Alberto Ignacio Palmetta, superato proprio da Iglesias nella finale degli ultimi Panamericani. Possibile outsider anche l’azero Parviz Baghirov, oro ai Giochi Europei di Baku. Da segnalare l’assenza di pugili russi in questa categoria, malgrado la terza piazza nel ranking mondiale occupata da Alexander Besputin.

Medi (-75 kg): come sempre, una delle categorie più incerte. Il campione in carica Zhanibek Alimkhanuly non ha convinto in questa stagione, inchinandosi all’uzbeko Bektemir Melikuziyev nei quarti di finale dei Campionati asiatici. Proprio quest’ultimo rappresenta uno dei nomi nuovi da tenere in grande considerazione. La palma di favorito sembra quindi ricadere sul cubano Arlen Lopez, capace di vincere sia i Campionati Americani che Panamericani nel 2015. Puntano al podio anche il campione d’Europa russo Petr Khamukov e l’irlandese Michael O’Reilly, oro a Baku 2015. In un contesto dove manca un supercampione, proverà ad inserirsi il siciliano Salvatore Cavallaro. Il 20enne di Catania, bronzo agli ultimi Europei, ha palesato una crescita esponenziale nell’ultimo anno e potrebbe rappresentare una delle mine vaganti della competizione. L’azzurro ha già dimostrato di poter impensierire qualsiasi avversario.

Mediomassimi (81 kg): servirà un’impresa per spodestare il cubano Julio Cesar La Cruz dal suo trono. Il caraibico ha vinto le ultime due edizioni iridate del 2011 e del 2013, in entrambi i casi superando nell’atto conclusivo il kazako Adilbek Niyazymbetov, deciso a cancellare questo tabù d’argento (fu secondo anche alle Olimpiadi di Londra 2012 alle spalle del russo Egor Mechoncev). La Cruz, vincitore in questa stagione dei Panamericani, ha perso la finale dei Campionati americani con il venezuelano Albert Ramon Ramirez Duran, un possibile pretendente al podio. Punta come minimo alle semifinali anche l’azero Teymur Mammadov, bronzo a Londra 2012 (ma nei pesi massimi, dopo essersi arreso a Clemente Russo in semifinale) e campione a Baku 2015. Mira al definitivo salto di qualità a livello mondiale l’irlandese Joseph Ward, campione d’Europa in carica. Si tratta probabilmente della categoria più densa di campioni dell’intera rassegna iridata. E peccato che all’appello mancherà il nostro Valentino Manfredonia, vincitore delle WSB e argento a Baku 2015, in recupero da un’operazione alla spalla. L’azzurro fa parte ormai del gotha internazionale e si giocherà qualcosa di importante alle prossime Olimpiadi di Rio 2016, dove è già qualificato.

Massimi (91 kg): al contrario dei mediomassimi, in questa categoria il livello appare decisamente mediocre. Assente il campione in carica Clemente Russo ed il vincitore delle Aiba Pro Boxing Aleksey Egorov, l’impressione è che saranno tre i principali contendenti per la medaglia d’oro. Il russo Evgeny Tishchenko, campione d’Europa in carica e argento ai Mondiali 2013 dopo aver ceduto proprio a Russo nell’atto conclusivo, sembra maturo per puntare al titolo. Oltretutto dovrà convincere i tecnici a puntare su di lui per le Olimpiadi di Rio 2016: non sarà facile vincere la concorrenza di Egorov. Sarà la volta buona per l’incompiuto cubano Erislandy Savon? Sin qui deludente nei grandi eventi, il 25enne caraibico viene da un 2015 stratosferico: è giunto secondo, ma a pari punti con il vincitore kazako Vassiliy Levit, nelle WSB (dove è imbattuto da 17 incontri ed è stato nominato pugile dell’anno), primo ai Campionati americani e Panamericani. Proprio Levit rappresenta il terzo candidato per il titolo. Per il resto, non si intravedono grandi pugili di valore internazionale. Una buona notizia per Clemente Russo in vista delle Olimpiadi di Rio 2016, per le quali ha già staccato il pass attraverso le Aiba Pro Boxing.

Supermassimi (+91 kg): campione del mondo nelle ultime due edizioni, l’azero Magomedrasul Medzhidov punta al tris. L’insidia maggiore arriverà dal campione d’Asia kazako Ivan Dychko, numero uno del ranking mondiale e argento nella rassegna iridata 2013. E’ esploso tardi ai massimi livelli, ma il 30enne inglese Joseph Joyce, oro ai Giochi del Commonwealth 2014 ed ai Giochi Europei di Baku 2015, fa parte ormai del novero dei papabili per una medaglia. Attenzione poi al potentissimo rumeno Mihai Nistor, laureatosi di recente campione del mondo Apb. Possibile outsider il croato Filip Hrgovic, vincitore delle WSB e degli Europei 2015. Spiccano le assenze di Russia ed Italia. In particolare dispiace che Roberto Cammarelle abbia deciso di terminare la propria avventura pugilistica prima dei Giochi di Rio 2016. In un contesto piuttosto modesto dal punto di vista tecnico, avrebbe ancora potuto dire la sua nonostante il peso dei 35 anni.

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Foto: Pagina FB FPI

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