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Boxe, qualificazioni Rio 2016: tanta confusione e troppo potere alle federazioni nazionali. Mangiacapre spera

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I Campionati Mondiali di Doha hanno assegnato ventitré pass per le Olimpiadi di Rio 2016 ma, allo stesso tempo, hanno messo ulteriormente in risalto la confusione che regna sovrana nella boxe da quando l’AIBA ha deciso di dividere il proprio sport in tre sigle differenti: WSB (World Series of Boxing), APB (Aiba Pro Boxing) e AOB (Aiba Olympic Boxing). Se l’obiettivo era quello di tenere l’attenzione viva sul pugilato durante periodi più lunghi, moltiplicando le competizioni e le possibilità di qualificarsi per i Giochi, il risultato in realtà è stato quello di rendere scettici anche i più fedeli appassionati, con troppe lacune regolamentari e organizzative.

Ora, infatti, dovremo aspettare il mese di dicembre per sapere che fine faranno le dodici carte olimpiche che resteranno inutilizzate (clicca qui per saperne di più), mentre le federazioni nazionali dovranno decidere quale pass utilizzare nelle categorie dove ne hanno conquistati due. Una soluzione che dà troppo potere alle singole federazioni, e che certamente favorisce giochi di potere ed alleanze politiche, visto che il pass non scelto verrà automaticamente attribuito ad un nuovo pugile. In pratica, le federazioni nazionali di alcuni Paesi potranno decidere quale avversario far qualificare e quale, invece, costringere ai tornei qualificativi del prossimo anno. Nella migliore delle ipotesi, le federazioni in questione cercheranno di svantaggiare gli avversari più forti, nella peggiore, invece, potrebbe verificarsi una vera e propria compravendita di biglietti olimpici.

Al di là del fatto che, a nostro avviso, di questa moltiplicazione di sigle all’interno della boxe olimpica non se ne sentiva proprio il bisogno, va anche sottolineato che le soluzioni possibili sarebbero state diverse. Visto che era già noto da tempo che alcuni pugili WSB e APB avrebbero preso parte ai Mondiali, il regolamento avrebbe dovuto prevedere automaticamente la qualificazione per i migliori pugili non qualificati, risolvendo così la questione e dando la precedenza al pass conquistato prima cronologicamente, come avviene in numerosi altri sport. Ad esempio, tra i 60 kg entrambi i finalisti (il cubano Lázaro Álvarez e l’azero Albert Selimov) si erano già qualificati tramite le WSB: i tre pass sarebbero stati attribuiti, in questo caso, ai due semifinalisti ed al migliore tra coloro che hanno disputato i quarti di finale, magari lo sconfitto dal campione del mondo o il vincitore di un minitorneo fra i quattro. Invece, alla fine l’unico ad essersi qualificato tramite i Mondiali è stato l’uzbeko Elnur Abduraimov, vincitore dello spareggio tra i semifinalisti, mentre per capire che fine faranno gli altri due posti bisognerà attendere le comunicazioni di Cuba e Azerbaijan.

In altri casi, invece, la situazione è stata resa più complicata dal fatto che alcuni Paesi hanno conquistato due pass con due pugili diversi: anche in questo caso, l’AIBA avrebbe potuto stabilire l’obbligo di far svolgere un incontro diretto tra i due, anziché lasciare il libero arbitrio alle federazioni nazionali. Ancora per continuare con l’esempio dei 60 kg, il pass di Abduraimov si sovrappone a quello del connazionale Hurshid Tojibaev (APB), e dunque potenzialmente i tre pass iridati dei pesi leggeri potrebbero essere tutti distribuiti nuovamente.

Quanto all’Italia, il discorso potrebbe riguardare la categoria dei pesi superleggeri (64 kg) di Vincenzo Mangiacapre: se il campione iridato marocchino Mohammed Rabii dovesse decidere di usare il pass iridato, lasciando libero quello delle World Series of Boxing, e la Russia dovesse scegliere di portare a Rio Andrey Zamkovoy (APB) al posto di Radzhab Butaev (WSB), si aprirebbe una porta olimpica per i due pugili classificatisi terzi ex-aequo nella competizione a squadre, che sono l’azero Parviz Baghirov e lo stesso Mangiacapre. Nel caso dovesse liberarsi un solo posto, invece, non sappiamo quale criterio verrà stabilito per scegliere tra Baghirov e l’azzurro.

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Immagine: World Series of Boxing

giulio.chinappi@oasport.it

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