Artistica
Ginnastica, Mondiali 2015 – Moon Biles: sfonda i 61, dominio! Douglas infilza Raisman, impresa dell’Olanda
Degli USA forse meno esagerati del solito, meno perfetti e precisi rispetto ai loro elevatissimi standard, meno incisivi rispetto a quanto ci hanno abituati, dominano comunque il turno di qualificazione dei Mondiali 2015 di ginnastica artistica con un perentorio 236.611 rifilando ben cinque punti alla Russia inseguitrice.
Le Campionesse del Mondo, alla caccia del loro terzo titolo iridato, realizzano delle routine da brivido incominciando dal corpo libero (59.599), passando poi al volteggio che si trasforma nella sagra dell’Amanar (62.099), chiudendo poi in controllo tra staggi (57.715, qui pagano due punti di distacco a Spiridonova e compagne) e trave (57.198). Nella seconda parte di gara gli USA commettono qualche errore di troppo con Douglas e Raisman che cadono rispettivamente da trave e staggi da cui Dowell è costretta in fallo per ben due volte.
Le ragazze di Martha Karolyi, al suo ultimo Mondiale da direttrice tecnica, conquistano così un agevole pass per le Olimpiadi 2016 dove saranno chiamate a difendere il titolo conquistato a Londra. Rio è ufficialmente in tasca anche per Russia, Gran Bretagna e Cina. L’ufficialità per l’Italia arriverà al termine della prossima suddivisione.
Protagonista assoluta, naturalmente… Simoneeeee Biles! L’alieno della Polvere di Magnesio, una benedizione degli Dei dell’artistica, sforna una delle migliori prestazioni della carriera sfondando abbondantemente il muro dei 61 punti (61.598).
La Campionessa del Mondo, a caccia di un leggendario tris consecutivo mai riuscito nella storia di questa disciplina, si era già involata oltre i 62 punti (Trofeo di Jesolo e American Cup) toccando addirittura i 63 (Campionati Nazionali) ma è chiaro che fare questi numeri in una rassegna iridata ha totalmente altro valore (naturalmente è la prima a riuscirsi con il nuovo cdp, anzi era anche l’unica ad aver fatto almeno 60).
Avvio stellare al corpo libero con un esercizio che lascia attoniti per la potenza e per l’acrobatica che solo lei possiede. Tira dall’inizio alla fine, stoppa anche più del solito, le difficoltà sono mostruose (6.9) e chiuderà con un mirabolante 15.966 (personale di 16.050 in laguna).
Passa poi al volteggio e il suo Amanar si commenta da sé. Rincorsa da vera atleta, altissima, stoppa se battere ciglio: meritatissimo 16.000 (9.7 l’esecuzione, non ci sono parole). Non ha ancora il Cheng come secondo salto, va sul sicuro e con la media di 15.633 balza in testa alla classifica di specialità scavalcando Paseka e Hong. Sabato prossimo sarà battaglia aperta per l’oro più difficile.
Chiaramente fatica alle ostiche parallele dove porta a casa comunque un rimarchevole 14.666 e poi chiude alla trave dove è Campionessa del Mondo in carica (così come al corpo libero). Si salva sui giri iniziali, commette un paio di sbilanciamenti ben contenuti e il tabellone parla da sé: 14.966 (6.3), primo posto.
Un autentico fenomeno che andrebbe ammirato e riconosciuto universalmente per il suo talento cristallino.
Lo scontro diretto tra Gabby Douglas e Aly Raisman, Campionesse Olimpiche rispettivamente all-around e al corpo libero, valeva un fondamentale pass per la finale del concorso generale alle spalle di Simone. La spunta Gabby in una battaglia non così eccezionale tecnicamente come invece si profilava alla vigilia. Aly esce di pedana sulla prima diagonale, l’Amanar alla tavola non è così fruttuoso, poi cade dalle parallele e dice addio ai sogni di gloria. La rivale è più concreta e sbaglia solo sul finale, cadendo dai 10cm.
Finirà 57.516 (15.300, 14.750, 13.066, 14.400) a 56.798 (15.133, 13.066, 14.066, 14.533) con le due contendenti separate dalla canadese Ellie Black che continua a sognare in grande (57.299).
Maggie Nichols avrebbe meritato un posto da all-arounder e lo ha dimostrato sul campo, piazzando un 14.700 di lusso al corpo libero eliminando Aly Raisman e giganteggiando anche tra volteggio e trave. Madison Kocian si esalta alle sue parallele con 15.233 (6.6): lotterà fino in fondo con le russe Spiridonova e Komova che la sopravanzano.
Brenna Dowell ha scritto una pagina da antologia dell’artistica, eseguendo il corpo libero senza musica! E’ partita con la musica sbagliata, non poteva fermarsi e allora a farle da sottofondo ci ha pensato il pubblico con i suoi applausi.
Il miracolo dell’anno (e non solo) è però compiuto dall’Olanda che strappa clamorosamente la qualificazione per le Olimpiadi. Le oranges, presentatesi sì in ottima forma ma non accreditate fino a questo punto, hanno realizzato una prestazione favolosa, un’autentica magia e un’impresa sportiva come poco. Sbagliando pochissimo e infilando una serie impressionante di 14 hanno scavalcato il Brasile grazie al volteggio finale di Lisa Top: 222.354 a 221.861. Le verdeoro saranno costrette al Test Event per qualificarsi alle Olimpiadi casalinghe: battaglieranno con Romania, Belgio, Francia, Germania e Australia (vediamo poi chi si prende gli ultimi due posti).
Spettacolare Lieke Wevers alla trave (14.766) seconda alle spalle di Simone Biles e ottima anche Eythora Thorsdottir (14.233, nona): le loro performance escludono automaticamente Carlotta Ferlito dalla finale. Lieke che è anche quinta nel generale con 56.733. All-around dove Larisa Iordache è sprofondata al 14esimo posto subito davanti a Ferlito e Ferrari.
Dipa Karmakar esegue il Produnova, fatica ma ottiene un buon 15.100 e ora è a un passo dalla finale al volteggio, traguardo storico per l’India.