Golf
Golf, Alfred Dunhill Links Championship: Olesen scintilla a St. Andrews e vola in testa, fuori gli italiani
Il Moving Day rivoluziona completamente la classifica dell’Alfred Dunhill Links Championship (montepremi $ 5.000.000) a diciotto buche dalla fine. In testa al torneo si è portato infatti Thorbjørn Olesen, sceso a -17 (199 – 68 66 65) e leader oltretutto con un margine piuttosto corposo sugli inseguitori, anche se tutt’altro che definitivo. Il danese ha segnato otto birdie ed un bogey scavalcando tutti, sfruttando le difese piuttosto deboli dell’Old Course di St. Andrews, su cui si giocherà anche l’ultimo round.
Il 26enne partirà con tre colpi di vantaggio sul secondo in classifica, il tedesco Florian Fritsch, al momento a -14 (202 – 68 70 64) dopo un bel -8 confezionato invece sul Kingsbarns con un eagle e sei birdie. A ruota, a -13, insegue poi il francese Benjamin Hebert, che si conferma ai piani alti del leaderboard grazie ad un -5. Hanno qualche residua chance di vittoria, ma dovranno tentare un’impresa, i quattro golfisti in quarta posizione (-12): il gallese Bradley Dredge, lo svedese Joakim Lagergren, lo statunitense Chris Stroud e il thailandese Kiradech Aphibarnrat. Scivola in ottava posizione, invece, Jamie Donaldson: il gallese resta piantato con un 71 e si ritrova lontano dalla vetta a -11, a pari merito con uno dei nomi più attesi, Brooks Koepka, con le due stelle sudafricane Ernie Els e Branden Grace e con l’inglese Graeme Storm. I due leader inglesi delle prime 36 buche, Anthony Wall e Jimmy Mullen , retrocedono invece rispettivamente in 13esima posizione (-10) e in 21esima (-9).
Il disastro italiano si concretizza con tre eliminazioni piuttosto nette. A Matteo Manassero non può bastare un buon giro in 68 (-4) a Kingsbarns, perché il veronese chiude all’85esimo posto con -3 (213 – 70 75 68) e saluta la Scozia. Va sotto Par per la prima ed unica volta in settimana Marco Crespi, ma il 71 (-1) fatto segnare gli vale comunque una negativa 157esima posizione a +8 (224 – 78 75 71). Completamente da dimenticare, invece, il torneo di Renato Paratore: il romano crolla con un 75 (+3) a Carnoustie e conclude con una poco onorevole 160esima posizione a +9 (225 – 74 76 75).
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daniele.pansardi@oasport.it