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Judo: l’Italia e la battaglia dei 66 kg. Basile aggiunge pepe alla categoria

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Sebbene in queste ultime stagioni l’Italia del judo sia stata in grado di conquistare medaglie europee e mondiali con i propri atleti, il movimento judoista italiano resta più che mai vivo, come dimostra la grande competizione interna presente in alcune categorie. Tra queste, la 66 kg ha certamente fatto parlare di sé nella stagione corrente: con almeno quattro atleti in grado di rappresentare l’Italia nelle competizioni internazionali, infatti, le scelte dei tecnici hanno inevitabilmente lasciato scontenti alcuni, il tutto condito dalla fitta polemica che ha travolto la nazionale in occasione dei Mondiali di Astana 2015, acuendo ulteriormente le rivalità interne.

A rendere ancora più avvincente la situazione, rimescolando le carte in gioco, è arrivata sabato scorso la medaglia di bronzo di Fabio Basile all’European Open di Glasgow, conquistata solamente tre giorni dopo il suo ventunesimo compleanno. Il giovane ed ambizioso rappresentante dell’Esercito, in effetti, ha ottenuto il suo piazzamento più prestigioso da quando è passato dai 60 ai 66 kg, salendo per la prima volta su un podio del circuito mondiale. Il podio di Basile dimostra indubbiamente come la sua posizione nel ranking mondiale – abbondantemente fuori dai migliori cento – sia tutt’altro che veritiera. Oltretutto Basile ha innegabilmente stupito per la sua capacità di adattarsi alla categoria superiore, laureandosi subito campione italiano e vincendo, nel mese di luglio, l’European Cup di Sindelfingen.

Ora Basile avrà un’occasione d’oro al Grand Slam di Parigi: se la convocazione aveva inizialmente sorpreso qualcuno, il risultato di Glasgow conferma a nostro avviso il diritto di Fabio di potersi confrontare con una platea di altissimo livello, e di affiancare Elio Verde nella squadra azzurra all’ombra della Torre Eiffel. Proprio l’esperto Verde, tra l’altro, sarà chiamato a rispondere al compagno-rivale che lo ha sconfitto lo scorso novembre nella rassegna nazionale. Ranking alla mano, il medagliato europeo e mondiale dei 60 kg, nonché settimo classificato ad Astana 2015, resta decisamente il miglior italiano (n. 28), ma come è naturale che sia il compito dei giovani nello sport è proprio quello di assaltare le gerarchie vigenti. E chissà che questa situazione di sana rivalità interna non faccia comodo all’Italia in generale, spingendo entrambi i judoka a superare i propri limiti.

I MIGLIORI AZZURRI DEI 66 KG

ELIO VERDE
Anno di nascita: 1987
Ranking mondiale: 28°
Campione italiano 2013
1° European Open Praga 2014
3° Asian Open Taipei 2015
7° Mondiali Astana 2015

FABIO BASILE
Anno di nascita: 1994
Ranking mondiale: 128°
Campione italiano 2014
3° European Open Glasgow 2015
1° European Cup Sindelfingen 2015

EMANUELE BRUNO
Anno di nascita: 1992
Ranking mondiale: 87°
2° Europei U23 Samokov 2013
3° African Open Casablanca 2014
3° PanAmerican Open Miami 2014
3° European Open Lisbona 2014

MATTEO PIRAS
Anno di nascita: 1993
Ranking mondiale: 116°
3° European Open Sofia 2015
3° Universiadi Gwangju 2015
2° European Cup Sindelfingen 2014

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Immagine: EJU

giulio.chinappi@oasport.it

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