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Le donne delle Olimpiadi: Odette Giuffrida

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In questa prima puntata della nuova rubrica dedicata alle donne delle Olimpiadi abbiamo deciso di parlarvi di Odette Giuffrida, judoka romana classe 1994 che difende i colori azzurri nella categoria 52 kg e che – se tutto dovesse andare come sembra – a Rio 2016 effettuerà il proprio esordio a cinque cerchi, naturalmente con la speranza di salire sul podio più ambito. Ragazza espansiva ma anche molto religiosa, dura sul tatami ma capace di esprimere il suo lato femminile fuori, concentrata negli allenamenti ma anche amante dei social network, Odette ha già un palmarès di tutto rispetto, che proviamo a riassumere assieme alla storia della sua carriera, pur essendo certi che la parte migliore è quella che deve ancora venire.

Odette è una predestinata del judo azzurro: nel 2009, non ancora quindicenne, collezionò già una serie di medaglie da fare invidia a chiunque. Allora militava nella categoria 48 kg, e si fece conoscere vincendo il suo primo titolo nazionale nella categoria cadetti, seguito dal titolo europeo (del quale è  tutt’ora una delle vincitrici più giovani della storia) e dalla vittoria all’EYOF di Tampere, mentre ai Mondiali di categoria si classificò seconda, batutta solamente dalla giapponese Hiromi Endo. L’anno successivo, poi, si confermò campionessa italiana ed europea, conquistando anche il titolo nazionale junior.

Nel 2011 ottiene il suo quarto titolo italiano vincendo il tricolore junior, e si classifica anche terza nella categoria senior, vinta da Valentina Moscatt. Ottiene poi anche una importante medaglia di bronzo agli Europei Under 23, nonostante sia una delle più giovani partecipanti alla competizione, con i suoi diciassette anni appena conclusi.

Dopo un inizio difficile, che la vede chiudere “solo” terza ai nazionali cadetti, Odette decide nel 2012 di cambiare categoria, passando alla 52 kg, quella che la consacrerà a livello internazionale. A Roma, in Coppa del Mondo, si classifica subito quinta, per poi tornare sul podio europeo U23 con il bronzo di Praga. Nel 2013 torna a vincere il titolo nazionale junior, perdendo solamente in finale tra le senior, battuta da Elena Moretti. I risultati più importanti arrivano però ancora una volta in ambito europeo: a Budapest, ottiene subito un quinto posto all’esordio, battendo, tra le altre, la kosovara Majlinda Kelmendi; qualche mese dopo arriva invece la medaglia d’oro continentale della categoria junior, al termine di una finale che la vede sconfiggere la francese Julia Rosso. Sul finire della stagione, Odette conquista anche il bronzo iridato junior, e si classifica ancora terza agli Europei U23.

Dopo i tanti successi a livello giovanile, nel 2014 crescono le attese nei confronti della giovane romana, che si trova a dover raccogliere l’eredità di Rosalba Forciniti, medagliata olimpica proprio nella categoria 52 kg. L’anno inizia in effetti con le prime medaglie nel circuito mondiale, come il bronzo dell’European Open di Sofia e l’argento di Roma, ma soprattutto il secondo posto del Grand Prix di Samsun, in Turchia, dove perde solamente dalla campionessa iridata Kelmendi. La delusione arriva invece ai Campionati Europei di Montpellier, dove è eliminata subito dalla rumena Larisa Florian. Un mero incidente di percorso, visto che già nel mese successivo Giuffrida vince la sua prima medaglia d’oro internazionale da senior all’European Open di Madrid ed ottiene l’argento al Grand Prix di Budapest, dove a fermarla è nuovamente Kelmendi.

Il 2014 si chiuderà con ben tre medaglie europee: a livello junior è una delle grandi protagoniste della competizione, vincendo il titolo individuale contro la sorella d’arte francese Astride Gneto e trascinando la squadra italiana al bronzo; tra le U23, invece, si classifica sul terzo gradino del podio per il quarto anno consecutivo, diventando una delle atlete più medagliate nella storia di questa competizione. Infine, si laurea campionessa italiana assoluta, vincendo il suo primo titolo nazionale senior.

Veniamo poi alla stagione in corso, quella che sta permettendo ad Odette di qualificarsi a Rio 2016, stando alle classifiche attuali. Il bronzo al Grand Prix di Tbilisi ha rappresentato per lei l’antipasto del periodo qualificativo a cinque cerchi, che l’ha vista subito grande protagonista con la terza posizione conquistata al World Masters di Rabat, uno dei tornei più prestigiosi in assoluto, dove ha sconfitto alcune delle migliori atlete del mondo come la tedesca Mareen Kräh, la medagliata olimpica francese Priscilla Gneto e la futura campionessa europea rumena Andreea Chițu. Proprio agli European Games di Baku ha poi ottenuto il quinto posto individuale, facendo parte della squadra che ha conquistato una storica medaglia di bronzo nella prova riservata ai team. Infine, è arrivato il quinto posto ai Mondiali di Astana, prima che un infortunio le impedisse di partecipare ai Grand Slam di Parigi e Baku.

Oggi, a ventuno anni (compiuti lo scorso 12 ottobre), Odette Giuffrida è dunque uno dei pochi veri punti di riferimento per il judo italiano a livello internazionale, l’unica a riuscire a mantenere un certo standard nei risultati assieme ad Edwige Gwend. Per Rio 2016 e la medaglia a cinque cerchi la strada è ancora lunga, ma se l’Italia dovesse riuscire nell’impresa di piazzare un judoka sul podio brasiliano, uno dei nomi più papabili sarà proprio il suo.

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Immagine: IJF

giulio.chinappi@oasport.it

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