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MotoGP, GP Australia 2015: Valentino Rossi cerca l’allungo definitivo sulla sua Isola felice

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Domenica si correrà il ventisettesimo Gran Premio motociclistico d’Australia, che si svolge ininterrottamente dal 1989. Le prime due edizioni si corsero a Phillip Island, nei sei anni successivi si passò sul tracciato di Eastern Creek (nei pressi di Sydney), prima di far ritorno definitivamente, nel 1997, nella paradisiaca località ubicata 140 chilometri a sud di Melbourne così chiamata in onore di Arthur Phillip, il primo governatore dello Stato Victoria.

Nella precedente tappa di Motegi, il Campionato del Mondo MotoGP 2015 ci ha regalato l’ennesimo colpo di scena: quando tutti si aspettavano l’acuto di uno dei due rivali per il titolo, magari dopo uno spettacolare corpo a corpo, ci hanno pensato Dani Pedrosa ed il capriccioso meteo giapponese a rovinare ogni piano di guerra. I due compagni di squadra della Movistar Yamaha sono entrambi saliti sul podio di Motegi ma il Dottore ha guadagnato altri quattro, pesantissimi punti sul maiorchino, portando complessivamente il suo vantaggio a 18 lunghezze.

Anche a Phillip Island, quindi, tutti si aspettano un’altra battaglia (carena vs carena stavolta?!) tra Rossi e Lorenzo, dove ciascuno dei quali cercherà di sferrare il colpo del k.o. nella lotta per il Campionato. L’anno scorso Valentino vinse con oltre dieci secondi di vantaggio su Lorenzo, pur partendo cinque posizioni più indietro in griglia; se la storia dovesse ripetersi, il Dottore volerebbe in Malesia con un vantaggio di ben 23 punti. I precedenti in terra australiana sono più che incoraggianti per Valentino Rossi, il re indiscusso del Phillip Island Grand Prix Circuit – uno dei più vari, tecnici e spettacolari di tutto il mondo – con i suoi otto successi: due in 250cc, uno in 500cc e ben cinque consecutivi in MotoGP. Jorge Lorenzo, invece, qui ha vinto una sola volta in MotoGP, nel 2013, e due volte nella categoria cadetta. Nelle ultime tre stagioni il maiorchino non ha mai fatto peggio del secondo posto, ma quest’anno sarà obbligato a precedere tutta la concorrenza se vorrà mantenere in vita la speranza di aggiudicarsi il terzo titolo personale nella classe regina.

L’uomo del momento, Dani Pedrosa, cercherà di stupire anche in Australia e potrebbe continuare a giocare un ruolo molto importante nell’assegnazione della corona; il veterano di Sabadell non ha mai vinto nella classe regina a Phillip Island, il suo migliore risultato è il secondo posto del 2013. Il più titolato compagno di squadra, Marc Marquez, ha chiuso quarto in Giappone, nonostante fosse in sella con un dito fratturato. La settimana supplementare di recupero poterebbe aiutare il campione del mondo 2014 a ben figurare in uno dei due teatri, insieme a Motegi, nel quale non si è ancora mai esibito da trionfatore, nella classe regina.

Ducati Team. Andrea Dovizioso ha consolidato la settima piazza nella generale grazie al quinto posto di Motegi, avvicinando notevolmente Bradley Smith e rimanendo nella scia del redivivo Pedrosa, quinto ad appena quattro punti dall’italiano. L’anno scorso in Australia il forlivese ha tagliato il traguardo in quarta posizione, ma qui è riuscito anche a vincere, in 125cc, nel 2004. Il suo compagno di squadra, Andrea Iannone, nel 2014 è rimasto vittima di una scivolata, mentre nel 2013 ha concluso ottavo. Il pilota di Vasto può vantare un solo podio nel Continente Nuovissimo, nel 2010 in Moto2.

Bradley Smith (Monster Yamaha Tech 3) guida ancora la classifica dei piloti satellite con un margine di 54 punti nei confronti del suo connazionale Cal Crutchlow (LCR Honda), finitogli davanti in Giappone. Il pilota di Coventry deve però guardarsi le spalle da Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing), a suo volta incalzato da Pol Espargaró.

Chiudiamo la presentazione del GP australiano con qualche statistica legata ai team.
Honda è il costruttore di maggior successo a Phillip Island, nell’era moderna della MotoGP, con cinque vittorie, l’ultima delle quali con l’idolo di casa Casey Stoner nel 2012. Ducati può vantare ben quattro trionfi in MotoGP in Australia, sempre per mano dell’aussie, tra il 2007 e il 2010. Yamaha ha vinto quattro volte a Phillip Island, due nelle ultime sei stagioni. Infine, la Suzuki: l’unico podio ottenuto nella terra Down Under dall’ultracentenaria casa motociclistica nipponica  è datato 2006, quando l’indigeno Chris Vermeulen concluse la gara in seconda posizione.

 

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