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Rugby, Eccellenza 2015/2016: le dieci squadre nel dettaglio, tra mercato e ambizioni

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Non solo Coppa del Mondo di rugby nel fine settimana a tinte ovali. Sul pianeta Italia l’attenzione sarà catalizzata principalmente sulla sfida tra azzurri e Romania, ma a prendersi (in parte, naturalmente) le luci della ribalta sarà anche il campionato di Eccellenza 2015/2016. La massima serie italiana riparte per l’86esima edizione anche se non sembra aver risolto i suoi annosi problemi per quanto riguarda l’appetibilità del proprio ‘prodotto’ e, soprattutto, non sembra aver arrestato il proprio declino. Ma la nuova stagione deve pur partire. Il format a dieci squadre è stato confermato, con i neopromossi Lyons che hanno rilevato i retrocessi (e falliti) Cavalieri Prato. Andiamo a scoprirle nel dettaglio.

Calvisano – Sono i campioni in carica, hanno ringiovanito di molto l’età media della rosa ma hanno acquisito una garanzia in panchina, quel Massimo Brunello che tanto bene ha fatto con l’Italia Under 18. Di fatto, un sostituto migliore di Gianluca Guidi era difficile trovarlo. Dalla cittadina bresciana sono andati via (direzione Treviso e Zebre) tre talenti come Violi, Steyn e Traorè, ma ne sono arrivati di diversi e altrettanto promettenti. In particolare, possono ben figurare in un torneo come quello italiano giovani come Renato Giammarioli, Matteo Archetti (terze linee), Luhandre Luus (tallonatore), Davide Zanetti (seconda linea), Matteo Minozzi (mediano d’apertura). Quattro classe ’95, un classe ’96, a testimonianza della voglia di rinnovarsi continuamente e di puntare contemporaneamente al terzo scudetto consecutivo, considerando anche un impianto già estremamente solido.

Rovigo – La pessima prestazione sfornata in finale, per di più di fronte ai propri tifosi e in superiorità numerica per un’ora, è ancora negli occhi di tutti. Gli uomini di Pippo Frati sono chiamati al riscatto, l’ennesimo visto che nelle Polesine il tricolore manca ormai dal 1990. Per l’allenatore, oltretutto, le finali perse consecutivamente sono ben quattro. Decisamente troppe, per uno che rischia di diventare un eterno perdente. Da Rovigo sono andati via De Marchi, Mountariol, Caffini, Bortolussi, Ngawini e Roan, ma gli acquisti sembrano poter rimpiazzare almeno in parte  gli ex. Tante le scommesse, ma non mancano le certezze come l’ex zebrato Alberto Chillon, il terza linea Giacomo Bernini, la giovane ala Yannick Agbasse e il centro Enrico Lucchin. Quattro pedine capaci di fare la differenza, ma nonostante ciò i Bersaglieri potrebbero partire qualche passo indietro rispetto a Calvisano.

Mogliano – Forse la formazione più interessante dell’intero campionato. L’accoppiata Galon-Properzi si ritrova tra le mani una squadra dal grande potenziale, considerando le poche cessioni di livello (van Zyl e Boni alle Zebre, Gega a Treviso e il citato Lucchin a Rovigo) e gli interessanti acquisti compiuti dalla dirigenza. Nessun nome esaltante, ma alcuni giovani che potranno inserirsi in un contesto consolidato e che avrà un anno in più di esperienza sulle spalle: Federico Zani (pilone), Ruben Riccioli (seconda linea) e Andrea Buondonno (trequarti) su tutti, oltre a David Odiete che arriva dalle Zebre dopo una parentesi celtica decisamente negativa. In particolare, però, spiccano i tanti rinnovi nel reparto degli avanti, soprattutto quelli di Halvorsen, van Vuren, Filippucci e Saccardo. Un mix ideale tra ‘vecchi’ e nuovi, pronto per mettere le mani su un altro scudetto.

Fiamme Oro – La guida tecnica, lo stimatissimo Pasquale Presutti, ha lasciato. Al suo posto è arrivato Eugenio Eugenio, che avrà il non facile compito di confermare i poliziotti romani in zona playoff dopo la splendida semifinale raggiunta lo scorso anno. Alzare ulteriormente l’asticella appare improbabile, ma il mercato lascia ben sperare. Nella capitale sono infatti sbarcati piloni di sicuro affidamento come Massimiliano Ravalle e Giulio Cenedese e un flanker esperto come Filippo Cazzola, mentre la linea di trequarti ha in Roberto Quartaroli un rinforzo di grande qualità, a patto che l’aquilano non venga martoriato dagli infortuni.

Viadana – In panchina la dirigenza ha optato per una scelta ‘storica’, chiamando come allenatore un ex mantovano come il sudafricano Casper Steyn. I lombardi hanno cambiato poco rispetto alla passata stagione, lasciando partire il promettente Ruzza alle Zebre e investendo soprattutto sulla prima linea. Tra i piloni, infatti, sono arrivati Lorenzo Romano (proprio dal Pro12), l’irlandese Mark Irving e Enrico Cafaro. I lombardi hanno scommesso anche su un classe ’94, il terza centro Nicola Grigolon, e sul classe 93′ Pietro Gregorio, mediano di mischia. All’apertura è confermatissimo un altro irlandese, ben più quotato, come Ian McKinley, che proverà a trascinare i suoi ai playoff.

San Donà – Un’altra delle contendenti ad un posto nelle semifinali, dopo esserselo fatto sfuggire lo scorso anno, nonostante dal Piave siano andati via pedine importanti come Bernini, Filippetto, Cincotto e Cornwell, La società, soprattutto, in prima linea ha puntato su alcune scommesse come Alessandro Borsi, Amar Kudin (di ritorno da Treviso) e Andrea Michelini, mentre per quanto riguardo il resto dal campo la dirigenza ha inserito nel motore due giocatori che in Italia sanno fare la differenza come Gonzalo Padrò e Steven Bortolussi, oltre all’ala Valerio Santillo. C’è attesa anche per vedere il nuovo mediano d’apertura, l’italoargentino classe ’92 Rodrigo Costa proveniente dalla Nuova Zelanda.

Petrarca Padova – I tuttineri vogliono tornare ad essere grandi. Le premesse sono oltremodo positive, vista la campagna acquisti e il colpo ad effetto piazzato per la panchina. Il nuovo coach dei petrarchini, infatti, è Andrea Cavinato, cacciato dalle Zebre per una rissa con il ds Manghi nella scorsa primavera. Il carattere, come risaputo, è di quelli fumantini, ma se dovesse riuscire a lavorare con serenità potrebbe costruire qualcosa di importante. Anche perché a Padova sono sbarcati nomi importanti Miah Nikora, per sei stagioni al Connacht in Pro12, il giovane terza linea Jacopo Salvetti, il pilone aquilano Luigi Milani e un interessante terza linea neozelandese, Travis Larsen, proveniente da Piacenza. Da segnalare il doppio ruolo dell’ex azzurro Marco Marcato, da questa stagione giocatore-allenatore. L’obiettivo minimo, insomma, non possono che essere i playoff.

Lazio – Tanti i partenti (quasi un intero XV compreso Troy Nathan), ma non mancano gli acquisti interessanti tra le fila capitoline, che proveranno ad uscire dal limbo che li vede perennemente a bagnomaria tra zona retrocessione e metà classifica. Uno degli ingaggi più promettenti pare essere quello di Juan Ymaz (numero otto) dalla Valpolicella, anche perché i resto della squadra è basata più su eventuali scommesse che su certezze vere e proprie. La classifica, insomma, non dovrebbe poi mutare più di tanto, anzi. I laziali dovranno ben guardarsi alle loro spalle…

L’Aquila – Una squadra smobilitata in lungo e in largo, con tante cessioni a fronte di una campagna acquisti inevitabilmente modesta e di poca qualità. L’obiettivo sarà la salvezza, ma visto l’andazzo dello scorso anno non ci sbaglieremmo se indicassimo i neroverdi come la ‘favorita’ per la retrocessione.

Lyons – Chiudiamo con la neopromossa di Piacenza, club da cui è partita l’esperienza italiana di Kelly Haimona qualche anno fa. Gli emiliani hanno perso uno dei protagonisti della promozione, Travis Larsen, ma si ritrovano in rosa un grande giocatore (per l’Eccellenza) come Troy Nathan e il seconda linea moldavo Mahu, inadatto forse per il Pro12 ma che può dare una mano ad una squadra che punta alla salvezza. Interessante anche l’arrivo dell’esperto utility back Edward Thrower. Sarà lotta a tre per non retrocedere.

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