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Rugby, i Mondiali 2015 per conquistare Giappone 2019. La Romania sulla strada dell’Italia

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La fase a gironi dei Mondiali 2015 di rugby non decreterà soltanto le otto nazionali che avranno accesso ai quarti di finale, ma anche chi potrà già staccare il pass per la Coppa del Mondo 2019 in programma in Giappone. Per esser certi di avere un posto nella Rugby World Cup del Sol Levante è necessario arrivare almeno al terzo posto del proprio raggruppamento, conditio sine qua non per non dover passare dalle qualificazioni dei prossimi anni.

Con il sogno (o utopia…) di passare il turno infranto contro l’Irlanda, per l’Italia l’obiettivo principale non può che essere proprio la terza piazza del girone, conquistata in cinque edizioni su sette e in tutti i tre Mondiali giocati nel nuovo millennio. Verosimilmente, per gli azzurri si trattava fin dall’inizio del reale obiettivo di questa Coppa, considerando gli infortuni e le ultime due stagioni oltremodo negative. Mancarlo rappresenterebbe l’ulteriore fallimento di un quadriennio di assoluto regresso per l’Italrugby. L’appuntamento decisivo per la Banda Brunel è in programma domenica 11 contro la Romania, in un vero e proprio scontro diretto dopo la clamorosa rimonta degli Oaks sul Canada. Parisse&co. partono evidentemente favoriti contro una nazionale che si basa esclusivamente sulla mischia, ma di fatto senza idee negli altri settori di gioco. Sottovalutarli, tuttavia, potrebbe ritorcersi contro in maniera catastrofica per gli azzurri. Chi vince vola in Giappone, chi perde passerà dalle qualificazioni continentali.

E negli altri gironi? Nel girone della morte il terzo posto è già affare dell’Inghilterra, clamorosamente eliminata dai quarti di finale. Nel Gruppo B, invece, sarà appannaggio di una tra Scozia e Giappone, che si contenderanno nel weekend il secondo posto dietro al Sudafrica. I nipponici, oltretutto, con la qualificazione attraverso i gironi, liberebbero un posto nel percorso che porta ai Mondiali 2019 ad un’altra asiatica. Un’altra situazione piuttosto particolare riguarda l’Oceania, per la quale si profila un incredibile record negativo. Per la prima volta nella storia della competizione, nessuna delle tre pacifiche arriverà quantomeno al terzo posto nel girone: né Fiji, né Samoa (dietro a scozzesi e giapponesi) e presumibilmente nemmeno Tonga (la Georgia è favorita nel Gruppo C) accederanno direttamente alla prossima Rugby World Cup. E con un solo slot sugli otto totali a disposizione per le qualificazioni oceaniche, con l’attuale regolamento si profilerebbero due clamorose assenze ai prossimi Mondiali.

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FotosportIT/FIR – Roberto Bregani

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