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Tennis: Italia quale futuro? Donati la promessa, Cecchinato la conferma ed il mistero Quinzi
Il futuro del tennis italiano al maschile è sempre più incerto e dietro ai soliti Fognini e Seppi si fatica terribilmente a trovare qualcuno che possa prenderne l’eredità. In Italia, da sempre, i tennisti crescono e maturano lentamente ed ormai da anni non riusciamo ad avere il “baby fenomeno”.
Quel “campioncino” doveva essere Gianluigi Quinzi e c’erano tutte le carte in regola dopo la vittoria di Wimbledon Juniores nel 2013. Da quel successo, però, il 19enne nativo di Cittadella è totalmente sparito, perdendosi tra numerosi problemi fisici e alcune scelte di gestione completamente sbagliate. Anche i continui cambi di allenatore non hanno certamente agevolato la crescita di un ragazzo che si è trovato a diventare il salvatore del tennis italiano.
Attualmente Quinzi è il numero 340 del mondo e deve far riflettere come l’avversario di quella finale ai Championships, il coreano Hyeon Chung, sia ormai a ridosso dei primi cinquanta e negli ultimi Us Open ha messo in grande difficoltà Stan Wawrinka, risultati che ora come ora sembrano irraggiungibili per il giovane tennista azzurro.
Nelle ultime settimane si è parlato di un suo ritorno all’Accademia di Nick Bollettieri e la speranza è quella che il guru del tennis mondiale rigeneri un ragazzo a cui non manca certamente il talento, ma che deve ritrovarsi il prima possibile.
Ora come ora l’Italia dovrà affidarsi a Marco Cecchinato e Matteo Donati. Il primo è più vechio di tre anni (classe 1992) e negli ultimi mesi uno dei tennisti italiani che ha fatto i maggiori progressi in termini di classifica Atp. Ad inizio anno il 23enne di Palermo era il numero 157 del mondo ed è stato bravissimo a scalare il ranking ed ora è al numero 88. Ora l’obiettivo è quello di chiudere la stagione tra i primi cento del mondo e cercare di confermarsi nella prossima, anche perchè non dovrà passare dalle qualificazioni nei vari tornei dello Slam.
Il secondo (1995) è forse il miglior prospetto azzurro in circolazione e il talento su cui puntare maggiormente. Matteo ha preso “l’eredità” di Quinzi e lo ha pure sostituito nella squadra di Davis, visto che il piemontese già in due circostanze è stato chiamato come quinto uomo, posizione che qualche volta era stata ricoperta da Quinzi. L’esplosione è avvenuta negli ultimi Internazionali d’Italia, dove ha dimostrato di avere un grandissimo potenziale, vincendo la sua prima partita in un Masters 1000 e poi lottando con Tomas Berdych nel successivo match.
Una crescita graduale e che lo ha portato anche tra i primi 120 del mondo, anche se nell’ultimo periodo anche lui si è un po’ perso, scivolando al numero 177. Intanto il tennis italiano aspetta e continua ad interrogarsi su un futuro incerto e che non puó far star tranquilli.
MichiArdiz
22 Ottobre 2015 at 10:22
Il best ranking di Donati è 159..