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Volley, Europei 2015 – C’è solo la stella dell’Italia: Russia bombardata, si vola in semifinale!
Immensa, megagalattica, stratosferica, da sogno. L’Italia ci ha preso sempre più gusto, è stellare al PalaYamamay di Busto Arsizio e, con una nuova autentica impresa dell’era Blengini, la nostra Nazionale asfalta la Russia con un netto, secco, autoparlante 3-0 (25-20; 25-19; 25-19).
Gli azzurri volano alle semifinali degli Europei 2015 di volley maschile: l’Italia prende l’aereo per Sòfia dove sabato pomeriggio affronterà la sorprendente Slovenia di Andrea Giani che nel pomeriggio ha eliminato la Polonia Campione del Mondo. Dall’altra parte del tabellone Bulgaria (3-0 alla Germania) vs Francia (3-1 alla Serbia).
Intensi, straripanti, dominati dall’inizio alla fine. Ancora una volta la Russia siamo noi, abbiamo sconfitto una squadra determinata, solida, arcigna senza lasciarle scampo. I nostri ragazzi hanno rivoltato come un calzino i Campioni d’Europa in carica, non facendosi mai intimorire dal loro blasone, gestendo con una prestazione da 10 e lode i tanti cambi che Alekno ha operato dopo la fallimentare Coppa del Mondo. I Campioni Olimpici, però, cadono nuovamente al cospetto dell’Italia, dopo tre settimane dall’impresa numero 1 che ci fece fare un passo decisivo verso la qualificazione alle Olimpiadi 2016.
Tanto cuore, tanta forza, tanta testa, tanta intelligenza. Eroici, granitici e sontuosi nella rivincita sì del match di Tokyo ma anche della Finale degli Europei 2013 quando gli uomini di Berruto crollarono di fronte all’allora strapotere dell’Armata.
Un quarto di finale mai stato in discussione, più facile anche delle più rosee previsioni della vigilia. L’Italia è stata praticamente perfetta, costringendo la Russia a una sfilza di errori, vanificando cambi di modulo, di giocatore, annullando i disperati tentativi dalla panchina del CT russo.
Non c’è Muserskiy che tenga a muro, Mikhaylov impalpabile, Sivozhelez spento, retroguardia quasi inesistente. Perché dall’altra parte della rete si fanno i miracoli davanti a 4500 tifosi indemoniati che hanno sostenuto la causa tricolore dall’inizio alla fine: tamburi, trombette, cori degli Amici delle Farfalle dedicati ovviamente alla Nazionale e oggi vestiti rigorosamente in azzurro.
L’Italia ha dominato in tutti i fondamentali, brillando soprattutto in attacco, reagendo alla grande in difesa e non andando mai in difficoltà in ricezione. In 90 minuti di pura Accademia c’è stata solo una squadra immensa.
Zaytsev trascina la squadra e tutto il pubblico, aizzandolo più e più volte. Tra bombe al servizio, diagonali da urlo, invenzioni a muro, tocchi deliziosi e punitivi: un repertorio sverniciato in faccia alla Russia contro cui lui è sempre solito esaltarsi.
Juantorena lo ha seguito in tutto e per tutto, picchiando fortissimo dai 9 metri e chiudendo quello che la regia di un sontuoso Giannelli gli ha servito: il palleggiatore è stato tra i migliori in campo, dirigendo tutti i compagni. Lanza ha alzato il rendimento rispetto alle ultime due uscite e entrando in rodaggio, il muro non ha sfigurato al cospetto di una squadra di altissimo livello: Buti e Piano si sono fatti trascinare in un turbine di emozioni insieme a Colaci che è andato a prendere di tutto.
Una prova corale di squadra che ha emozionato ed estasiato: ora niente e nessuno sembra più fermarci. Chiederemo il pass alla rivelazione Slovenia prima dell’annunciata Finale contro la Francia che dovrà sudare per espugnare la Armeec Arena: la strada verso il trionfo è aperta.
Una bordata di Zaytsev e un ace di Giannelli ci portano subito in vantaggio, poi Buti ha la possibilità per il break immediato ma tira fuori un facile primo tempo (2-2). Rimandato tutto di un attimo perché Juantorena infilza i russi e poi approfittiamo di un brutto attacco di Mikhaylov (4-2).
Che Zar all’incrocio delle righe, Kovalev invade attaccando di seconda e l’Italia allunga (6-3). Sivozhelez ci fa male al servizio con un ace, poi Zaytsev attacca fuori un diagonale ma Muserskiy ha toccato la rete a muro (7-5). Muro di Piano sulla star Muserskiy e l’Italia vola in vantaggio al time-out tecnico (8-5).
Lanza in controcampo ma mezzo punto era arrivato grazie a una fucilata di Zaytsev dai nove metri, Kliuka trova il mani out (9-6). Siamo anche fortunati perché Muserskiy sciupa il suo turno al servizio (10-6). Giannelli stampa il muro al termine di un’azione infinita dove Colaci si è esaltato in difesa e lì l’Italia ha capito di essere sulla strada giusta per la conquista del parziale (11-6).
La Russia sbaglia davvero troppo, l’Italia ne approfitta (14-9). Juantorena spara in faccia a Sivozhelez, Giannelli sfiora l’ace (15-10). Juantorena in cattedra al servizio, pesca anche un ace e sul 18-10 l’Italia vede giustamente il traguardo visto che anche la Russia va in bambola (Sivozhelez attacca sull’asta, assolutamente fuori dalla partita).
Murone di Zaytsev e gli azzurri doppiano gli avversari su un umiliante 20-10. La Russia è costretta a cambiare la diagonale, anche in vista del secondo set. Grankin inizia a prendere le misure alla nostra squadra, la Russia alza nettamente il rendimento in attacco e gli azzurri vanno in difficoltà prendendosi anche qualche muro di troppo (22-16), commettiamo anche troppi errori offensivi, ma il set è ormai in porto per l’Italia.
Il secondo set inizia al meglio con il servizio di Piano, Muserskiy sbaglia per la terza volta dai nove metri e l’Italia trova il break (3-1). Il centrale viene cacciato in panca, capitan Buti punisce tutti con un bel primo tempo ma purtroppo Juantorena spara direttamente in rete il suo servizio (4-3).
La Russia trova il primo vantaggio nel match con una bordata di Sivozhelez che piega le mani di Colaci (4-5). Italia meravigliosa in ricostruzione e Zaytsev spacca i russi trovando due punti consecutivi per il controsoprasso (7-5) e poi il diagonale per portarci al time-out tecnico (8-6).
Si rientra in campo e lo Zar decide di creare il solco decisivo piazzando due fenomenali aces (10-6). Juantorena sale in cattedra in attacco, la Russia commette un paio di errori di troppo e l’Italia conferma il bel vantaggio che aveva guadagnato (14-10). Kliuka sbaglia il servizio e l’Italia va al time-out tecnico sul 16-12. Sul 18-14 la Russia tenta nuovamente il doppio cambio ma la musica è sempre la stessa: Zaytsev e Juantorena beffano Muserskiy con un doppio mani fuori, alimentato poi da un’invenzione di seconda di Giannelli (21-15). Il set finisce lì, l’Italia se lo va a prendere con un bel primo tempo di Buti.
Nel terzo set la Russia forza al servizio e produce poco, l’Italia replica e non sbaglia nulla in attacco. Zaytsev esaltante, Lanza preciso e senza sbavature voliamo sull’8-5. Da quel momento sarà una recita assoluta italiana che sfodera grandi difesa, servizi disarmanti, attacchi risolutivi, sfrutta gli errori avversari e in un amen si arriva su 21-17. Chiuderà naturalmente un sontuoso Ivan Zaytsev.
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Foto: Renzo Brico
Nany74
15 Ottobre 2015 at 09:02
Prestazione da ricordare unita ad una prestazione da dimenticare della Russia. Tutti fuori partita erano!! Mi ripeterò probabilmente, ma secondo me una grossa mano l’ha data il pubblico presente. Non so se avete “percepito” il casino che c’era al palazzetto! I tifosi di Busto hanno tutta la mia ammirazione: striscioni già pronti per l’eventuale vittoria, cartelloni in alto ad ogni punto e Osmany che va sotto la curva a chiedere ancora più casino dopo aver fatto un punto…..non ditemi che queste cose non contano, perchè non ci crederò mai!! Più di una volta mi sono trovato a dire: “Cosa non avrei dato per essere lì anche io”…..
Una gran bella serata di Volley, con la V maiuscola! Ed ora a testa bassa………non è ancora finita!
Luca46
15 Ottobre 2015 at 11:24
Sinceramente la prestazione dei russi è stata disarmante. Credo abbiano fatto una pessima gara a prescindere dai nostri meriti. I nostri sono stati bravi a non farli entrare mai in partita. Quanto al pubblico è stato meraviglioso, davvero strepitoso. Io però sono dello stesso parere di Buffon quando dice che non ha mai visto nessuno del pubblico segnare un punto. Il fatto è che è lo squadra che infiamma il pubblico. Chiaramente in alcuni frangenti può aiutare a superare momenti difficili. Se però la prestazione non ce l’hai dentro il pubblico può fare tutto il casino che vuoi ma sta sicuro che la partita non la vinci.
Nany74
15 Ottobre 2015 at 12:10
Sono d’accordo con il fatto che il pubblico non fa punti, ma in alcuni frangenti può aiutare per tirarsi fuori da un momento “no”. Se c’è sempre un silenzio da palestra, ti viene quasi voglia di andare a farti la doccia in anticipo. In ogni caso, personalmente, potendo scegliere, preferisco che ci sia del bel casino (a favore) piuttosto che silenzio, poi ovviamente sono gusti personali, ci mancherebbe. Concordo in pieno sulla pessima partita della Russia e sulla nostra bravura a non farli entrare mai in gioco. L’atteggiamento italiano è stato quello giusto, speriamo continuino così !!!
Luca46
14 Ottobre 2015 at 23:38
Beh una prestazione stratosferica … in un colpo solo fuori Russia, Polonia e Serbia. Io non dico niente però ….