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Volley, Europei 2015 – Italia, che amarezza! Miracolo Slovenia, azzurri destati dal sogno: addio Finale

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È un risveglio amarissimo. L’Italia viene sconfitta da una leggendaria Slovenia nella semifinale degli Europei 2015 di volley maschile. Alla Armeec Arena di Sòfia (Bulgaria), a un passo dal sogno, dopo l’epocale quarto di finale vinto sulla Russia, gli azzurri si spengono sul più bello, proprio quando il più sembrava fatto.

I ragazzoni del monumento Andrea Giani, l’uomo con più presenze in Nazionale, ci rifilano un pesante 3-1 (25-13; 23-25; 25-20; 25-20) e si regalano il primo atto conclusivo della loro storia: un Paese di 2 milioni di abitanti, mai andato oltre a un ottavo di finale della rassegna continentale, raggiunge il traguardo più importante e domani sfiderà per il titolo la vincente di Bulgaria vs Francia. Dopo aver eliminato l’Olanda e la Polonia Campione del Mondo quest’oggi si è presa un altro clamoroso scalpo rivoluzionando letteralmente le gerarchie della pallavolo internazionale.

L’Italia dovrà accontentarsi di lottare per il bronzo contro la perdente della seconda semifinale in programma questa sera. La delusione è tanta perché la Finale era davvero alla portata di mano del gruppo di Blengini. Si proverà a conquistare la terza medaglia consecutiva (dopo gli argenti del 2011 e 2013) ma non è la stessa cosa. Per la seconda volta nella nostra storia, una volta arrivati in semifinale, non riusciamo a volare in Finale: ci eravamo usciti 10 volte su 11.

 

Europei 2015 – Italia, che amarezza! Miracolo Slovenia, azzurri addio Finale

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La nostra Nazionale è mancata di cattiveria e personalità, non è mai riuscita a esprimere il suo miglior gioco, ha abbassato notevolmente il proprio rendimento al cospetto di una Slovenia sontuosa e imprendibile che ha meritato ampiamente il successo.

Gasparini (18 punti, 4 aces), Urnaut (22, 4 muri), Cebulj (16, 3 stampate) e compagni vanno elogiati per quanto fatto ma gli azzurri sono stati impalpabili per lunghi tratti dell’incontro. Il primo set è stato un bagno di sangue, nel secondo è arrivata la reazione, terzo e quarto parziale sono stati combattuti ma non abbiamo mai dato l’impressione di potercela fare.

Troppo basse le percentuali offensive, in ricezione non ha funzionato nulla, crollati al cospetto del servizio dei balcanini e del loro granitico muro che ci ha seppellito. Si è salvato solo Juantorena, imbarazzante il rendimento di Lanza soprattutto in seconda linea, Zaytsev ancora in serata no dopo aver giganteggiato sulla Russia, capitan Buti è stato sufficiente ma i compagni di reparto (Piano e Anzani, alternatisi al centro) non sono riusciti a brillare come ha faticato Colaci.

 

Osmany mette giù il primo pallone in contrattacco, bellissima difesa. Errore di Giannelli al servizio e muro di Pajek su Juantorena per il break sloveno (1-3). Pajenk ci fa malissimo al centro su un’imperfetta ricezione di Colaci (1-4). Kozmerink tira lungo il servizio e usciamo da una rotazione che ci ha fatto male (2-4).

Il meccanismo muro-difesa della Slovenia regge a meraviglia, Zaytsev non riesce a mettere giù un pallone e Blengini è costretto a chiamare time-out (2-6). I ragazzi di Giani difendono a meraviglia, Cebulj e Urnaut ci fanno malissimo, sfruttando una ricezione azzurra tutt’altro che positiva: 3-8 al time-out tecnico.

Juantorena, Zaytsev e una maggiore attenzione in difesa ci riportano sotto (8-10). Cebulj con un diagonale da urlo e Urnaut allungano nuovamente (8-12). Poi quando Zaytsev viene murato da Cebulj il set sembra aver preso un’inerzia decisiva (8-13). Blengini chiama time-out per dare nuovo impulso ai suoi consigliando un miglior servizio e un miglior lavoro dei centrali.

Due attacchi consecutivi di Lanza finiscono out, la Slovenia vola sul 16-10 e intravede il traguardo. Lo schiacciatore di Trento viene così sostituito da Antonov, ma l’ace di Gasparini scaccia qualsiasi fantasia di rimonta (10-17). Urnaut e Cebulj indemoniati, sul 12-19 Sottile prende il posto di Giannelli ma Klemen piega le mani di Antonov al servizio (12-20). L’Italia esce dal campo, la Slovenia si invola verso la conquistato del primo set arrivato grazie a un muro sul subentrato Vettori (due errori consecutivi).

 

L’Italia non c’è con la testa. Soffriamo troppo in ricezione, Lanza impalpabile, non riusciamo a produrre attacchi convincenti e i bomber sloveni ci vanno male (4-1). Juantorena prova a tenerci incollati, ma Urnaut mura nuovamente Lanza (5-3) e Zaytsev non riesce a dare una sterzata incisiva al match.

Gioca solo la Pantera, la Slovenia replica in attacco ma l’Italia inizia a mettere pressione agli avversari. Trova punto anche Zaytsev e sull’ace di Buti impattiamo (10-10) prima di mettere finalmente la testa avanti dopo un set e mezzo in apnea grazie a un attacco di Lanza che trova le mani fuori del muro (11-10). I nostri avversari iniziano a vacillare, pestata la linea dei 3 metri e l’Italia trova il primo break dell’incontro (13-10).

Difesa mostruosa di Juantorena, Gasparin ha una free ball ma sparacchia in rete e gli azzurri iniziano a vedere seriamente la luce (14-11). Primo tempo fuori di Piano, Urnaut trova il mani fuori di Zaytsev e il match ritorna in parità a quota 14.

Al termine di uno scambio intenso e con due salvataggi miracolosi da ambo le parti Urnaut ci punisce pescando il mani out (14-15). Lanza inguardabile in attacco e va in rete (14-16). Tutto il peso è sulle spalle di Juantorena, sul 16-17 entra Anzani al posto di Piano per il servizio e Vincic liscia il pallone per il nuovo pareggio a quota 17.

Meraviglioso ace di Giannelli, poi Juantorena forza un attacco e regala il vantaggio alla Slovenia (20-19) non concretizzato visto che Urnaut tira lungo al servizio. Finalmente Zaytsev con due attacchi consecutivi per farci sognare (22-20), un bagher troppo lungo di Kovacic ci regala due set-point: Gasparini annulla il primo, Cebuj tira lungo il servizio regalando il set all’Italia.

 

L’Italia inizia il terzo set con Anzani in campo. Lanza e Juantorena si prendono in faccia due aces, limitati da un gran muro di Zaytsev (3-6). Bordata di Zaytsev, murone di Buti, pregevole diagonale di Juantorena e l’Italia ritrova il pareggio (8-8). Lotta punto a punto in cui brilla un’invenzione sporca di Lanza su una difesa di piede sottorete (12-12).

La Slovenia scappa al secondo time-out tecnico sul 16-14 dopo l’errore al servizio di Anzani. Juantorena attacca fuori e i ragazzi di Giani allungano (18-15). Gasparini sale in cattedra, ne mette giù due di fila e ormai la Slovenia intravede il traguardo (22-17) che arriva grazie al muro di Kozamernik su Zaytsev.

 

Gli slavi iniziano il quarto set a spron battuto sul servizio di Gasparini che uccella Zaytsev per il primo break (3-1). L’Italia si rimbocca le maniche sfruttando Zaytsev dai nove metri e ritorniamo avanti grazie a un attacco di seconda di Vincic finito fuori.

Juantorena per il mani fuori del 7-5, l’Italia sembra inizi a carburare ma Urnaut riesce a chiudere un’azione infinita e poi il primo tempo di Kozamernik rimette tutto in discussione (7-7). Juantorena ci salva con un piazzato vertiginoso (8-7).

Zaytsev in serata no sbaglia al servizio, Gasparini ci punisce con un diagonale nello scambio successivo (11-12), Pajenk mura Lanza e la Slovenia trova il break (11-13). Rimaniamo incollati con Juantorena ma facciamo davvero fatica a trovare continuità di gioco (15-16).

Gasparini incontenibile al cospetto di Buti e Lanza, Zaytsev si prende una murata e la Slovenia sul 18-15 inizia a sognare. Esce lo Zar, entra Vettori: tentativo estremo di Blengini per riaprire la contesa. Lanza ferma l’emorragia, ma Gasparini trova l’ace del 20-16. Ci crediamo ancora con l’ace di Piano (20-22) ma l’accompagnata di Urnaut sembra chiudere tutti i discorsi. Juantorena tira fuori e consegna una storica finale alla Slovenia.

 

1 Commento

  1. Giorgio Brera

    18 Ottobre 2015 at 08:59

    Questa squadra ha un evidente limite tecnico: ricezione e difesa sono tare che non si possono avere a questi livelli. Ci rendiamo conto che giochiamo col doppio libero tanto siamo scarsi dietro? Non si può sperare solo nel muro. Se vuoi essere forte lo devi essere in tutti i fondamentali e a noi ne manca uno intero. Se poi come stasera non funziona neanche il muro… Ai nostri per punizione devono far vedere per 24h di fila il video di N’Gapeth e devono far scrivere 100 volte sul quaderno “per meritare la maglia azzurra non devo aver paura di tuffarmi e sbucciarmi le ginocchia”…

    • Luca46

      18 Ottobre 2015 at 15:27

      Non è che non sanno difendere e non abbiamo certo bisogno di imparare da N’Gapeth. Il problema è che in alcune partite lo facciamo ed in altre no. Abbiamo un grosso problema di personalità. Questa squadra ha dei picchi molto alti e delle fasi di debacle anche all’interno della stessa manifestazione. E’ un problema mentale di approccio alla partita. Con la Slovacchia non siamo entrati con gli occhi di tigre come con la Russia. Quando entri in partita pensando di fare una passeggiata poi è difficile cambiare mentalità. O forse hanno gestito male il post-vittoria con la Russia. Il problema non è che non sappiamo fare le cose il problema è mantenere un certo standard, giocare sempre allo stesso modo.

  2. Five

    17 Ottobre 2015 at 19:23

    Devo ammettere che sono veramente amareggiato e deluso. Riusciremo mai a vincere un oro in una qualsiasi manifestazione? Temo di no. Credo proprio che siamo una squadra tecnicamente eccezionale, forse al momento sulla carta la migliore, ma a livello di mentalità e di palle siamo davvero di bassa classifica, e quando la partita conta ahime, ci sciogliamo. Sempre facce tirate e preoccupate. Sempre smorfie di smarrimento. Sempre musi lunghi. Bastano 50 sloveni e 12 polacchi coi tamburi per farci venire il nervoso. Andiamo a vincere n’altro bronzo, da aggiungere alla collezione.

    • Luca46

      18 Ottobre 2015 at 01:13

      Mi trovi concorde. Purtroppo con questo europeo abbiamo capito 2 cose: 1) con Berruto non c’era più sintonia e non si poteva più andare avanti 2) il problema non è la guida tecnica.
      Questa squadra non ha personalità.

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