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Baseball, Premier 12: Italia, sono mancati i risultati. Ma è cresciuta l’esperienza…

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Cinque sconfitte su cinque partite eppure in casa dell’Italbaseball non si fanno drammi anzi, si cerca di guardare a ciò che di positivo si può raccogliere da un’esperienza di assoluto livello come quella del Premier 12.

Certamente Marco Mazzieri, considerando che i giocatori area MLB o quelli impegnati in altre Leghe Centro/Sudamericane o addirittura quelli fermati da impegni lavorativi o non erano convocabili, non ha lasciato a casa nessuno di rilevante: la rosa qualitativamente migliore era in Asia per il primo appuntamento della storia con la kermesse.

Il discorso, poi, di puntare su alcuni prospetti delle Minors d’oltreoceano e su altri ragazzi usciti dall’Accademia Federale, può premiare in futuro.

Inoltre va considerato che il gruppo di elementi provenienti dalla IBL, seppur di livello quando si parla di “Batti e Corri” continentale, soffre a livello extraeuropeo la mancanza del professionismo nel nostro Paese. Confrontarsi con realtà dove ci sono giocatori impegnati fra NPB Giappone e Organizzazioni MLB è ovviamente assai difficile, se non del tutto proibitivo.

Volendo essere ottimisti l’idea del passaggio ai quarti di finale sarebbe stato l’obiettivo massimo, anche se in realtà il fatto di subire cinque sconfitte era comunque preventivabile.

Non v’è quindi da disperarsi. L’occasione per revisionare il lavoro sarà sicuramente la base su cui continuare a far produrre soddisfazioni alla nazionale in futuro. Una rappresentativa che, giova ricordarlo, in ogni caso occupa una delle prime dodici posizioni del ranking planetario.

Foto: FIBS / Ezio Ratti

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1 Commento

1 Commento

  1. Five

    16 Novembre 2015 at 09:18

    Il movimento italiano del baseball è a dir poco imbarazzante…. zero prospettive, campionati di livello amatoriale e organizzati in maniera che nemmeno Topolino si sognerebbe, società gloriose che spariscono (Grosseto, Nettuno, Milano e Parma che per stare in piedi ogni anno deve regalare i giovani del suo ottimo vivaio), ognuno che guarda al suo orticello senza una visione d’insieme, resistono solo Bologna, Rimini e San Marino giusto perchè hanno qualche soldo, ma quando i rubinetti Unipol e Zangheri si chiuderanno??

    E i giovani? Ringraziare che ancora a Parma e Nettuno esiste della passione, sennò sparirebbero gli ultimi due serbatoi importanti… il progetto giovanile più importante, una tristezza chiamata “accademia del baseball” una roba che serve solo per riempire le tasche di qualcuno…….. quando non c’era l’accademia giocavano Bianchi, Bagialemani, Ceccaroli, De Franceschi, Cabalisti, Liverziani e tanti altri che non sono da meno. Sentivo presidenti e direttori sportivi che dicevano testualmente “preferisco far giocare un venezuelano qualsiasi piuttosto che un bambino senza esperienza”.

    Questo è il nostro baseball, e non inganni il World Classic, dove viene schierata una formazione non ufficiale di italo-americani (per fortuna l’america è piena) che giocano in Mlb e dei nostri top – player italiani per davvero, cresciuti in Italia, trovano qualche spazio giusto Liddi e Maestri.

    Mazzieri puntava ai quarti? Viene da Saturno per caso?

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