Sci di fondo

Coppa del Mondo sci di fondo 2015/2016: Sundby-Northug-Cologna, subito sfida a tre per il Ruka Triple?

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Scatta domani con il Ruka Triple la Coppa del Mondo di sci di fondo 2015/2016, 35esima edizione del massimo circuito internazionale. Per la terza volta consecutiva la corsa alla sfera di cristallo partirà dalla località finlandese e, come due anni fa, ritornerà ad ospitare il mini evento multi-stage che fa da antipasto della stagione e che mette in palio ben 200 punti al vincitore della classifica generale. Un’occasione, insomma, per testare già i possibili grandi protagonisti dell’inverno.

I nomi più quotati per la vittoria del trittico finnico, naturalmente, sono anche i tre grandi favoriti per la vittoria finale della Coppa. Martin Johnsrud Sundby in testa, Petter Northug e Dario Cologna ad inseguire. Il trionfatore delle ultime due sfere di cristallo si è elevato quale miglior interprete delle corse a tappe fondistiche, come dimostrano i due successi consecutivi al Tour de Ski e i due Triple messi in bacheca proprio a Kuusamo nel 2013 e a Lillehammer trecentosessantacinque giorni fa. Il favorito, insomma, non può che essere lui. Northug, dal canto suo, ha già vinto due Triple a Ruka, nel 2011 e nel 2012; se dovesse presentarsi in condizioni fisiche accettabili e scavare un solco importante nella sprint, Sundby dovrebbe tremare. Kuusamo è invece un tabù per Cologna, secondo nel 2010 e nel 2011 e capace di ottenere soltanto una vittoria di tappa. Lo svizzero parte un passo indietro rispetto ai due norvegesi, ma potrebbe anche lanciare fin da subito un segnale importante in vista del prosieguo della stagione.

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Tanti e di qualità, tuttavia, i nomi che possono scavalcare le gerarchie della vigilia e sorprendere i tre favoriti, a partire dallo squadrone norvegese con Finn Haagen Krogh in testa. Il 25enne, quarto in Coppa lo scorso anno, è stato battuto soltanto da Sundby a Lillehammer nel Triple 2014 e nella griglia di partenza degli outsider non può che occupare il primo posto. La concorrenza è agguerrita, perché anche i connazionali Paal Golberg, Didrik Tønseth e Sjur Röthe potrebbero dire la loro, oltre ai soliti russi guidati da talenti universali come Maxim Vylegzhanin, la stella nascente Sergey Ustiugov e Alexander Legkov. Poche le speranze, invece, per la Svezia: pesano in tal senso, a causa di malanni fisici, le assenze di Marcus Hellner e Calle Halfvarsson, le punte del movimento maschile. Una Top 10 (e qualcosa di più in base alle condizioni) è alla portata anche del kazako Alexey Poltoranin, del canadese Alex Harvey e del francese Maurice Manificat, quest’ultimo in particolare a patto che non perda troppi secondi nella sprint inaugurale in tecnica classica. Tra i padroni di casa della Finlandia, invece, possono sfruttare le due tappe in alternato sulle tre proposte il giovane Iivo Niskanen (vincitore della 15km cronometrata un anno fa) e il più esperto Sami Jauhojärvi.

In casa Italia, la sprint in classico non favorisce Federico Pellegrino che potrebbe comunque ambire ad un accesso in finale. Nella fattispecie, la carta migliore sarebbe rappresentata da Maicol Rastelli, nel cui palmares figura un terzo posto nella gara di Drammen del 2014, ma molto dipenderà dalle condizioni del 24enne altoatesino. Roland Clara potrebbe ben figurare nella 10km a tecnica libera sebbene la distanza sia al limite delle possibilità per Rollo, più a suo agio dai 15km in poi. L’attesa, probabilmente, è soprattutto per assistere all’inseguimento finale in tecnica classica di Francesco De Fabiani e Dietmar Nöckler, già capaci di far vedere il proprio valore in gare del genere. Per aspirare ad un piazzamento importante, però, entrambi dovranno limitare i danni tra la sprint e la prova a skating.

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daniele.pansardi@oasport.it

Foto: Fllckr

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