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Doping: la WADA sospende il laboratorio di Mosca

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Seguendo le indicazioni del rapporto redatto dalla commissione indipendente guidata da Dick Pound, l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) ha deciso di sospendere con effetto immediato l’accredito del laboratorio di Mosca: “La sospensione, che prende effetto immediatamente, vieta al centro antidoping di Mosca di condurre attività in collaborazione don l’Agenzia Mondiale Antidoping, compresa l’analisi di campioni di urina e sangue“, si legge nel comunicato ufficiale. Nel comunicato si specifica anche che le autorità russe hanno tre settimane di tempo per fare ricorso presso il TAS di Losanna, e che i campioni conservati a Mosca verranno al più presto trasferiti verso un altro laboratorio accreditato.

In effetti, la commissione di Dick Pound ha rivelato come a Mosca esistessero in realtà due laboratori, uno apparentemente in linea con le regole internazionali, e l’altro, tenuto segreto, che aveva il compito di distruggere i campioni e coprire gli atleti russi che avrebbero altrimenti rischiato la squalifica. Le stime parlano di più di 1.400 campioni distrutti. Queste rivelazioni hanno portato anche alle dimissioni di Grigory Rodchenkov, il capo del laboratorio di Mosca, accusato di essere a capo di questa rete di doping organizzato.

Intanto, il presidente della IAAF, Sebastian Coe, ha dato una settimana di tempo alla Russia per presentare la propria difesa, prima di procedere alla sospensione del Paese da tutte le competizioni internazionali di atletica, come raccomandato ancora una volta dal rapporto WADA.

 

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giulio.chinappi@oasport.it

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