Seguici su

Atletica

Doping, WADA: presto un rapporto bomba anche sul Kenya?

Pubblicato

il

Dopo la pubblicazione del rapporto che ha messo pesantemente sotto accusa il mondo dell’atletica russa, la commissione indipendente dell’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) potrebbe provocare la detonazione di un’altra bomba ad orologeria, quella riguardante il Kenya.

Presidente della commissione, l’ex presidete WADA Dick Pound ha infatti pesantemente accusato il Paese africano: “Sembra piuttosto chiaro, in base al rapporto della ARD (rete televisiva tedesca, ndr) e ad altri sviluppi, che il Kenya abbia un vero problema. Ed è servito molto tempo per capire che avesse questo problema. Se i kenioti non lavoreranno seriamente contro il doping, penso che qualcun altro lo farà per loro“, ha spiegato il canadese. Pound ha ammesso che il Kenya potrebbe dunque essere l’oggetto della prossima inchiesta della sua commissione, ma che prima bisognerà approfondire ulteriormente il caso russo.

Dal 2012, sono infatti più di trenta gli atleti del Kenya ad essere stati sospesi per doping, ed attualmente sono in quindici a figurare nella lista degli squalificati della WADA. I casi più clamorosi hanno riguardato la maratoneta trentaquattrenne Rita Jeptoo, positiva all’EPO e squalificata per due anni, mentre ai Mondiali di Pechino 2015 sono risultati non negativi Koki Manunga (400 metri ostacoli) e Joyce Zakary (400 metri piani).

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

giulio.chinappi@oasport.it

3 Commenti

1 Commento

  1. Luca46

    11 Novembre 2015 at 16:46

    Certo USA, GB ma anche Cina, Brasile e Spagna. Opinione mia personale è che tutti si dopano solo che in alcuni paesi la cosa viene fatta in maniera più massiccia che in altri o che alcuni paesi politicamente coprano o influenzino i controlli più di altri. Queste cose le diceva già molti anni fa Reinhold Messner quando provocatoriamente disse che forse era meglio toglierlo l’antidoping. La WADA non risolve e non sta risolvendo di sicuro il problema doping, tuttavia può essere una minaccia o un ricatto. Dopo la faccenda sui mondiali di calcio adesso salta fuori il doping russo. A me la cosa sembra politica non sportiva. Come per me è poco chiara la faccenda dei giamaicani trovati positivi, come sembra strana tutta la faccenda ruotata attorno a Schawarzer e Kostner. Io non ho dubbi sul fatto che anche chi non risulti positivo faccia uso di doping, solo che non è stato scoperto. E alle volte mi chiedo perchè qualcuno non viene scoperto e perchè qualcun’altro si? E’ perchè ha sbagliato la pratica del doping o perchè magari è scomodo a qualche potere forte?

  2. MARIO82

    11 Novembre 2015 at 12:53

    Perchè non fanno un bel rapporto anche su GB e USA?
    Mi pare che anche lì i casi di doping non manchino e come mai si dà per scontato che i risultati di questi paesi siano puliti?

  3. Gaiacave

    11 Novembre 2015 at 10:34

    Beh… era nell’aria…. forse ancora prima del discorso Wada – Russia…
    Chi non ha pensato al Doping vedendo i Mondiali 2015???

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità