Formula 1
F1, gioie e dolori per la Ferrari a Interlagos. Le emozioni forti legate a Schumi, Raikkonen e Massa
Interlagos. Il sobborgo “tra i laghi” appartenente alla megalopoli di San Paolo e sede del GP del Brasile riporta alla mente dei ferraristi istantanee gioiose e delusioni cocenti, legate ai nomi di Michael Schumacher, Kimi Raikkonen e Felipe Massa.
Nel 2006, il Campione del Mondo in carica Fernando Alonso riesce a difendere nel conclusivo Gran Premio brasiliano il suo vantaggio in classifica generale su Michael Schumacher e bissa il titolo. La gara, molto emozionante, è vinta dall’altro ferrarista, nonché idolo di casa, Felipe Massa. Il brasileiro con sangue pugliese parte dalla pole position, mentre un disastro sportivo durante la fase di qualifiche colpisce Schumacher: un misterioso crac meccanico lo obbliga a saltare la terza, decisiva sessione quindi a partire dalla decima posizione; Alonso (al quale basta un piazzamento a punti) parte invece dalla quarta casella. Durante la gara domenicale, il tedesco continua ad essere perseguitato dalla cattiva sorte, subendo una foratura dopo pochi giri a causa di un contatto evitabilissimo con Fisichella. Nonostante un’estenuante rimonta, il tedesco arriva solo quarto: finisce definitivamente l’epoca d’oro 2000-2004, dopo il terzo posto interlocutorio del Campionato 2005. Come già detto, ci pensa Felipe ad addolcire (molto parzialmente) il weekend di Interlagos diventando il primo brasiliano a rivincere il Gran Premio casalingo dai tempi di Ayrton Senna, che se lo aggiudicò nel 1993.
Il 21 ottobre 2007, per la terza volta nella storia della F1, il titolo piloti viene assegnato nell’ultimo appuntamento in Brasile. Kimi Raikkonen, su Ferrari, vince la gara e grazie al secondo posto del team mate Felipe Massa, al terzo posto del solito Fernando Alonso su McLaren-Mercedes e, soprattutto, al settimo posto di Lewis Hamilton sempre su McLaren-Mercedes, riesce a recuperare incredibilmente i sette punti di distacco nella generale dal britannico, conquistando il Mondiale con un solo punto di scarto sulla coppia della scuderia anglo-tedesca. Nonostante il brivido del post-gara legato al ricorso McLaren per il carburante sospetto della Williams di Rosberg e delle BMW di Kubica ed Heidfeld (rispettivamente giunti al traguardo in quarta, quinta e sesta posizione, ndr), la doppia vittoria brasiliana del finlandese della Ferrari resta fra i trionfi più inaspettati e “goduriosi” della recente storia sportiva italiana. Il povero Massa mai avrebbe potuto immaginare, quel giorno, che un anno dopo avrebbe vissuto sullo stesso, amatissimo tracciato casalingo il “dramma” più devastante della sua vita professionale…
2 novembre 2008, altra gara decisiva ad Interlagos. Gli ultimi giri del GP del Brasile sono rocamboleschi e beffardi come non mai: verso la fine della gara inizia a cadere una forte pioggia tropicale e tutte le auto tranne le Toyota cambiano le gomme. A tre giri dalla bandiera a scacchi, Sebastian Vettel si porta al quarto posto, favorendo indirettamente Massa, il quale, in caso di vittoria e concomitante posizionamento di Hamilton dal sesto posto in giù, si aggiudicherebbe il primo Mondiale della sua carriera. Ma, a tre sole curve dalla conclusione dell’intera stagione, il britannico sorpassa Timo Glock (su Toyota, appunto) e scippa il titolo al brasiliano che nel frattempo ha tagliato il traguardo da Campione virtuale…
E fu così che l’estate australe sull’autodromo “José Carlos Pace” si trasformò nel peggior inverno esistenziale di Felipe Massa e di tutti i ferraristi.
Il GP del Brasile 2015 non potrà purtroppo essere decisivo per le sorti stagionali della Ferrari, tuttavia vincerlo corroborerebbe quel percorso di ri-crescita del Cavallino che ha mosso i suoi primi, convincenti passi proprio quest’anno. Magari l’edizione 2016 tornerà a far risplendere il Rosso fra i sette colori dell’iride…
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giuseppe.urbano@oasport.it
Foto: Pier Colombo