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Formula 1
F1, GP Abu Dhabi, le pagelle: che finale di stagione per Rosberg! Hamilton indecifrabile, Vettel entusiasmante
Il settimo Gran Premio di Abu Dhabi è andato in archivio, tra i fuochi d’artificio di Yas Marina, insieme all’intero Mondiale 2015, tra i dubbi relativi alle recenti condotte di gara di Lewis Hamilton e le certezze legate alla competitività della Ferrari. Nico Rosberg ha centrato la terza vittoria consecutiva, dopo Città del Messico e Interlagos, chiudendo alla grandissima una stagione che lo ha visto in pole position in tutti gli ultimi sei appuntamenti. Non sapremo mai se e quanto Hamilton abbia alzato il piede dall’acceleratore, dopo aver aritmeticamente conquistato il terzo alloro iridato della sua carriera, di sicuro c’è che il compagno di squadra continua a lanciargli guanti di sfida in ottica 2016. Così come continuano a stuzzicare la Mercedes le due Rosse di Raikkonen, negli Emirati salito sul gradino più basso del podio reale, e Vettel, issatosi virtualmente sul gradino più alto del platonico podio della combattività. Plausi arabi anche per Perez (quinto al traguardo), per il migliore di tutti in partenza, Carlos Sainz jr, e per un Button capace di arrivare dodicesimo a bordo di una McLaren ormai da tempo alla deriva. Le pagelle.
Rosberg: 9. Terza doppietta consecutiva pole-gara, sei GP vinti quest’anno, solo in tre occasioni giù dal podio. Con il convincente trionfo di Abu Dhabi ha coronato un 2015 da giudicare comunque positivamente, soprattutto alla luce dello strepitoso finale di stagione e al di là dei 59 punti di distacco da Hamilton in classifica. Nico ore deve: 1) Godersi sino in fondo questo momento che lo vede giocoforza primeggiare mediaticamente – un unicum – sul più blasonato team mate; 2) Fregarsene beatamente delle provocazioni a tutto tondo e degli eventuali freni a mano tirati riconducibili al britannico; 3) Prendere in seria considerazione la possibilità di battere Hamilton e Vettel l’anno prossimo perché, magari, è solo una questione di testa…
Hamilton: 6. Per un “cannibale” come lui, il secondo posto è sempre indigesto, se poi il primo va al vessato collega di scuderia, il malessere diventa insopportabile. Sapremo mai se dopo la conquista del titolo ha deciso lui di diventare “vegetariano”, gli è stato più o meno imposto dall’alto o è stato semplicemente Rosberg a costringerlo al digiuno forzato…? Ancora una volta, Lewis appare indecifrabile. Come alcune sue discutibili uscite e atteggiamenti. In attesa della nuova stagione che lo attende da detentore del titolo, deve lasciare la scena e i complimenti conclusivi al compagno di squadra.
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