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F1: la Ferrari se la giocherà ad armi pari con la Mercedes nel 2016, secondo Arrivabene e Wolff. Sarà davvero così?

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Non possiamo sapere se a Brackley lo pensano davvero o stanno bluffando – buttandosi avanti con quattro mesi d’anticipo – ma, a quanto pare, il Mercedes AMG Formula One Team non ha dubbi: la Ferrari ha azzerato del tutto il gap e l’anno prossimo partirà con gli stessi favori dei pronostici delle Frecce d’argento per la conquista del Mondiale. Dopo le punzecchiature pre-gara in Brasile tra Niki Lauda e Sebastian Vettel, circa l’equivalenza tra le due power unit, il GP di Interlagos ha offerto agli uomini della Stella un assist (ghiotto sì, ma solo nelle loro teste) per sancire il definitivo livellamento prestazionale tra i mezzi delle due scuderie rivali.

Domenica scorsa Toto Wolff, direttore esecutivo e responsabile del Motorsport Mercedes, ha spiegato perché teme che il prossimo titolo iridato non sarà più un comodo affare di famiglia: “Prevedo una grande sfida da parte della Ferrari perché hanno fatto alcune mosse intelligenti e ci hanno sicuramente raggiunto”, ha dichiarato il manager austriaco al giornalista Adam Cooper. “Lo si poteva vedere a fine gara, Sebastian non era molto lontano quando Lewis e Nico stavano spingendo a tutta, il gap più alto è stato di sette secondi. Non abbiamo vinto la gara con un chiaro dominio. Penso che ci saranno delle situazioni in cui la Ferrari sarà un avversario molto importante”, ha chiosato.

Una gara non dominata dunque, tuttavia ai più il successo Mercedes non è mai sembrato in discussione, tanto da far bollare il GP brasiliano come “noioso”. Al di là delle affermazioni di Wolff, di sicuro c’è che dopo l’ottima stagione 2015, in casa Ferrari credono fermamente di poter compiere quest’inverno lo step decisivo che darebbe al Cavallino la concreta opportunità di battersi ad armi pari con la Mercedes, dai primi agli ultimi Gran Premi in calendario.

Aspettative alimentate addirittura dal team principal di Maranello, Maurizio Arrivabene. “Siamo felici di quest’anno, ma dobbiamo tenere i piedi per terra e guardare ai risultati” – ha dichiarato in occasione di un’intervista rilasciata alla BBC – “Vogliamo essere competitivi il prossimo anno e questo significa essere in grado di lottare testa a testa con la Mercedes”.

Arrivabene ha ribadito che la chiave dei progressi della Ferrari è e sarà lavorare insieme come una vera squadra, piuttosto che in dipartimenti separati: “Sebastian ha entusiasmo. Con i risultati che è stato in grado di raggiungere insieme al team ha dimostrato grande impegno e professionalità. Poi, per quanto riguarda il mio ruolo, ho bisogno di trovare sempre il giusto equilibrio non solo fra i piloti, ma per tutti i componenti della squadra che stanno facendo il loro lavoro. Si deve prevenire la creazione di ambienti separati e dobbiamo essere concentrati su ciò che stiamo facendo. Naturalmente il driver è l’attore principale dello show, ma quando dispone di una buona vettura e può tirare fuori il meglio si sé, l’intera orchestra riesce a suonare bene”, ha concluso.

Tante cose sono cambiate all’interno della Scuderia Ferrari, in effetti, sia dal punto di vista tecnico che delle risorse umane e tutto ciò ha portato ai risultati attuali. Meriti che vanno riconosciuti alla totalità dell’organico, dalla dirigenza, ai tecnici, ai piloti. Il lavoro di squadra “secondo Arrivabene” ha pagato, talmente tanto che la SF15-T, araba fenice rossa nata dalle ceneri della F14-T (protagonista di una delle peggiori stagioni del Cavallino negli ultimi venticinque anni), è riuscita a compiere un salto di qualità enorme nonostante non si tratti di un progetto tecnico nuovo di zecca.

Considerando l’anno zero rappresentato dalla traumatica stagione 2014, la Ferrari ha indubbiamente compiuto progressi tangibili importanti, arrivando a vincere tre Gran Premi con Vettel (15 i podi complessivi), ma riuscendo in una sola occasione, a Singapore, a strappare la pole position alla Mercedes. E sarà proprio dalla massima competitività nella lotta contro il tempo che bisognerà partire per costruire gli eventuali successi 2016, fermo restando che se si vorrà rimanere attaccati/davanti alle Frecce d’argento ad ogni occasione, non si potranno più accettare i distacchi sul passo accusati in diversi GP quest’anno in condizioni di gara standard.

 

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giuseppe.urbano@oasport.it

Foto di Pier Colombo

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