Golf
Golf, Dubai World Championship: scatto di Andy Sullivan in testa, Molinari 13°. McIlroy attacca Willett
Dei quattro leader al comando ieri ne resta soltanto uno dopo il secondo round del Dubai World Championship (montepremi 8.000.000), ultimo torneo stagionale dell’European Tour. Si tratta di Andy Sullivan, capace di doppiare il 66 di ieri e di volare in testa in solitaria con -12 (132 – 66 66) sullo Jumeirah Golf Estates. L’inglese, vincitore di ben tre gare in questo 2015 che lo ha visto grande protagonista, non ha sbagliato nulla quest’oggi con sei birdie e nessun bogey, confermandosi in corsa per il titolo.
Gli inseguitori, però, non staranno certamente a guardare, anche perché Emiliano Grillo è ad appena un colpo di distanza da Sullivan. Il 23enne argentino si è esaltato con uno splendido 64 (-8), con cui si è portato in seconda posizione a -11 (133 – 69 64). Otto i birdie del sudamericano, che si è tenuto dietro uno dei favoriti della vigilia, Patrick Reed. Lo statunitense ha rimontato venti posizioni con un ottimo 65 (-7), portandosi al terzo posto provvisorio a tre lunghezze da Sullivan, con -9 (135 – 70 65). Per quanto riguarda il capitolo Race to Dubai, invece, Rory McIlroy dà il primo scossone alla sfida con Danny Willett. Il nordirlandese firma un altro 68 (-4) e sale in quarta posizione con -8, mentre l’inglese si pianta con un 70 (-2) e scivola in 13esima posizione, con -6. Il divario è soltanto di due colpi, ma McIlroy approccerà un delicato Moving Day con il coltello dalla parte del manico. Insieme al numero tre al mondo, in quarta posizione, ci sono inoltre anche Thongchai Jaidee e Charl Schwartzel, autori rispettivamente di un -5 e di un -7. La Top 10 è chiusa da un manipolo di sei uomini in cui rientrano Martin Kaymer e Justin Rose in primis, il sudafricano Branden Grace, l’austriaco Bernd Wiesberger, lo svedese Alex Noren e l’inglese Matthew Fitzpatrick, settimi con lo score di -7.
Una seconda parte di giornata difficile fa perdere contatto dalla vetta a Francesco Molinari, fino alla buca dieci stabilmente tra i primi quattro della classifica. Poi il calo, con tre bogey ed un solo birdie alla 18 (dopo i tre sulle prime nove) ed un giro opaco in 71 (-1), che gli è valso la tredicesima posizione a -6 (138 – 67 71). Il torinese, tra gli altri, si ritrova a pari merito con Marcus Fraser, l’australiano al comando ieri ma inciampato su un round in Par. E’ andata peggio a Ian Poulter, che con un +2 è scivolato in 23esima posizione (-4). Si riscattano in parte Louis Oosthuzen e Shane Lowry, comunque troppo indietro per pensare di vincere: il sudafricano è 28esimo (-3), l’irlandese è 50esimo (+1). Gira sotto Par anche Henrik Stenson con -3, ma lo svedese resta ancora nei bassifondi della classifica in 55esima posizione su 60 partecipanti.
Twitter: @panstweet
daniele.pansardi@oasport.it