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Golf, le Final Series restano a Shanghai con il BMW Masters: rientra Molinari, Willett vuole il primato

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Da Shanghai a… Shanghai. Le Final Series non cambiano città per il terzo torneo dei playoff che chiudono l’European Tour, spostandosi soltanto dallo Sheshan International del HSBC Champions al Lake Malaren del BMW Masters (montepremi $ 7.000.000), giunto alla sua quarta edizione. Non ci saranno le stelle di un World Golf Championship, ma la corsa alla Race to Dubai e il ricco montepremi riservano ugualmente alla competizione un field di altissimo livello, il migliore possibile considerando l’assenza degli statunitensi.

Mancherà, tuttavia, Rory McIlroy, numero uno della money list. Si profila, quindi, una grande occasione per Danny Willett di superare il nordirlandese in testa all’ordine di merito, considerando l’esiguo divario che separa l’inglese dal numero tre del mondo (circa 80.000 punti). Il vincitore dell’European Masters di Crans-Montana, oltretutto, arriva con il vento in poppa al Lake Malaren, considerando la superba rimonta con cui ha conquistato la terza piazza nello scorso weekend. Se c’è un uomo da battere, insomma, non può che essere lui. La concorrenza, tuttavia, sarà quantomai spietata. Shane Lowry e Louis Oosthuizen (terzo e quarto della Race to Dubai) vorranno avvicinarsi quanto più possibile a McIlroy per poi piazzare la stoccata vincente nel gran finale della prossima settimana, così come Justin Rose (il golfista dal ranking mondiale migliore con la sua sesta posizione) e il sudafricano Branden Grace, protagonista di un ottimo avvio al HSBC Champions ma calato alla distanza. Non possono più rientrare in un eventuale discorso money list, ma fanno certamente paura lo spagnolo Sergio Garcia e uno dei pochi americani nel field, Patrick Reed. E’ apparso in grande spolvero nell’ultimo torneo il giovane fuoriclasse inglese Matthew Fitzpatrick, tra i candidati alla vittoria così come lo svedese Henrik Stenson, i thailandesi Kiradech Aphibarnrat e Thongchai Jaidee e gli altri sudditi di Sua Maestà come Ross Fisher e Chris Wood. A difendere il titolo sarà Marcel Siem, ma le chance del tedesco appaiono ridotte all’osso considerando la sua stagione insufficiente.

Rientra sui green, dopo aver saltato le prime due tappe, anche Francesco Molinari. Il torinese, su questo campo, conquistò un prestigioso secondo posto nel 2013 alle spalle di Fernandez-Castaño, un risultato che tuttavia appare difficile da raggiungere in questo momento, considerando anche il periodo di riposo attraversato. Per il 33enne, tuttavia, sarà indispensabile ricominciare a macinare punti importanti in chiave ranking mondiale, dove è pericolosamente scivolato in 70esima posizione.

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daniele.pansardi@oasport.it

Credit Valerio Origo

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