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Judo, Grand Slam Abu Dhabi 2015: Khaibulaev torna al successo, quinto Di Guida

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Si è concluso quest’oggi il Grand Slam di Abu Dhabi 2015, con la giornata dedicata alle categorie di peso più elevate: 90 kg, 100 kg e +100 kg per gli uomini, 78 kg e +78 kg per le donne. Per l’Italia è arrivato il miglior piazzamento di tutto il torneo, con il quinto posto di Domenico Di Guida nella categoria 100 kg.

Il campano, già campione europeo Under 23, si è infatti qualificato per la finale per il bronzo al termine di una giornata che lo ha visto protagonista di ottimi incontri, a partire da quello d’esordio, dove ha eliminato per uno shido il numero uno del mondo, l’azero Elmar Gasimov. In seguito, Di Guida ha avuto la meglio per yuko sull’ostico uzbeko Ramziddin Sayidov ed ha costretto alla resa il cinese Hu Kai, reduce dal successo sul campione europeo Henk Grol (Olanda), raggiungendo le semifinali. Qui ha trovato il russo Tagir Khaibulaev, campione olimpico in carica, che lo ha sconfitto per ippon su osaekomi. Nel match per il bronzo, infine, l’Azzurro ha subito la terza sconfitta in altrettanti incontri stagionali con il belga Toma Nikiforov, vincitore per ippon. Alla fine il successo è andato proprio a Khaibulaev, che battendo per yuko il ceco Lukáš Krpálek è tornato sul gradino più alto del podio oltre un anno dopo il Grand Prix di Ulaanbaatar. Il tedesco Karl-Richard Frey ha ottenuto l’altro bronzo in palio.

La categoria 90 kg ha premiato il mongolo Otgobaatar Lkhagvasuren, ventiduenne che quest’anno aveva già vinto il Grand Prix di casa ad Ulaanbaatar e la recente medaglia di bronzo al Grand Slam di Parigi. In finale, il judoka asiatico si è imposto per ippon sull’olandese Noël van ‘t End, accreditato della prima testa di serie del tabellone. Un altro dei favoriti della prova, l’ungherese Krisztián Tóth si è classificato al terzo posto al pari dello svedese Marcus Nyman, che invece rappresenta una delle sorprese di giornata. Proprio lo scandinavo aveva eliminato al primo incontro l’azzurro Walter Facente, mettendo a segno un ippon dopo il waza-ari del calabrese, impresa tra l’altro ripetuta al turno successivo contro il numero tre del tabellone, il francese Alexandre Iddir.

Per quanto riguarda la categoria dei pesi massimi, la +100 kg, questa ha visto il successo del ventottenne sudcoreano Kim Sung-Min, che ha così regalato la quarta medaglia d’oro del torneo al suo Paese. Due volte campione asiatico e quinto classificato agli ultimi Mondiali, Kim è riuscito a sconfiggere per ippon l’ucraino Iakiv Khammo, numero cinque del tabellone. Le medaglie di bronzo sono finite al collo del tunisino Faicel Jaballah, pluricampione africano e numero uno del tabellone ad Abu Dhabi, e del tedesco André Breitbarth.

Nella prima finale femminile, quella della categoria 78 kg, è stato necessario un lungo golden score per premiare l’olandese Marhinde Verkerk. La ventinovenne campionessa europea in carica sta vivendo un’ottima stagione, che l’ha anche vista conquistare il bronzo iridato ad Astana. Opposta alla brasiliana Mayra Aguiar, la judoka Oranje ha saputo aspettare il momento giusto per costringere la verdeoro a chiedere la fine dell’incontro. L’Olanda ha ottenuto anche la medaglia di bronzo con Guusje Steenhuis, terza a pari merito con l’ungherese Abigél Joó.

La medaglia d’oro della categoria +78 kg è andata alla Cina, ma a vincere non è stata la campionessa iridata e numero uno del mondo Yu Song, bensì la sua connazionale Ma Sisi, che ha battuto per due penalità ad una la rivelazione di giornata, l’olandese Tessie Savelkouls. Per Ma si tratta del secondo Grand Slam vinto in stagione, dopo quello di Tjumen’. Quanto alla sua più celebre compagna di squadra, Yu ha comunque portato a casa una medaglia ottenendo il bronzo al pari della francese Émilie Andéol, campionessa europea e recente vincitrice a Parigi. Elisa Marchiò non ha superato il primo incontro, battuta per numero di shido dalla kazaka Gulshan Issanova.

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Immagine: IJF

giulio.chinappi@oasport.it

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