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L’addio di Valentino Rossi segnerà la fine della MotoGP? Verso un Campionato spagnolo

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I giochi si sono chiusi e l’iride ha preso la via di Palma Di Maiorca. Jorge Lorenzo e il suo 2015 si sono uniti in un trionfo mondiale, il terzo per lo spagnolo, forse il più sofferto e chiacchierato della sua carriera che fa compagnia ad altri 4 sigilli dell’iberico. Un’annata stupenda, caratterizzata dal dualismo con il suo compagno di squadra Valentino Rossi, fino al round di Sepang (Malesia) in cui lo sport è andato in soffitta e rivalse personali, diatribe e polemiche hanno preso possesso del background del Circus delle due ruote.

Uno degli spettacoli più brutti che si ricordino che ha avuto una prima e una seconda parte, dalla Malesia a Valencia (Spagna), in cui Rossi da carnefice di Marc Marquez, per il famoso contatto sul tracciato malese, si è trasformato in vittima di un sedicente complotto ispanico, il famoso “biscotto” utilizzando una terminologia a noi cara in ambito calcistico. Lo sviluppo della corsa di domenica scorsa ha suscitato l’indignazione non solo dei tifosi del 46 ma anche di quegli appassionati, sinceramente delusi da un pilota (Marquez) mai incisivo e troppo mansueto rispetto al solito. Un incendio mediatico, dai giornali ai social network, che stenta a spegnersi e le dichiarazioni del Campione del Mondo 2015 e dello stesso Cabronçito, portatrici di un messaggio distensivo, appaiono tardive e guidate più dalla necessità di trovare degli sponsors dopo le rotture con Sector, nel caso del maiorchino, e di Gas per il 2 volte Campione del Mondo 2013-2014 nella classe regina.

Le levate di scudi del web, o dei media in generale, hanno un fattore in comune, dunque: Valentino Rossi. Il pilota di Tavullia, in un modo o nell’altro, è il centro di gravità permanente del Motomondiale e, soprattutto dal punto di vista mediatico, è uscito del tutto immacolato anche dalle responsabilità del GP della Malesia, per la condotta di Marquez, ritenuta dai più antisportiva. Ma perchè Valentino ha un’immagine così incisiva? La forza dei suoi successi ha un potere ammaliante nei confronti della collettiività, non solo in Italia, e l’atteggiamento di Marc in pista ha dato modo a  VR46 di recitare alla perfezione il ruolo di “novello Giovanna D’Arco”. Tanti tifosi della domenica, di fatto, che fino al giorno prima non sapevano neanche dell’esistenza della gara di Valencia erano sicuramente lì davanti ai televisori ad inveire contro il 22enne di Cervera.

Che cosa ne sarà dunque della MotoGP quando Valentino deciderà di appendere il casco al chiodo? E’ verosimile presumere che ci sarà una diaspora verso altri lidi più accattivanti perchè il futuro tutto di marca spagnola non è così attraente. Di fatto, il successore designato dall’organizzazione della Dorna avrebbe dovuto essere il tanto discusso Marquez. Il tema del passaggio di testimone iniziato nel 2013, anno del primo successo di Marc in top class, ora lascia spazio ad un’immagine assai compromessa in cui l’incontro/scontro con Vale ha finito forse per segnarne definitivamente la carriera, con Don Carmelo Ezpeleta, boss della citata azienda, a doversi leccare le ferite per un futuro non così roseo, dal punto di vista economico.

Come dicevamo, l’abbandono di Rossi segnerà un calo sostanzioso dello share e, verosimilmente, le televisioni investiranno meno nel prodotto MotoGP anche perchè, nell’era della comunicazione non parliamo più di un semplice darsi in pista ma anche di dialettica fuori dall’agonismo ed anche in questo caso, spesso,  Valentino eccelle.Il Gran Premio della Comunità Valenciana infatti, trasmesso in diretta alle ore 14.00 in contemporanea sui due canali free, ha fatto registrare un ascolto cumulato di 7 milioni e 215 mila telespettatori, pari al 35,5% di share. Il picco di share è stato registrato su Cielo, che alle ore 14,45 negli ultimi giri di gara, schizzava al 26,6%. Con questo risultato, il canale realizza il dato più alto di sempre: con la share record del 4,36% è il quinto canale in Italia sul totale giorno, e primo in assoluto durante tutta la gara. Una domenica che ha regalato a Cielo e MTV8 la migliore domenica di sempre. Dati che descrivono esaustivamente il peso del personaggio 46. Inoltre pensando al passato  anche la storia dell’evasione fiscale è finita completamente in secondo piano, con l’ingente somma evasa dal campione italiano ( più di 100 milioni di euro) allo Stato che con il patteggiamento concesso si sono tramutati in 35 milioni di euro. Una figura potentissima, dunque,  che nel pieno della tempesta perfetta dei due ultimi weekend iridati della stagione si è presa anche la soddisfazione, attraverso la sua società di merchandising “Vr46”, di siglare un accordo con Barcellona (calcio). Ironia della sorte il club blaugrana ha strette relazioni con Jorge Lorenzo e Marc Marquez essendo entrambi tifosi della squadra di Leo Messi.

E’, pertanto, una constatazione che l’uscita di scena di Rossi sarà difficilissima da superare, non solo per il nostro Motociclismo alla disperata ricerca di suoi eredi ma anche per tutto l’asset, forse, troppo incentrato sul “totem” che egli rappresenta.

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