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MotoGP: il nervosismo di Jorge Lorenzo. Tutti spingono Rossi ma è lui il favorito

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La settimana vissuta, dopo il fattaccio del GP della Malesia, è stata caratterizzata da un proselito di #iostoconvale con magliette particolari per l’ultimo atto di Valencia o appelli accorati da parte di eminenti personaggi dello spettacolo, tutti uniti per cancellare la sanzione combinata a Valentino. Il ricorso al Tas del nove volte campione del mondo, in tal senso, è l’ultima carta per cercare, quantomeno, una minimizzazione della pena.

In attesa di ciò, è palpabile nell’aria della Comunità Valenciana una cappa di tensione che sovrasta tutti, in particolar modo Jorge Lorenzo. Il maiorchino, dal post Sepang, non ha saputo gestire una posizione di forza netta per le prestazioni in pista. Jorge, nel penultimo round mondiale, aveva dimostrato un passo migliore di Rossi, a prescindere da quello che è successo nel duello tristemente famoso con la Honda numero 93. Il feeling trovato con la M1, in condizioni di asciutto soprattutto, poteva essere un’assicurazione importante per la chiusura della stagione.

Invece, nonostante una superiorità prestazionale sensibile e il fatto che Valentino, allo stato attuale, dovrà partire dall’ultima fila nel round spagnolo, quello maggiormente preoccupato e nervoso è proprio l’iberico. Un indizio inequivocabile ha riguardato la scelta del “Martillo” di rivolgersi anch’egli al Tribunale Arbitrale dello Sport per presenziare all’appello. Una richiesta negata dal Tribunale che però ha accettato la documentazione che gli avvocati del pilota spagnolo hanno presentato. Un sentirsi parte in causa, in una vicenda che lo tocca indirettamente, può far pensare ad un equilibrio psicologico non eccellente che, oltretutto, ha aumentato le frizioni interne al Team. Come confermato da Massimo Meregalli, direttore sportivo di Yamaha: “Sinceramente non abbiamo capito nemmeno le ragioni per cui lui abbia richiesto questa cosa. Noi non lo sapevamo quindi ci siamo rimasti anche abbastanza male. Ci aspettavamo, essendo un suo diritto, che prima di portare avanti una cosa del genere interpellasse Yamaha (clicca qui per saperne di più).

Pertanto Lorenzo sembra essersi messo un po’ nei guai da solo, forse troppo preso dalla condotta discutibile del compagno di box, dimenticandosi però che, restando alla pista, il favorito è lui, essendo il driver che ha vinto più GP nell’annata (6 successi), ha maggiore costanza e può inserirsi nel pacchetto delle Honda, assai brillanti negli ultimi appuntamenti ( 3 vittorie nelle ultime 3 corse). Inoltre, come citato in precedenza, l’avvio arretrato di Rossi lo facilita nella condotta di corsa, focalizzata esclusivamente in un primo o un secondo posto che lo metterebbe a riparo da eventuali “miracoli” del 46. Ricordiamo infatti le combinazioni per la vittoria di Valentino:

– 2°, indipendentemente dal risultato di Lorenzo.
– 3°, con Lorenzo secondo (quindi lo spagnolo non dovrebbe vincere).
– 4°, 5° o 6°, con Lorenzo 3° o peggio.
– 7°, 8° o 9° e Lorenzo dal 4° posto in giù.
– 10° o 11° e Lorenzo dal 5° posto in giù.
– 12° e Lorenzo dal 6° posto in giù.
– 13° e Lorenzo dal 7° posto in giù.
– 14° e Lorenzo dall’8° posto in giù.
– 15° e Lorenzo dal 9° posto in giù.

Una chiara posizione di vantaggio per Jorge che, come detto, fa da contraltare un approccio al weekend non dei migliori. Come finirà dunque? All’asfalto di Valencia, ci si augura, è affidata l’ardua sentenza.

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