Come da pronostico, è lo spagnolo Javier Fernández a guidare la classifica della Cup of China 2015 dopo il programma corto maschile. Il campione europeo e mondiale in carica non ha avuto eccessivi problemi per il suo esordio stagionale, arrivando a soli tre punti dal suo best score (93.19 contro 96.42 dei Mondiali 2014). Il pattinatore madrileno risponde così a Patrick Chan e Yuzuru Hanyu, protagonisti la scorsa settimana di Skate Canada, facendo segnare un eccellente 44.96 nei components, ma risultando ancora un po’ arrugginito- per i suoi standard – sugli elementi tecnici (“solo” 48.23).
Un po’ a sorpresa, il suo avversario più accreditato si è rivelato essere l’emergente cinese Jin Boyang, classe 1997. Il padrone di casa ha realizzato una prestazione monstre, migliorandosi di quindici punti rispetto al suo record, per altro ottenuto nella categoria junior. Con 90.05 punti, ed un elevatissimo tasso tecnico (53.76), Jin si propone come il nome nuovo del pattinaggio maschile per questa stagione, e potrebbe diventare davvero pericoloso quando riuscirà a migliorare nei components (36.29).
Il podio provvisorio è completato dal russo Sergei Voronov, con 80.99 punti, dunque molto distante dalla coppia di testa. La lotta per il terzo gradino del podio vedrà tra i protagonisti anche l’altro cinese Song Nan (76.46) e lo statunitense Grand Hochstein (74.27, nuovo personal best). Tra le delusioni di giornata, annoveriamo certamente il terzo cinese Yan Han, sesto con 73.97, e l’uzbeko Misha Ge, nono (69.13), entrambi con una caduta all’attivo.
Due, invece, sono state le penalità accumulate dall’italiano Ivan Righini, decimo con 68.98 punti (37.41 di tecnico e 33.57 di components). Proprio i due errori hanno macchiato una prestazione che altrimenti avrebbe potuto portarlo al record personale, che resta il 71.79 ottenuto al Golden Spin di Zagabria nel 2014. L’obiettivo per il libero sarà quello di avvicinare ancora il proprio primato, e possibilmente risalire di qualche posizione.