Scherma
Scherma, Coppa del Mondo: Rio sempre più vicina per Errigo e Di Francisca; uomini un rendimento discontinuo
Dominio al femminile e parziale delusione al maschile, si potrebbe riassumere in questo modo il weekend di Coppa del Mondo dedicato al fioretto.
A Saint Maur è andato in scena l’ennesimo episodio di uno strapotere azzurro che non ha eguali in nessun altro sport al mondo. Doppietta nell’individuale e trionfo anche nella prova a squadre per un weekend semplicemente perfetto.
La vittoria di Arianna Errigo e il secondo posto di Elisa Di Francisca hanno probabilmente messo un’ipoteca sulla qualificazione alle Olimpiadi delle due campionesse azzure. Non essendoci a Rio la prova a squadre nel fioretto femminile, l’Italia potrà portare solo due rappresentanti in Brasile ed ormai la presenza di Arianna ed Elisa sembra praticamente certa, anche perchè le altre azzurre sono lontanissime nel ranking e le due principali rivali, Martina Batini e Valentina Vezzali, sono state eliminate nel tabellone delle 32, perdendo tantissimi punti.
L’inno di Mameli è risuonato anche nella giornata di domenica, con la vittoria azzurra nella prova a squadre. Una supremazia ancora più schiacciante rispetto all’individuale, con il quartetto azzurro che ha lasciato al massimo 30 stoccate (in semifinale alla Corea) alle avversarie. A Saint Maur c’è stata la conferma del quartetto che aveva trionfato nella tappa d’esordio, con le “esperte” Arianna Errigo e Martina Batini e le giovani Alice Volpi e Chiara Cini, segnale di come il futuro nel fioretto femminile sia sempre più azzurro.
Dai trionfi al femminile ad una parziale delusione al maschile, soprattutto nella prova a squadre. Infatti a Tokyo nell’individuale la prestazione generale degli azzurri era stata soddisfacente, anche se era sfumato il podio nonostante ben tre rappresentanti nei quarti di finale. Cassarà, Baldini e Garozzo si sono fermati ad un passo dalla zona medaglie e da segnalare c’è anche l’ottavo di finale conquistato da Damiano Rosatelli
Dal risultato del sabato ci si aspettava una conferma la domenica ed invece è arrivato un sesto posto deludente per la squadra azzurra, con lo stesso quartetto iridato a Mosca. Un piazzamento che non compromette nulla in chiave qualificazione olimpica, ma che conferma una discontinuità nel rendimento da parte dei nostri fiorettisti, che alternano grandi prestazioni a inspiegabili passaggi a vuoto. La certezza è quella che nei grandi appuntamenti il fioretto maschile ha sempre risposto presente ed in Brasile l’Italia reciterà un ruolo da protagonista.
andrea.ziglio@oasport.it
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