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Scherma, Coppa del Mondo: weekend decisivo per la spada. Tra Estonia e Cina verso Rio 2016

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Rischia di essere già un weekend decisivo quello che la spada italiana affronterà tra pochi giorni nella seconda tappa della Coppa del Mondo 2015-2016 di scherma. L’esordio stagionale ha infatti sorriso agli uomini, che sono tornati sul podio nella gara a squadre di Berna oltre un anno e mezzo dopo l’ultima volta e si sono dunque avvicinati ulteriormente alle Olimpiadi, mentre le donne sono incappate in un fine settimana nero nella prova casalinga di Legnano. Cinque eliminazioni su sei al primo turno della gara individuale, nono posto con il quartetto e – al momento – Rossella Fiamingo e compagne non sarebbero qualificate per Rio 2016. Va da sé, dunque, che la situazione va invertita fin da subito.

Il ct Sandro Cuomo proverà a guidare la riscossa in Cina, a Nanjing, località che ha ospitato le Olimpiadi giovanili nell’agosto 2014. Le azzurre sono partite domenica, per abituarsi in anticipo al fuso orario, e sulle pedane asiatiche dovranno sfoderare una prestazione convincente per mantenersi in corsa per il Brasile. Ha infatti quasi del paradossale quanto sta vivendo la spada femminile azzurra, che l’anno scorso non scendeva mai dal podio e che invece, con l’inizio del percorso di qualificazione, ha accusato tutta d’un colpo la pressione di comandare il ranking mondiale. Ore le spadiste del Bel Paese sono terze, ma le premature eliminazioni ai Mondiali di Mosca e al Trofeo Carroccio le hanno portate fino al settimo di quello olimpico, a nove punti dall’Ucraina al momento qualificata per l’assenza di nazioni africane nella top 16 della classifica Fie.

La rimonta, dunque, deve partire in Cina. Ancora non si conoscono le scelte che opererà il ct, ma tre/quarti della formazione (Rossella Fiamingo, Mara Navarria e Bianca Del Carretto) sembra intoccabile e ha grande desiderio di riscatto dopo la tremenda delusione di Legnano. Francesca Boscarelli ha sostituito nelle ultime prove la rodata Francesca Quondamcarlo e questo cambio, deciso da Cuomo prima del Mondiale dopo il successo individuale a Rio, potrebbe aver scombussolato l’equilibrio di un gruppo fino a quel momento eccezionale. La campana riuscirà a dimostrare il suo vero valore o, per non perdere altro terreno, si assisterà a un ritorno sui passi di partenza? Da qui alla fine del cammino che porta ai Giochi ci sono appunto la tappa cinese e, nel 2016, le gare di Barcellona e Buenos Aires, sede dell’ultima vittoria dell’Italia. Vietato compiere altri passi falsi.

Fa sorridere, tuttavia, pensare alla situazione che viveva la spada neanche dodici mesi fa. Le donne navigavano a vele spiegate, per otto volte consecutive sul podio tra Europei, Mondiali e Coppa del Mondo e con il sogno dell’oro olimpico che iniziava a far capolino nella mente di appassionati e addetti ai lavori, mentre gli uomini faticavano a tenere il ritmo delle squadre migliori cambiando interpreti praticamente ogni gara. Adesso, come detto, è tutto invertito. Dopo aver toccato il fondo nella rassegna continentale di Montreux (12esimo posto), i due trascinatori Paolo Pizzo ed Enrico Garozzo hanno preso sulle spalle il gruppo completato dai classe ’93 Marco Fichera e Andrea Santarelli e la vittoria sull’imbattibile Francia ai quarti di finale del Mondiale di Mosca ha portato punti, morale e nuova linfa verso Rio 2016.

In Russia gli azzurri si fermarono al quarto posto, già migliorato di una posizione tre settimane fa a Berna. Il ranking olimpico sorride, con il sorpasso ai danni di Svizzera e Germania vitale per diventare (e restare) padroni del proprio destino nelle tre tappe che mancano alla deadline del 31 marzo 2016. Tallinn (dove arrivò l’ultima gioia, nel febbraio 2014), Heidenheim e Vancouver i prossimi impegni per blindare un pass conquistato con le unghie, con i denti e con una mente glaciale, da fuoriclasse veri.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma

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