Sci di fondo

Sci di fondo, Coppa del Mondo 2015/16: i favoriti al maschile. Northug e Cologna a caccia di Sundby

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Da Ruka a Canmore, dalla Finlandia al Canada. Quarantasei gare (staffette comprese), diciannove tappe, nove Paesi attraversati, tre eventi multi-stage, due continenti, un solo vincitore. La Coppa del Mondo di sci di fondo si appresta a tagliare il nastro di partenza per la 35esima volta e, per il terzo anno consecutivo, dalla località finlandese che ospita il Ruka Triple con cui parte la caccia alla sfera di cristallo. E, soprattutto, parte la caccia a Martin Johnsrud Sundby, dominatore delle ultime due stagioni in Coppa.

Il norvegese si presenta al via della stagione nuovamente con i galloni di favorito numero uno, non fosse altro per l’autorità con cui si è imposto al vertice del fondo mondiale. Non sarà il più talentuoso del lotto probabilmente, ma Sundby ha saputo imporsi nettamente come il più regolare e il più continuo degli ultimi anni, sfruttando a pieno i progressi compiuti a trecentosessanta gradi e anche qualche mancanza altrui causa infortuni. Quest’anno, tuttavia, senza Olimpiadi e Mondiali a spaccare in due il calendario la concorrenza potrebbe essere più agguerrita e competitiva. I nomi, due su tutti, sono sempre quelli di Petter Northug e Dario Cologna. Il norvegese gareggerà per la sfera di cristallo dopo aver risolto la questione legata agli sponsor con la propria Federazione, che gli ha rinnovato il contratto per altri tre anni nonostante le vicissitudini dell’estate. Se il fuoriclasse tredici volte campione del mondo dovesse trovare la giusta quadratura del cerchio durante l’inverno in pochi potrebbero tenere il passo del 29enne di Meraker, ma l’unica vera incognita d’altronde è rappresentata dallo stesso Northug e dalla sua continuità. Sotto questo punto di vista appare più solido Cologna, che fa della costanza di rendimento uno dei suoi punti cardine. L’elvetico, tuttavia, non vince una sfera di cristallo dalla stagione 2011/12, decisamente troppo per uno dei maggiori fenomeni sugli sci stretti del nuovo millennio. Senza infortuni in fase di preparazione e main eventi in vista, tuttavia, anche per il bi-campione olimpico di Sochi potrebbe essere l’anno buono per scalzare il detentore del titolo.

Se il trittico di favoriti sembra ben delineato, non lo è la griglia di partenza del gruppo piuttosto nutrito di chi segue Sundby, Northug e Cologna. In casa Norvegia, naturalmente, non mancano le possibili alternative alle due stelle del movimento. Finn Haagen Krogh, lo scorso anno, si è rivelato come un ottimo all-arounder giungendo quarto nella classifica generale della Coppa e potrebbe essere uno degli outsider più concreti, mentre partono un passo indietro Chris Andre Jespersen e Niklas Dyrhaug. Lo squadrone russo, al solito, sarà tra i punti di riferimento in tante gare. Sergey Ustiugov potrebbe esplodere definitivamente, ma gli uomini più quotati continuano ad essere Alexander Legkov (anch’egli in cerca di riscatto), il campione del mondo in carica dello skiathlon Maxim Vylegzhanin, Ilia Chernousov Evgeniy Belov, sesto nella generale della scorsa stagione. Partenza ad handicap, invece, per la Svezia: Calle Halfvarsson e Marcus Hellner, le due carte migliori della nazionale scandinava, non prenderanno parte al Ruka Triple e lasceranno già a Kuusamo punti importanti. L’obiettivo Top 10, tuttavia, sembra ugualmente alla portata. A rappresentare le altre nazionali nella corsa alla sfera di cristallo potrebbero essere Alex Harvey (Canada), Alexey Poltoranin (Kazakistan) e Maurice Manificat (Francia), mentre in Finlandia si attende la maturazione definitiva di un prospetto come Iivo Niskanen.

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daniele.pansardi@oasport.it

Foto: Twitter TV4 Sport

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