Sci di fondo
Sci di fondo, inizio col botto per Francesco De Fabiani: sfida lanciata ai norvegesi
Alzi la mano chi se lo aspettava così competitivo al primo weekend di gare. Francesco De Fabiani ha iniziato col botto la Coppa del Mondo 2015/2016, con una delle prestazioni più brillanti di un italiano negli ultimi anni in gare distance (le scalate al Cermis, in questo senso, non possono fare testo). Forse la più brillante, insieme a quella sfornata dallo stesso valdostano nell’ultima 15km di Lahti che lo ha condotto al primo trionfo della carriera. Perché la nazionale azzurra, in questo momento, è trainata più che mai dal 22enne di Gressoney (oltre che da Pellegrino), capace di stupire tutti una volta di più a Ruka.
NOR-NOR-NOR-ITA-NOR-NOR. L’ordine d’arrivo del mini tour finlandese parla chiaro: il dominio dei sudditi di Re Harald V (e di Martin Johnsrud Sundby) è indiscusso, ma è altrettanto evidente come sia stato De Fabiani l’unico ad aver avuto le qualità per cercare di intaccare lo strapotere norvegese, pur riuscendoci solo in parte. Per batterli davvero – e per tornare sul podio – ci sarà tempo, ma nel frattempo l’atleta dell’Esercito si è imposto definitivamente come uno dei migliori al mondo in tecnica classica, ma non solo. Perché “lascio Kuusamo con la consapevolezza di essere migliorato sotto molti punti di vista: nella sprint mi sono qualificato per la prima volta nei trenta, nella skating ho colto il miglior piazzamento di sempre, nel classico mi sono giocato il podio. Forse potevo fare un centesimo in meno al traguardo ma sarà per la prossima volta.” Passo dopo passo, insomma, De Fabiani sta anche seguendo un importante processo di completamento in tecnica libera, i cui progressi si sono intravisti già nella 10km con partenza ad intervalli di sabato, fondamentale per poi poter attaccare le posizioni di vertice nell’inseguimento. E per conquistare il miglior piazzamento per l’Italia in un evento multistage di tre giorni.
I segnali positivi sono arrivati anche da Federico Pellegrino, non necessariamente dalla sprint in cui si è confermato un regolare semifinalista in classico (settimo) ma soprattutto nelle due gare di distanza, corse in maniera egregia in entrambe le tecniche. Nella 10km il poliziotto di Nus è sì arrivato 40esimo, ma per almeno metà gara ha mantenuto un ritmo da Top 25 che fa ben sperare in una crescita costante nei prossimi anni, mentre nell’inseguimento di 15km non ha perso nulla, facendo segnare il 16esimo tempo complessivo nonostante si corresse tra i binari. Un segnale importante da parte di un atleta che ormai raramente incappa in giornate negative, a dimostrazione di una continuità da grande fondista.
Credit Fisi
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