Slitte
Slittino, Coppa del Mondo: i favoriti del singolo maschile. Loch su tutti, tanti outsiders
Scatta nel week-end, sul catino austriaco di Igls, la Coppa del Mondo di slittino. Nove le tappe da disputare da qui a fine febbraio: sei su budelli europei, tre invece in Nord-America (due negli Stati Uniti, una in Canada). Da segnalare anche i Mondiali, che si disputeranno in quel di Koenigssee (Germania) a fine gennaio. Iniziamo ad avvicinarci all’esordio, andando a presentare il massimo circuito internazionale per quanto riguarda il singolo maschile.
Con il ritiro di Armin Zoeggeler, eterno dominatore di questa disciplina, arrivato dopo Sochi, Felix Loch è diventato il padrone incontrastato della Coppa del Mondo. Il tedesco a soli 26 anni può riuscire ad avvicinare il palmares del Cannibale azzurro. Intanto vanta quattro sfere di cristallo, 41 vittorie in Coppa, cinque medaglie europee, 11 medaglie mondiali (nove ori) e tre ori olimpici, con tutta una carriera ancora davanti. Impossibile non attribuire allo slittinista di Sonnenberg i gradi di favorito per la conquista della sfera di cristallo. Imbattibile su quasi tutti i catini: tra 2014/2015 le maggiori difficoltà le ha incontrate tra Lake Placid, Calgary e Lillehammer, non uscendo comunque mai dalla top-10 e chiudendo l’anno con più di 300 punti di vantaggio sul secondo in classifica generale.
Tanti comunque gli outsiders alla vigilia che proveranno a battere il campione teutonico. Su tutti sarà da seguire il russo Semen Pavlichenko, allo stesso dubbio incognita e certezza. Le due vittorie di Sochi (Europei) e del Mondiale di Sigulda parlano chiaro, ma tante sono state anche le controprestazioni durante l’annata. Il più regolare nella scorsa stagione è stato un altro tedesco, Andi Langenhan, tra i più performanti nella fase di spinta. Il 31enne di Suhl, soprattutto sui catini teutonici (Oberhof su tutti), riesce addirittura ad avvicinare i tempi del compagno di squadra. Grande regolarità anche per l’austriaco Wolfgang Kindl, da anni noto agli addetti ai lavori, ma esploso definitivamente nel 2015, con la vittoria a Lillehammer, il podio al Mondiale e nella classifica di Coppa. Anche il continente americano schiera le sue carte interessanti: gli americani Chris Mazdzer e Tucker West ed il canadese Samuel Edney. Difficile per loro ambire al successo finale, ma bisognerà tenerli d’occhio sicuramente per qualche prova parziale, soprattutto sui budelli casalinghi.
Discorso a parte merita Dominik Fischnaller, punta di diamante della squadra azzurra. Sulle spalle del 22enne di Bressanone pesa l’appellativo di erede di Zoeggeler e, nonostante un gran talento, spesso la tensione si è fatta sentire, deludendo le aspettative. La classe del giovane portacolori del Bel Paese non si discute e ce lo aspettiamo ai massimi livelli in questa stagione, magari in qualche occasione a lottare alla pari con Loch, come ci ha già dimostrato di saper fare. La scorsa stagione era partito alla grande, con due secondi posti, salvo calare progressivamente. Questa volta sarà necessario ritrovare quella continuità di rendimento smarrita.
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gianluca.bruno@oasport.it
Foto: FB Loch