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Speed Skating, Francesca Lollobrigida in esclusiva: “Pyeongchang 2018 il mio vero traguardo”

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Campionessa europea pluridecorata nel pattinaggio a rotelle ed uno dei talenti più importanti della squadra di speed skating, Francesca Lollobrigida ha concesso un’intervista in esclusiva per OA per analizzare i cambiamenti della sua preparazione  e la valenza dell’esperienza in Olanda per il traguardo dei Giochi Olimpici.

Siamo prossimi ad una nuova stagione che sarà caratterizzata da cambiamenti per te. Ti allenerai in Olanda, seguendo un tuo programma di lavoro in termini di preparazione. Puoi spiegarci di cosa si tratta e i motivi di questa scelta?

Nei Paesi Bassi il pattinaggio in generale ma quello su ghiaccio in particolare è uno sport nazionale importante quanto il calcio. Per questo motivo il livello tecnico ed agonistico è elevatissimo e si ha la possibilità di allenarsi con i migliori atleti del mondo, non soltanto dell’Olanda ma anche di altre nazioni, che si recano nel Paese per migliorare. Già da un anno, d’accordo con il mio allenatore Maurizio Lollobrigida, il mio gruppo sportivo (Aeronautica Militare) e la Federazione, ho deciso di intraprendere un percorso di allenamento qui con lo scopo di migliorare la mia tecnica potendo contare su un team locale, iSkate, estremamente professionale e che mi permette di allenarmi nelle migliori condizioni confrontandomi sia in allenamento che nelle gare con le atlete più forti di questa disciplina. Questi aspetti li ritengo fondamentali per la mia crescita come atleta”.

La Nazionale di speed skating ha ritrovato un personaggio importante che l’aveva resa meravigliosa nelle Olimpiadi di Torino 2006. Parliamo ovviamente di Maurizio Marchetto. Ebbene puoi descriverci qualche tratto caratteristico e quali sono i progetti con lui in vista dell’annata che verrà?

Credo che il prof. Marchetto non abbia bisogno di particolari presentazioni perché i risultati che ha ottenuto parlano per lui. Con il ct ho un rapporto molto professionale e diretto e ci confrontiamo spesso sulle soluzioni tecniche migliori per me. Entrambi condividiamo lo stesso obiettivo: dare il massimo per la nazionale italiana, che per me significa vincere quante più medaglie possibili.

Hai vinto la Coppa del Mondo di specialità nella Mass Start, due stagioni agonistiche fa, e comunque vanti primati nazionali anche su distanze più classiche. Verrebbe da dire che preferisci la gara in gruppo, un po’ come avviene nel pattingaggio a rotelle. E’ così oppure sei più attirata dai 3000m piuttosto che dai 1500m?

“Per la mia esperienza e per le caratteristiche atletiche e tecniche, credo di essere più portata per la Mass Start ed i 3000m rispetto alle distanze brevi, nonostante riesca ad avere dei buoni tempi anche su queste ultime”.

Abbiamo citato il pattinaggio a rotelle. Sulla pagine di OA abbiamo riportato i tuoi tanti successi negli Europei lungo le piste e le strade austriache di Worgl e Innsbruck. Come chiedemmo qualche mese fa a Fabio Francolini, dopo la vittoria dell’argento di Heereveen, quanto e come il mondo delle rotelle può essere funzionale al ghiaccio dal punto di vista tecnico e mentale?

“In Austria è stata una esperienza meravigliosa. Vincere 7 medaglie d’oro e 1 bronzo in otto gare d’altronde non capita spesso nella vita di un’atleta! Sono convinta che pattinaggio a rotelle e ghiaccio siano assolutamente funzionali l’una per l’altra. Nel Paesi Bassi convivono perfettamente e non è un caso se gli atleti orange sono tra i migliori del mondo. E non è l’unica nazione in cui questo avviene. Ci sono degli studi scientifici che dimostrano come la preparazione sulle rotelle sia ideale anche per il ghiaccio e viceversa. Questo sia da un punto di vista tecnico che mentale. In futuro mi piacerebbe una collaborazione più stretta tra le nostre due federazioni con programmi di allenamento condivisi“.

Pensi che ci sono altri nomi in Italia che potrebbero seguire le tue orme o quelle di Francolini, ed andando più indietro di Sanfratello, tali per cui il passaggio dalle rotelle al ghiaccio possa avere dei buoni risultati?

“Certamente ci sono. Il mondo delle rotelle può essere un grande bacino per quello del ghiaccio, ne sono convinta. In Italia abbiamo degli atleti validissimi che possono fare molto bene anche sul ghiaccio. In altre nazioni questo “travaso” avviene regolarmente e, quando i programmi sono condivisi, porta grandi risultati e può permettere agli atleti, compatibilmente con la preparazione, di continuare anche a partecipare ai grandi eventi di ciascuna disciplina. Quanto ai nomi di altri atleti che dal pattinaggio a rotelle possono passare al ghiaccio preferisco non farli per non scontentare nessuno ma sono certa che i tecnici federali del ghiaccio abbiano una visione chiara in tal senso”.

Tornando a trattare la tua prossima avventura in Olanda. Che cosa pensi di ricevere da questa esperienza e che cosa ti piacerebbe vedere in Italia che gli orange già possiedono?

“Allenarsi in Olanda per me è un grande sacrificio sia dal punto di vista umano, perché non è facile vivere da sola lontano da casa molti mesi in un Paese dove peraltro il sole ed il clima che abbiamo in Italia difficilmente si vede, fisico per i ritmi di allenamento e viaggi stancanti ed economico in quanto tutte le spese sono a mio carico. Sto facendo un investimento su me stessa il cui ritorno mi aspetto sarà grande sotto il profilo del miglioramento tecnico ed agonistico. Relativamente alla seconda domanda, ci sono due cose che mi piacerebbe vedere in Italia. La prima sono gli impianti per l’allenamento e le gare. Nei Paesi Bassi hai tutto dal punto di vista delle strutture per poter fare bene e migliorarti ogni giorno. In Italia sotto questo aspetto siamo indietro. La seconda è l’attenzione mediatica e la visibilità data al nostro sport. Nei Paesi Bassi il pattinaggio ha una incredibile visibilità e questo fa si che anche gli sponsors si avvicinino a questa disciplina con maggiore interesse, portando introiti che aiutano lo sviluppo di tutto il movimento”.

Per concludere, quali sono i tuoi obiettivi per l’annata 2015-2016 e come ti vedi alle Olimpiadi di Pyeongchang 2018?

Il mio obiettivo per quest’anno è di migliorare i risultati della scorsa stagione provando a ritagliarmi un ruolo da protagonista in Italia e a livello internazionale aiutando la nazionale ed il gruppo sportivo Aeronautica Militare a vincere delle medaglie. E poi, quando possibile, vorrei fare bene anche nei Paesi Bassi dove, come parte del mio programma di allenamento per la Mass Start, corro nel circuito delle maratone confrontandomi con le migliori atlete al mondo. La prima maratona ad Amsterdam è andata bene e ho vinto avendo l’onore di indossare, prima italiana di sempre, il body da gara amaranto che indossano i leader della classifica alla gara successiva di Utrecht, dove sono arrivata settima gareggiando molto bene. Partecipare alle Olimpiadi di Pyeongchang è un sogno che spero di realizzare e affrontare con più esperienza dopo aver partecipato a quelle di Sochi nel 2014. Sono ancora lontane ma il pensiero è fisso alla Corea. Tutto ciò che sto facendo ora ha come obiettivo quello di prepararsi al meglio per raggiungere quel traguardo“.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Immagine: profilo FB Francesca Lollobrigida

Twitter: @Giandomatrix

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