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Tennis: Italia un doppio misto da costruire. Vinci-Fognini la base da cui partire

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Il doppio misto è da sempre una disciplina che nel mondo del tennis non è mai stata presa in grande considerazione, anche se ad ogni torneo dello Slam si assegna un titolo e in palio ci sono anche medaglie olimpiche.

Proprio la vicinanza delle Olimpiadi di Rio fa notare come attualmente l’Italia non abbia una coppia mista ufficiale e non sembra esserci da parte dei giocatori e della federazione la volontà di provare ad intraprendere un percorso che ha come obiettivo proprio una medaglia in Brasile. Eppure i doppisti non ci mancano: Sara Errani e Roberta Vinci sono state per anni le migliori al mondo, Karin Knapp è una buona interprete della specialità come Francesca Schiavone, ma anche al maschile Fabio Fognini e Simone Bolelli hanno ottenuto risultati straordinari, come il successo agli Australian Open e la qualificazione al Masters di fine anno.

Bisogna dunque trovare un uomo e una donna che sappiano integrarsi bene insieme. Partiamo dall’uomo e qui la scelta ricade subito su Fabio Fognini.  Il ligure deve essere l’elemento maschile della coppia, perchè non esistono altri tennisti italiani che hanno la capacità di rispondere e soprattutto di coprire il campo che ha il numero 22 del mondo.
Si potrebbe tentare anche con Simone Bolelli, dotato di un ottimo servizio (fondamentale non trascurabile in doppio), ma che rispetto al connazionale risponde con meno precisione e soprattutto fatica negli spostamenti e nella copertura del campo, che in un doppio misto diventa necessaria per l’uomo.

Passiamo ora all’altra parte della coppia ed in questo caso la scelta sembra davvero obbligatoria. La prima opzione doveva essere Flavia Pennetta, ma la decisione di ritirarsi da parte della brindisina, apre le porte a Roberta Vinci. La numero quindici del mondo è davvero l’unica che può “sostituire” Flavia, anche perché si parla di una straordinaria interprete del doppio. Inoltre nel misto la donna deve essere brava sia al servizio sia nel gioco a rete e Roberta possiede una buona prima palla e soprattutto al volo in poche possono considerarsi migliori di lei.

Non bisogna comunque dimenticare la componente mentale e l’affiatamento tra i due compagni e per questo attenzione anche alla possibilità di una coppia Fognini-Errani, che negli ultimi mesi sui social network hanno scherzato su un loro possibile doppio (solo ironia o c’è dell’altro?) e che si allenano a volte si allenano anche insieme. Certo non va scordato che il servizio di Sarita è da sempre il suo punto debole e dunque in un doppio misto sarebbe un punto a sfavore dell’eventuale coppia che si andrebbe a creare

In chiusura Fognini-Vinci il duo su cui puntare e poi Bolelli ed Errani eventuali sostituti, ma quello che conta ora è il lavoro che deve fare la federazione per “imporre” ai due prescelti di giocare i tre Slam precedenti alle Olimpiadi proprio per preparare al meglio l’evento a Cinque Cerchi dove davvero l’Italia puó ambire ad una medaglia.

 

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andrea.ziglio@oasport.it

foto pagina FB Fabio Fognini

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