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Basket: i regali sotto l’albero di Ettore Messina. Il 2016 deve essere l’anno olimpico per l’italbasket
L’anno che sta per arrivare sarà fondamentale per il basket italiano, perchè fin da gennaio comincerà il percorso della nazionale verso un obiettivo chiamato Olimpiade. Si parte proprio dal primo mese dell’anno perchè il 19 verranno comunicate le tre sedi che ospitaranno i gironi del torneo preolimpico, che assegna gli ultimi tre posti per volare in Brasile.
C’è grande attesa e speranza in tutto l’ambiente azzurro, perchè l’Italia è tra le favorite per essere una delle sedi del Preolimpico ed è questo probabilmente il primo grande regalo che Ettore Messina vorrebbe trovarsi sotto l’albero. Certo con qualche settimana di ritardo rispetto al Natale, ma la possibiltà per l’italbasket di giocarsi davanti al proprio pubblico la qualificazione olimpica sarebbe davvero cosa molto gradita al neo allenatore della nazionale.
Il secondo regalo sarebbe la certezza di avere a disposizione tutti i migliori giocatori, senza infortuni e al massimo della forma. Inutile nasconderlo che le ambizioni di volare in Brasile passano assolutamente dall’integrità fisica dei vari Gallinari, Belinelli, Bargnani e Datome, il cui infortunio all’ultimo Europeo ha pesato tantissimo nel risultato finale della squadra.
Un desiderio per il nuovo anno del tecnico siciliano è quello di avere un grande gruppo, affiatato, voglioso di lottare ad ogni pallone, di segnare quando conta e di difendere dal primo all’ultimo secondo. Volontà, sacrificio sono queste le chiavi per portare in Brasile l’italbasket.
Un regalo al nostro CT può farlo anche il nostro campionato, con gli azzurri già presenti che devono confermarsi a grandi livelli, ma anche con l’esplosione di possibili nuovi talenti pronti ad entrare fin da subito nel giro della nazionale. Un nome su tutti Awudu Abass Abass, capitano di Cantù e autore per ora di una stagione strabiliante.
Un pensiero va anche oltreoceano, sempre parlando di giovani, dove in NCAA sta facendo benissimo Federico Mussini e ad un’Italia che fatica a trovare un grande play (Hackett se sta bene fisicamente è comunque un Top) la sua freschezza e spensieratezza servirebbe tantissimo.
Alla fine anche noi vorremmo un regalo da questa nazionale. Un regalo grande, atteso dal 2004, anno dell’indimenticabile argento olimpico di Atene, che speriamo i nostri azzurri possano farci la prossima estate. L’Italbasket in Brasile deve andarci, perchè questa è davvero la squadra più forte di sempre, con giocatori arrivati davvero ad un’ultima fondamentale chiamata della carriera in azzurro. Non si può davvero sbagliare, soprattutto se si giocherà in casa, perchè poi all’Olimpiade tutto può succedere e ripetere la cavalcata greca non è poi così impossibile.
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andrea.ziglio@oasport.it