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Boxe femminile, Irma Testa: “Ho in mente solo Rio 2016. Noi donne siamo delle guerriere”

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Irma Testa è il nome nuovo della boxe femminile mondiale. Nelle ultime due stagioni si è rivelata praticamente imbattibile in tutte le competizioni giovanili cui ha preso parte. Da questa stagione ha lavorato alacremente per acquisire massa muscolare e poter combattere tra i -60 kg, ovvero una delle tre categorie olimpiche. Sì, perché a neanche 18 anni (li compirà il prossimo 28 dicembre) l’astro nascente di Torre Annunziata (NA) ha le carte in regola per provare a realizzare il grande sogno a cinque cerchi, come aveva già dichiarato il ct Emnauele Renzini. E non solo per limitarsi ad una partecipazione decoubertiniana…

Dopo aver vinto tutto nelle categorie giovanili, ti senti pronta per combattere tra le seniores? La categoria Youth comincia a starti stretta…
Io credo di essere pronta, ma poi bisogna dimostrarlo. Dopo aver vinto tanto nelle giovanili, per vedere realmente il mio valore devo combattere nelle Elite. Anche se non c’è nessuna differenza tra un podio mondiale Youth e quello Elite“.

Rio 2016 è un obiettivo concreto?
Rio per me è un obiettivo a cui ci sto lavorando da tanto tempo. Ho sempre e solo in mente Rio“.

Per le Olimpiadi dovrai giocarti il posto con Alessia Mesiano e Romina Marenda. Qual è il tuo rapporto con loro e quanto è importante avere due compagne di squadra così competitive?
Abbiamo tutte un’ottima stima dell’altra. Avere delle competitor così forti in Italia mi dà solo tanta gioia e mi fa capire che allenandomi con loro faccio molta più esperienza in poco tempo, visto che è il mio punto debole. Con loro butto giù anche questo tassello“.

Di recente l’Aiba ha spostato i Mondiali da gennaio a maggio 2016. Qualche settimana prima si svolgerà il preolimpico europeo. Quanto è difficile dover preparare due eventi così importanti in così poco tempo? Ritieni che si potesse stilare un calendario migliore?
A prescindere dai tempi, è sempre difficilissimo preparare dei campionati così importanti come questi due. Però io credo che il calendario sia giusto! Ho più tempo per acquisire l’esperienza che mi manca“.

Nel mondo della boxe, soprattutto all’estero, si parla di te come della possibile erede dell’irlandese Katie Taylor, campionessa olimpica in carica e con cinque ori iridati in bacheca. Ti piacerebbe affrontarla nei prossimi mesi? Pensi che potresti giocartela?
Dovrò affrontarla quanto prima e ne son felicissima. Ho una stima immensa per la Taylor sia come pugile sia in primis come atleta. Penso che ogni campione olimpico lasci tanto alla comunità. E affrontarla sarebbe per me un ottimo test match per comprendere meglio le mie qualità e i miei punti deboli dove lavorare. Credo che per aprile alle prime qualificazioni olimpiche potrò giocarmela“.

Taylor a parte, quali avversarie temi maggiormente nei -60 kg?
Ogni atleta che si presenta a delle qualificazioni olimpiche è senza ombra di dubbio forte. Parto sapendo che non saranno tornei facili, ma bisogna rimanere concentrati dal primo all’ultimo gong. E credo che anche l’Italia farà la sua bella figura. Intendo come squadra in generale“.

E’ più difficile qualificarsi alle Olimpiadi oppure vincere una medaglia una volta a Rio?
È molto più difficile qualificarsi che prendere la medaglia a Rio! Anche perché alle qualificazioni ci saranno 50/60 atlete e poi per Rio mancano ancora 8 mesi in cui devo lavorare per coprire tutte le lacune, quindi arriverei in Brasile ancora più pronta“.

Come ti sei avvicinata alla boxe e cosa rappresenta per te questo sport?
Mi sono avvicinata a questo sport grazie a mia sorella, la persona più importante della mia vita, per me è l’esempio massimo da seguire. E quindi siccome l’ho sempre imitata in tutto, dopo sei mesi che lei aveva iniziato a fare pugilato, io l’ho seguita. La seguirei anche in capo al mondo. Per me la boxe rappresenta la vita condotta nella miglior maniera“.

Hai un modello a cui ti ispiri nel mondo del pugilato?
Il mio modello è ogni atleta che fa duri sacrifici. Tutti quelli che sudano, soffrono, piangono ma poi raggiungono i traguardi più difficili. Ho tanta ammirazione nei loro confronti“.

In Italia finalmente sta cessando il luogo comune secondo cui una donna viene mal vista se pratica la boxe. Cosa ti senti di dire in proposito? Perché una ragazza dovrebbe cimentarsi in questo sport?
Noi donne siamo più forti dei maschi in tutto e anche in questo sport, quindi dico a tutte le ragazze di iniziare a praticare la boxe perché siamo capaci, perché è uno sport che ci rappresenta al massimo, in quanto ogni donna nasce guerriera“.

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federico.militello@oasport.it

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