Calcio
Calcio femminile: collaborazioni tra calcio femminile/maschile. Qualche timido passo avanti
Sono ormai passati più sei mesi dalla riunione del Consiglio Federale del 26 maggio dove la FIGC ha ratificato la possibilità da parte delle società maschili di acquisire il titolo della controparte femminile allo scopo di rendere l’organizzazione del calcio in rosa conforme ai dettami internazionali e sempre più prossimi al professionismo.
Partiamo, prima di tutto, dal testo del comunicato della FIGC che ha avviato un certo tipo di discorso: “Con specifico obiettivo di dare maggiore impulso allo sviluppo del calcio femminile in Italia e per favorire l’apparentamento di club femminili con società professionistiche maschili, è stata deliberata la modifica che permette per le prossime due stagioni sportive l’acquisizione del titolo sportivo, la conclusione di accordi di licenza o l’acquisizione di partecipazioni da parte dei club professionistici.” Ricordiamo inoltre che la ratificazione durerà per i prossimi due anni quindi fino alla stagione 2016/2017: ovviamente con un lasso di tempo così ampio era impensabile che la situazione fosse completamente cambiata, ma sorge spontanea la curiosità sull’effettivo impatto nell’asset del “pallone delle donne”.
La prima che si è attivata in questo senso è stato il Firenze Calcio Femminile, prima società a rilanciarsi come Fiorentina Women’s F.C in una riorganizzazione di stampo completamente diverso, rappresentando un riferimento fortemente discontinuo rispetto alla realtà nostrana. Attraverso un comunicato ufficiale la Federazione rese noto, nel mese di Luglio, l’attribuzione del titolo sportivo della società di calcio femminile ACF Firenze alla neo costituita società “Fiorentina Women’s Football Club” s.s.d.a r.l. di proprietà della Fiorentina spa con Presidente Sandro Mencucci, già consigliere delegato della stessa società viola. Un nuovo progetto che finalmente ha visto collaborare calcio in rosa e maschile, nelle persone di Andrea Guagni ed Andrea Della Valle, per la costruzione di una squadra aderente ai canoni europei. Secondo tale delibera la Fiorentina Women’s FC ha acquisito la prima squadra e la primavera e si attiverà per allestire l’Under 12, come stabilito dalla nuova norma vigente per l’annata 2015/16, di almeno 20 tesserate e poi dalla stagione 2017/18 creare una squadra giovanissime e così via. Al presidente Guagni, massimo dirigente della ACF Firenze, rimarrà il settore giovanile(squadra giovanissime) e la gestione, avuta a suo tempo dal Comune di Firenze, del complesso di San Marcellino dove le squadre “Fiorentina” continueranno ad allenarsi. Una svolta epocale, dunque, perchè la Viola (calcio maschile) è stata la prima società professionistica italiana a fondersi con la gestione al femminile, dando luogo ad un’organizzazione diversa e, in prospettiva, più attrezzata per sviluppare il movimento delle donne. Il presidente della formazione femminile non sarà più Guagni, ma sarà l’AD della Fiorentina Sandro Mencucci: la collaborazione con l’ACF Firenze continuerà, visto che quest’ultima continuerà ad occuparsi del settore giovanile.
Un cambiamento, importante, a cui però in pochi, al momento, si sono accodati. In Serie A (femminile) il Brescia ha reso noto l’avvio di una collaborazione con la controparte maschile mentre nell’orbita Agsm Verona non si è più specificato alcuna collaborazione con la società professionistica degli uomini nè tanto meno con il Chievo . Non arrivano news neanche dal Mozzanica o dal Tavagnacco mentre la Res Roma sta cominciando faticosamente ad attuare dei piani di affiliazione con la Roma, cosa che sta facendo anche la società giallorossa che milita in Serie B.
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