Combinata nordica
Combinata nordica, Coppa del Mondo: (ri)partenza da Lillehammer
La duplice race cancelled di Ruka ha di fatto posticipato l’avvio di Coppa del Mondo di combinata nordica di una settimana: si parte così da Lillehammer, una località-simbolo degli sport invernali e dunque anche del grande mondo dello sci nordico.
Sabato 5 dicembre ecco una gara a squadre dall’HS138 con quattro frazioni di fondo di cinque chilometri cadauna: domenica 6, invece, una Gundersen di 10 km dal medesimo trampolino, che è meno aggressivo di quello che si sarebbe dovuto affrontare a Ruka, ma resta ugualmente uno dei più imponenti del circuito. Un anno fa, nella località norvegese si disputarono due Gundersen individuali: nel primo caso si registrò una doppietta tedesca con Eric Frenzel davanti a Fabian Riessle e quindi un trenino di padroni di casa capitanati da Jan Schmid, nel secondo Mikko Kokslien riuscì a beffare in volata lo stesso Riessle e l’ormai “pensionato” Jason Lamy-Chappuis. Per l’Italia fu una spedizione assai negativa, con il solo Samuel Costa capace di superare il Provisional Competition Round concludendo poco oltre la trentesima posizione in entrambe le giornate.
Stavolta, gli azzurri arrivano in Norvegia con una buona dose di allenamento nelle gambe effettuato proprio nella zona di gara, dove la squadra era già presente nella scorsa settimana vista la decisione – poi particolarmente fortunata – di rinunciare alla tappa di Ruka. L’allenatore responsabile Paolo Bernardi ha commentato così lo stato di forma della sua squadra (ovviamente ancora priva dell’infortunato Costa) in vista del debutto stagionale: “Abbiamo trovato condizioni ottimali, la pista è ricoperta con base di neve naturale accantonata nello scorso inverno e neve artificiale. Nel fondo i ragazzi sono competitivi, nel salto stiamo saltando secondo i nostri valori attuali. Lukas Runggaldier mi sembra in palla, Bauer è il più equilibrato. Maierhofer è al suo top storico ma è giovane e bisogna capire come reagisce in queste condizioni di gara, Pittin è ancora altalenante ma può tirare fuori qualcosa di importante in qualsiasi momento“. Non resta che incrociare le dita.
foto: credit Fisi
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marco.regazzoni@oasport.it