Lotta

Frank Chamizo, il supereroe della lotta azzurra

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Il lottatore Frank Chamizo è stato certamente uno dei grandi protagonisti del 2015 sportivo dell’Italia: il liberista ha infatti ottenuto una serie di risultato storici per i colori azzurri, dall’argento dei Giochi Europei di Baku fino al titolo mondiale di Las Vegas.

Nato a Cuba il 10 luglio del 1992, Frank Chamizo dimostra subito di essere un predestinato della lotta libera, tanto che, a soli diciotto anni, ottiene la medaglia di bronzo mondiale a Mosca, nella categoria 55 kg, in rappresentanza del suo Paese natale. A portarlo in Italia sarà l’amore ed il successivo matrimonio con Dalma Caneva, altra atleta della nazionale: le lungaggini burocratiche non permettono però a Chamizo di ottenere subito il passaporto italiano, e così il promettente lottatore deve accontentarsi di disputare solamente alcuni tornei del calendario internazionale, senza poter prendere parte ad Europei e Mondiali.

Già nel 2014, comunque, passato oramai alla categoria 65 kg Chamizo lancia un primo segnale importante, conquistando la medaglia d’oro nel Grand Prix di Spagna, a Madrid. Il suo anno, come detto sarà però il 2015: nel mese di marzo, Chamizo effettua il suo esordio ufficiale con la nazionale italiana in occasione della prima edizione dei Campionati Europei Under 23. Nell’arena polacca di Wałbrzych, il neoazzurro è subito medaglia d’oro, battendo in semifinale il favorito azero Magomed Muslimov ed in finale il georgiano Zarubi Iakobishvili (clicca qui per i video).

Chamizo evidentemente ha un rapporto particolare con le manifestazioni alla loro prima edizione e, dopo il titolo europeo Under 23, sale sul podio anche ai primi Giochi Europei. A Baku, in Azerbaijan, il lottatore azzurro raggiunge la finale, sempre nella sua categoria 65 kg: a fermarlo è solo il padrone di casa Togrul Asgarov, campione olimpico in carica, ma per Chamizo arriva comunque uno splendido argento che farà da antipasto a quanto accadrà a Las Vegas (clicca qui per vedere il video).

Nel mese di luglio, Chamizo prova a difendere il titolo ottenuto nel 2014 al Grand Prix di Madrid: l’italo-cubano non vince, ma sale comunque sul podio con la medaglia d’argento. Solamente due settima dopo, però, l’azzurro si ripresenta in gara all’Open di Polonia, dove conquista la medaglia d’oro annichilendo tutti gli avversari, compreso il campione mondiale in carica, il russo Soslan Ramonov, battuto addirittura al primo turno. Sull’onda di questo successo, Chamizo si presente ai Campionati Mondiali di Las Vegas come numero cinque del mondo, e dunque possibile medagliato.

A Las Vegas, l’azzurro inizia come un diesel, battendo per 4-3 il polacco Magomedmurad Gadzhiev , ma poi incomincia a schiacciare gli avversai: 5-2 al sudcoreano Kim Ju-Song e soprattutto un pesante 10-5 proprio sull’azero Asgarov, che lo aveva sconfitto in finale a Baku. In semifinale, poi, Chamizo sconfigge in meno di tre minuti il vicecampione in carica Magomedmurad Gadzhiev, per poi raggiungere la gloria definitiva con la vittoria in finale sull’uzbeko Ikhtiyor Navruzov (4-3), che ha fatto di lui il primo campione mondiale italiano nella lotta libera (clicca qui per vedere il video). Questo successo ha inoltre riportato l’Italia della lotta su un podio iridato a ben nove anni dal bronzo di Francine De Paola a Guangzhou 2006. mentre una medaglia nella libera mancava addirittura dal bronzo di Giovanni Schillaci ad Istanbul 1994. Per ritrovare un oro prima di Chamizo, invece, bisogna tornare addirittura al 1985, quando il mitico Vincenzo Maenza trionfò a Tokyo nella greco-romana.

Grazie alla vittoria di Las Vegas, Chamizo otterrà un altro risultato storico, diventando numero uno del mondo nella categoria 65 kg nel ranking di ottobre. Tanto per cambiare, nessun italiano aveva mai ottenuto questo piazzamento in un ranking mondiale di lotta libera.

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Immagine: United World Wrestling

giulio.chinappi@oasport.it

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